Se il passaggio da Windows 10 1909 a Windows 10 22H2 rimane bloccato intorno al 25‑30 %, questa guida completa spiega perché accade, come risolvere in modo definitivo e come prevenire futuri blocchi, incluso l’uso del Media Creation Tool e di strategie di manutenzione del sistema.
Perché l’aggiornamento si blocca al 25‑30 %
Il progress bar che si ferma per diversi minuti (o ore) non è quasi mai dovuto a un “difetto” del pacchetto 22H2. In genere il problema è uno o più di questi fattori:
- Component Store corrotti: file di sistema alterati o mancanti bloccano il servizio TrustedInstaller.
- Driver in conflitto: periferiche audio/Bluetooth o vecchi adattatori di rete causano time‑out durante l’assessment hardware.
- Spazio su disco insufficiente: Windows Update richiede fino a 25 GB liberi per decomprimere i file; con poco margine, l’installazione si interrompe.
- Antivirus di terze parti: i moduli di protezione in tempo reale possono impedire la scrittura di determinate chiavi di registro.
- Servizi Windows Update danneggiati: log da
%windir%\WindowsUpdate.log
mostrano errori 0x800f0922 o 0x80073712 quando gli agenti non riescono a inizializzare i pacchetti di linguaggio.
Verifiche preliminari
Prima di procedere con soluzioni invasive, seguire queste best practice:
- Eseguire un backup completo o, almeno, un’immagine del disco di sistema.
- Disinstallare software di sicurezza di terze parti (reinstallarlo solo a fine aggiornamento).
- Rimuovere periferiche non essenziali (stampanti USB, dongle Wi‑Fi di riserva, ecc.).
- Eseguire
chkdsk /f
e assicurarsi che non emergano settori danneggiati. - Verificare che l’orologio di sistema sia sincronizzato con un server NTP.
Riparare i file di sistema
Aprire il Prompt dei comandi come amministratore e digitare in sequenza:
DISM /Online /Cleanup-Image /RestoreHealth sfc /scannow
Dopo il riavvio, tentare nuovamente Windows Update. Se l’avanzamento supera il 30 % ma si ferma più avanti, passare alla sezione successiva.
Installare Windows 10 22H2 senza Windows Update
Questo metodo aggira completamente la logica di Windows Update e usa il Media Creation Tool (MCT) per preparare un supporto USB avviabile con la build 22H2.
Obiettivo | Passaggi chiave |
---|---|
Creare il supporto 22H2 | Cercare “Scarica Windows 10 Media Creation Tool” sul sito ufficiale Microsoft e scaricare l’eseguibile. Inserire una chiavetta USB da almeno 8 GB – verrà formattata. Avviare il MCT e selezionare Crea supporto di installazione per un altro PC. Scegliere lingua ed edizione, lasciare “Architettura: 64 bit”. Attendere il completamento (potrebbe sembrare fermo al 75 %, ma non chiudere). |
Installare da USB | Riavviare il PC e premere il tasto per il Boot Menu (F12, Esc o simili). Selezionare la chiavetta USB e, quando appare la schermata d’installazione, cliccare Installa ora. Scegliere Mantieni file e app se non si desidera una clean install. Dopo 1‑2 riavvii, Windows verrà configurato con la build 19045.xxx (22H2). |
Vantaggi di questo approccio
- Elimina i tempi morti: la maggior parte dei file viene decompressa direttamente da USB.
- Riduce gli errori 0x80070002/0x80240034 legati a cache corrotta di Windows Update.
- Permanenza del supporto: la stessa chiavetta potrà essere riutilizzata per riparazioni future.
Installare direttamente Windows 11 (opzionale)
Se il dispositivo supera i requisiti TPM 2.0 e Secure Boot, si può saltare 22H2 e passare a Windows 11. Il flusso è analogo: si scarica il Media Creation Tool di Windows 11, si crea il supporto e si avvia da USB. Tenere conto che:
- Le impostazioni di privacy e raccolta dati vengono reimpostate.
- Alcune app datate (es. gadget desktop) non sono più supportate.
- Non esiste più il menu contestuale classico senza hack di registro.
Quando il Media Creation Tool si blocca
Anche il MCT può restare bloccato (spesso al 75 % o 93 %) durante la creazione del supporto. In tal caso:
- Provare a eseguirlo su un altro PC per verificare se l’host originale ha conflitti software.
- Disabilitare temporaneamente antivirus, firewall di terze parti e VPN.
- Impostare la connessione su “non a consumo” in Impostazioni ► Rete e Internet.
- Assicurarsi che la USB non abbia settori danneggiati (
chkdsk X: /f
).
Ripristinare i componenti di Windows Update
Se si desidera comunque usare la via standard, esistono script ufficiali per resettare i servizi. I passaggi manuali sono:
net stop wuauserv net stop bits net stop cryptsvc ren %systemroot%\SoftwareDistribution SoftwareDistribution.old ren %systemroot%\System32\catroot2 catroot2.old net start wuauserv net start bits net start cryptsvc
Dopo il riavvio, riaprire Windows Update e verificare se l’installazione procede.
Driver critici da aggiornare prima di 22H2
Durante i test sui sistemi che si fermavano al 25 % è emerso che tre categorie di driver causano la maggior parte dei blocchi:
- Bluetooth – in particolare moduli Intel AX200 / AX210. Soluzione: installare i driver OEM più recenti (spesso rilasciati con mesi di anticipo rispetto a Windows Update).
- Audio Realtek HD – la versione R2.82 contiene file non firmati; passare alla versione UAD pubblicata dal produttore della scheda madre.
- Software RAID – driver obsoleti di Intel Rapid Storage Technology (IRST) v16.x generano errori di compatibilità; usare la serie v18.x o disabilitare il RAID temporaneamente.
Spazio su disco: linee guida
Per un aggiornamento fluido si raccomandano almeno 25 GB liberi sull’unità C:. Per liberare spazio velocemente:
- Lanciare Pulizia Disco ► Pulizia file di sistema e selezionare Installazioni di Windows precedenti.
- Disinstallare giochi o applicazioni pesanti che possono essere reinstallati da Steam o Microsoft Store.
- Spostare temporaneamente video e ISO su un disco esterno.
Risultato ottenuto dall’utente
Dopo diversi tentativi e un blocco persistente del MCT al 75 %, l’utente ha creato con successo la chiavetta su un secondo PC. L’installazione di Windows 10 22H2 è quindi andata a buon fine e:
- La riproduzione audio ad alta risoluzione via Bluetooth funziona senza interruzioni.
- Nessun rallentamento o BSOD dopo 30 giorni di uptime.
- Decisa la permanenza su Windows 10 fino alla fine del supporto (14 ottobre 2025) prima di valutare Windows 11.
Suggerimenti finali per la manutenzione
- Conservare il supporto USB: torna utile per riparazioni offline o reinstallazioni rapide.
- Driver Bluetooth: in caso di nuove anomalie, preferire sempre il pacchetto OEM rispetto al generico distribuito da Windows Update.
- Pianificare backup regolari: prima di ogni major upgrade, creare un’immagine di sistema o almeno un backup dei dati critici su unità separata.
- Monitorare le date di fine supporto: il ciclo di vita di Windows 10 termina il 14 ottobre 2025; programmare per tempo il passaggio a Windows 11 o a un nuovo dispositivo.
Domande frequenti (FAQ)
Domanda | Risposta |
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Posso aggiornare a 22H2 senza USB? | Sì, installando l’ISO in-place: monta il file ISO in Esplora File e lancia setup.exe. Tuttavia l’USB riduce il rischio di errori. |
Il Product Key cambierà? | No. Se il PC era già attivato in digitale con Windows 10, la licenza rimane valida anche dopo l’upgrade. |
È necessario disabilitare il TPM? | No. Il TPM non interferisce con l’aggiornamento a 22H2; diventa obbligatorio solo per Windows 11. |
Posso tornare a 1909? | Sì, entro 10 giorni. Vai in Impostazioni ► Ripristino e clicca Torna alla versione precedente. |
Conclusione
Con un supporto USB preparato correttamente e un sistema ripulito da driver antiquati o componenti corrotti, l’aggiornamento a Windows 10 22H2 non solo supera lo stallo del 25‑30 %, ma garantisce anche un ambiente più stabile e sicuro. Seguire i passaggi di questa guida permette di risparmiare tempo, evitare frustrazioni e tenere il PC pronto per le future scadenze di supporto.