Windows 11 24H2: risolvere “Scanning and repairing drive C” a ogni avvio (dual‑boot, Fast Startup, NTFS)

Dopo l’aggiornamento a Windows 11 24H2, può comparire a ogni avvio il messaggio “Scanning and repairing drive C:”. Qui trovi cause, verifiche e una procedura risolutiva completa che funziona anche in scenari dual‑boot con Arch Linux/GRUB.

Indice

Perché appare “Scanning and repairing drive C:” dopo Windows 11 24H2

Il messaggio è generato da Autochk, la routine che esegue controlli di integrità NTFS prima del caricamento di Windows. Quando il dirty bit del volume è impostato o quando una verifica è stata programmata (ad esempio da CHKDSK), Autochk interviene all’avvio. In un sistema aggiornato a 24H2, i casi più comuni sono:

  • Dirty bit permanente (shutdown non puliti, errori NTFS, riferimenti pendenti): il volume rimane “sporco” e Autochk si ripresenta.
  • Avvio rapido (Fast Startup) attivo: utilizza un’ibernazione parziale che può mantenere il flag di controllo e confondere i contatori di journaling.
  • Dual‑boot con Linux: se la partizione Windows viene montata in scrittura mentre Windows è in stato di ibernazione/avvio rapido, NTFS rileva incongruenze e forza il controllo a ogni boot.
  • Driver storage/chipset obsoleti o dopo “major update”: cambiano i percorsi I/O e possono emergere inconsistenze che finché non vengono riparate in profondità, riattivano Autochk.
  • Problemi hardware in fase iniziale (settori riallocati/pendenti, errori SMART): il file system resta “sporco” dopo ogni riavvio.

Soluzioni rapide: la tabella del Q&A

ObiettivoPassaggi essenziali
Riparare il file system e cancellare il dirty bit1. Avvia in WinRE (Shift + Riavvia). 2. Prompt dei comandi → chkdsk C: /f /r.
Disattivare Fast StartupPannello di controllo → Opzioni risparmio energia → “Scegli cosa fanno i pulsanti di alimentazione” → “Modifica impostazioni attualmente non disponibili” → togli la spunta a “Attiva avvio rapido”.
Controllo da Esplora fileProprietà del disco C: → Strumenti → Controlla.
Aggiornare driver e WindowsInstalla driver storage/chipset più recenti e le patch cumulative successive.

Percorso consigliato (con spiegazioni “da campo”)

  1. Esegui CHKDSK completo da WinRE Il controllo “a caldo” con Windows in esecuzione spesso non riesce a correggere gli handle aperti. Lanciare CHKDSK offline è la via più affidabile.
    1. Avvio in WinRE: tieni premuto ShiftRiavvia → Risoluzione dei problemi → Opzioni avanzate → Prompt dei comandi.
    2. Comando: chkdsk C: /f /r
      • /f corregge gli errori logici.
      • /r individua i settori danneggiati e tenta il ripristino (operazione lunga su dischi capienti).
    3. Lascia completare al 100%. Al termine verifica che non segnali “bad clusters” in crescita o errori irrecuperabili.
    Nota: se hai poco tempo, puoi iniziare da chkdsk C: /scan (online), ma esegui comunque la scansione offline se il problema persiste.
  2. Disattiva Avvio rapido (e, se serve, l’ibernazione) Fast Startup riutilizza l’ibernazione del kernel. Ciò può mantenere il volume in uno stato non perfettamente “chiuso”, specie dopo un aggiornamento importante.
    • Metodo grafico: Pannello di controllo → Opzioni risparmio energia → “Scegli cosa fanno i pulsanti di alimentazione” → “Modifica impostazioni attualmente non disponibili” → disattiva “Attiva avvio rapido”.
    • Metodo da riga di comando (equivale anche a disattivare l’ibernazione, utile nei dual‑boot): powercfg /h off Per ripristinare in futuro: powercfg /h on.
  3. Verifica e, se necessario, ripulisci il dirty bit Controlla lo stato del volume: fsutil dirty query C: Se ottieni “Volume is dirty”, lancia: chkdsk C: /scan shutdown /r /t 0 Al riavvio, se il messaggio scompare, il flag era residuo. In caso contrario, torna al controllo offline con /f /r.
  4. Ripara file di sistema e immagine di Windows File corrotti possono riattivare il controllo disco all’avvio. sfc /scannow DISM /Online /Cleanup-Image /RestoreHealth
  5. Controlla la voce Autochk nel Registro La pipeline di boot deve delegare ad Autochk senza parametri personalizzati. Percorso: HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Session ManagerBootExecute Valore predefinito atteso: autocheck autochk * Puoi verificare con: reg query "HKLM\System\CurrentControlSet\Control\Session Manager" /v BootExecute Per ripristinare il valore (se diverso): reg add "HKLM\System\CurrentControlSet\Control\Session Manager" /v BootExecute /t REGMULTISZ /d "autocheck autochk *" /f
  6. Osserva i log in Visualizzatore eventi I risultati di CHKDSK/Autochk vengono salvati in Registri di Windows → Applicazione con origine Wininit (e, in alcune circostanze, “Chkdsk”). Controlla l’ultimo riavvio per capire se vi sono correzioni ripetute o settori danneggiati.
  7. Aggiorna driver storage/chipset e Windows Dopo 24H2, installa i driver più recenti (NVMe, AHCI/RAID, chipset Intel/AMD) e verifica Windows Update → Aggiornamenti facoltativi. Driver vecchi possono generare timeout/bugcheck che sporca il volume.
  8. Dual‑boot: come montare NTFS da Linux senza rischi Non montare mai la partizione di Windows in scrittura se Windows è ibernato o se l’Avvio rapido è attivo. Due strade sicure:
    • Disattiva ibernazione/Avvio rapido in Windows con powercfg /h off.
    • Monta in sola lettura da Linux (consigliato quando accedi ai dati solo per consultazione):
    # Esempio fstab UUID=XXXX-XXXX /mnt/win ntfs-3g ro,uid=1000,gid=1000,windows_names 0 0 Se hai necessità di scrivere su NTFS da Linux, assicurati che Windows sia sempre arrestato completamente (non in stato ibrido). Da Windows: Shift + Arresta, oppure shutdown /s /t 0 dopo aver disattivato Fast Startup.
  9. Work‑around: disabilita temporaneamente l’auto‑check Da usare solo dopo aver escluso errori reali: chkntfs /x C: In questo modo Autochk ignora C: all’avvio. Per ripristinare il comportamento di default: chkntfs /d
  10. Valuta la salute dell’unità (SMART) e fai un backup Se i controlli continuano a comparire nonostante le correzioni, verifica gli indicatori SMART. Puoi ottenere un’indicazione di massima da prompt elevato: wmic diskdrive get status La presenza di Settori riallocati o pendenti è un campanello d’allarme: effettua un backup completo e pianifica la sostituzione dell’unità.

Approfondimenti pratici

Cos’è il dirty bit e quando si riaccende

Il dirty bit è un flag interno di NTFS che indica un’uscita non pulita, cluster inconsistenti, log incompleti o la necessità di un controllo approfondito. Può riaccendersi quando:

  • interrompi l’alimentazione o spegni il PC “bruscamente”;
  • aggiorni a una nuova build (24H2) e i contatori interni richiedono una validazione a freddo;
  • un driver storage causa reset del controller durante lo shutdown/boot;
  • accedi alla partizione NTFS da Linux mentre Windows è ibernato (Avvio rapido incluso).

Quando usare /f, quando /r

  • /f: risolve errori logici (indice, attributi, permessi). È necessario se il volume risulta “sporco”.
  • /r: include la scansione superfici (settori), marca i cluster difettosi e tenta il recupero dati. Su SSD moderni è ancora utile per mappare errori a livello logico, ma richiede più tempo.

Come forzare uno shutdown pulito

Per escludere l’Avvio rapido e garantire che Windows chiuda i volumi in modo tradizionale:

shutdown /s /t 0

Oppure tieni premuto Shift mentre clicchi Arresta. In dual‑boot, preferisci sempre uno shutdown completo prima di avviare Linux.

Verifiche veloci da GUI

  • Proprietà di C: Esplora file → clic destro su C: → ProprietàStrumentiControlla. Se Windows segnala che non è necessario, ma il messaggio all’avvio permane, torna a CHKDSK offline.
  • Impostazioni risparmio energia: assicurati che “Attiva avvio rapido” sia disattivo; a volte dopo gli aggiornamenti major si riaccende.

Checklist di risoluzione (passi brevi)

  1. Esegui CHKDSK offline con /f /r e verifica che termini senza errori irreparabili.
  2. Disattiva Avvio rapido (e, se serve, ibernazione con powercfg /h off).
  3. Controlla il dirty bit con fsutil dirty query C: e, in caso, chkdsk C: /scan + riavvio.
  4. Conferma BootExecute = autocheck autochk *.
  5. Esegui SFC e DISM per riparare i file di sistema.
  6. Leggi i log Wininit nel Visualizzatore eventi per individuare pattern ricorrenti.
  7. Aggiorna driver storage/chipset e instala le patch cumulative.
  8. In dual‑boot, non montare NTFS in scrittura con Windows ibernato; preferisci ro o spegni completamente.
  9. Se tutto fallisce, valuta SMART e prepara il backup/sostituzione SSD.

Tabella comandi rapidi

OperazioneComandoNote
CHKDSK offlinechkdsk C: /f /rDa WinRE o pianificato al riavvio.
CHKDSK online velocechkdsk C: /scanNon risolve tutto; utile come triage.
Dirty bitfsutil dirty query C:Se “dirty”, esegui CHKDSK.
Disattiva ibernazione/Avvio rapidopowercfg /h offConsigliato in dual‑boot.
Ripristina ibernazionepowercfg /h onRiabilita Fast Startup (se spuntato).
SFCsfc /scannowRipara file di sistema.
DISMDISM /Online /Cleanup-Image /RestoreHealthRipara l’immagine OS.
Verifica BootExecutereg query ... /v BootExecuteDeve essere autocheck autochk *.
Ripristina BootExecutereg add ... /d "autocheck autochk *" /fUsa REGMULTISZ.
Escludi C: da Autochkchkntfs /x C:Work‑around temporaneo.
Ripristina default Autochkchkntfs /dRimuove l’esclusione.
Spegnimento completoshutdown /s /t 0Evita Fast Startup.

Esempi “pronti all’uso”

Sessione minima di risoluzione

# 1) Ripara offline
chkdsk C: /f /r

2) Disabilita Avvio rapido (consigliato in dual-boot)

powercfg /h off

3) Ricontrolla il dirty bit e riavvia

fsutil dirty query C:
shutdown /r /t 0

4) Se persiste: SFC + DISM

sfc /scannow
DISM /Online /Cleanup-Image /RestoreHealth 

Conferma assetto Autochk e ripristino

reg query "HKLM\System\CurrentControlSet\Control\Session Manager" /v BootExecute
reg add "HKLM\System\CurrentControlSet\Control\Session Manager" /v BootExecute /t REGMULTISZ /d "autocheck autochk *" /f

fstab sicuro su Arch Linux (sola lettura)

# Sostituisci UUID con quello della tua partizione NTFS (C:)
UUID=XXXX-XXXX  /mnt/win  ntfs-3g  ro,uid=1000,gid=1000,windows_names  0  0

Domande frequenti

È sicuro ignorare l’avviso con chkntfs /x C:?

Solo dopo aver verificato che non esistono errori reali. Escludere Autochk ti priva della rete di sicurezza all’avvio e potresti peggiorare la corruzione se l’unità presenta problemi.

Quanto può durare chkdsk /r?

Dipende da capienza, tipo di unità e stato SMART. Su SSD moderni in buone condizioni è comunque più rapido che su HDD meccanici, ma su volumi molto grandi può richiedere tempo. Evita di interromperlo.

Posso usare strumenti di terze parti al posto di CHKDSK?

Per riparare NTFS in profondità, CHKDSK rimane lo strumento di riferimento integrato. Utility di terze parti possono aiutare per SMART/monitoraggio, ma non sostituiscono la correzione a livello di file system.

Se ho BitLocker attivo?

Assicurati che il volume sia sbloccato quando esegui i controlli da WinRE. Disattivare l’Avvio rapido resta utile anche con BitLocker.

Segnali che indicano un problema hardware

  • Il messaggio ricompare nonostante CHKDSK /f /r, SFC/DISM e BootExecute corretto.
  • I log Wininit mostrano cluster danneggiati in aumento o errori ripetuti su aree diverse del disco.
  • SMART riporta “Caution/Bad”, Reallocated/Pending sectors > 0.

In questi casi, esegui subito un backup completo e considera la sostituzione dell’SSD/HDD.

Conclusioni

Nella maggior parte degli scenari dopo l’aggiornamento a Windows 11 24H2, la combinazione di CHKDSK offline e disattivazione del Fast Startup risolve definitivamente la comparsa di “Scanning and repairing drive C:” all’avvio. Se il controllo continua a ripresentarsi, cura l’assetto di BootExecute, verifica il dirty bit, esamina i log Wininit e, in presenza di dual‑boot, evita di montare NTFS in scrittura con Windows ibernato. Solo quando hai escluso errori reali valuta il work‑around chkntfs /x; se emergono segnali SMART, metti al sicuro i dati e pianifica la sostituzione dell’unità.


Riepilogo operativo consigliato

  1. Esegui chkdsk C: /f /r da WinRE e lascia completare.
  2. Disattiva Avvio rapido (o powercfg /h off).
  3. Se ricompare, usa fsutil dirty query, SFC/DISM e verifica BootExecute.
  4. Controlla i log Applicazione → Wininit.
  5. Aggiorna driver/chipset e patch.
  6. In dual‑boot, monta NTFS in sola lettura o spegni completamente Windows.
  7. Se persiste, verifica SMART e valuta la sostituzione dell’unità.

Seguendo questi passaggi, la schermata “Scanning and repairing drive C:” scompare nella grande maggioranza dei casi e il sistema torna ad avviarsi senza pause.

Nota operativa: Anche quando il sistema “sembra funzionare”, un controllo ripetuto all’avvio è un sintomo da non ignorare. Approfittane per rivedere la strategia di backup e verificare periodicamente lo stato SMART.

Check finale rapido

  • CHKDSK /f /r completato senza errori gravi
  • Fast Startup/ibernazione disattivati
  • BootExecute = autocheck autochk *
  • fsutil dirty query restituisce “not dirty”
  • Log Wininit puliti
  • In dual‑boot, NTFS non montato in scrittura con Windows ibernato
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