Collegando più Xbox Wireless Controller al PC via Xbox Wireless Receiver, Windows li chiama tutti “Xbox Wireless Controller”. In questa guida trovi cosa è davvero possibile fare per distinguerli e le alternative pratiche per avere etichette chiare senza rompere nulla.
Perché Windows mostra più “Xbox Wireless Controller” identici
I controller Xbox moderni (serie Xbox One e Xbox Series) usano XInput su Windows. Dal punto di vista del sistema operativo, tutti i pad XInput collegati allo stesso bus (in questo caso il Xbox Wireless Receiver) espongono lo stesso Vendor ID/Product ID e gli stessi descrittori HID. Risultato: più istanze della stessa periferica invece di dispositivi con un nome univoco. Né Windows né la maggioranza dei giochi possono quindi distinguere i pad tramite un “nome amichevole” personalizzato.
Questa è una limitazione strutturale di XInput, non un bug del tuo PC. L’app Xbox Accessories consente di rinominare su console Xbox ma, su Windows, non offre la stessa funzione per i controller collegati tramite ricevitore wireless.
Cosa puoi e non puoi fare oggi
- Non puoi rinominare nativamente ogni controller XInput collegato al Xbox Wireless Receiver dentro Windows o Steam in modo che i giochi leggano quel nome.
- Puoi assegnare etichette interne e ordinamenti (es. Controller 1, Controller 2) in Steam Input per i giochi lanciati via Steam.
- Puoi usare software di terze parti che creano gamepad virtuali per gestire mapping per‑controller e alias nell’interfaccia del tool (non sempre come nome visto dai giochi).
- Puoi passare al Bluetooth (se i pad sono compatibili) e rinominare il dispositivo Bluetooth a livello di sistema; utile per distinguere i pad in Impostazioni, non garantito nei giochi.
- Puoi adottare soluzioni fisiche immediate (etichette, cover colorate), spesso le più efficaci in locale.
- Sconsigliato modificare il registro per cambiare
DeviceDesc
: non ha effetti nei giochi e può rompere i driver.
Metodi per distinguere i pad senza rinominarli
Usare Steam Input e Big Picture
Per i giochi avviati da Steam con Steam Input attivo, la piattaforma assegna etichette e un ordine chiaro ai pad. Non è un vero “rename”, ma nella pratica è il modo più comodo per capire chi sta usando cosa.
- Apri Steam, vai in Impostazioni > Controller.
- Entra in Interfaccia Big Picture e poi in Impostazioni controller.
- Attiva le configurazioni per Gamepad.
- Nella sezione Gestisci controller vedrai le periferiche con etichette tipo “Controller 1”, “Controller 2”.
- Usa la funzione Identifica (vibrazione/test input) per sapere quale pad è quale.
Nei giochi compatibili con Steam Input, gli overlay e le schermate di rimappatura mostrano l’indice assegnato, così ogni giocatore può riconoscere il proprio pad. Se un gioco usa XInput puro e ignora Steam Input, vedrà comunque controller generici, ma l’ordine di accensione spesso decide i Player 1/2/3/4.
Verificare l’ordine di accensione
Molti giochi locali assegnano i giocatori in base all’ordine in cui i pad vengono accesi o collegati. Spegni tutti i controller, poi accendili uno alla volta e avvia il gioco: il primo diventerà Player 1, il secondo Player 2 e così via. È una regola empirica ma utile quando il gioco non espone un selettore chiaro.
Controllare l’elenco in “Dispositivi di gioco” (joy.cpl)
Windows offre ancora il classico pannello Dispositivi di gioco:
- Premi Win+R, digita
joy.cpl
e dai Invio. - Nella lista vedrai più “Controller Xbox”. Selezionane uno, clicca Proprietà e muovi gli stick: capirai qual è l’istanza attiva per quel pad.
- Annota l’ordine mostrato (utile per associare “Controller 1”, “Controller 2”… ai giocatori).
Usare Gestione dispositivi per leggere ID univoci
Anche se il nome è uguale, ogni istanza ha un percorso di istanza unico:
- Apri Gestione dispositivi.
- Dal menu Visualizza, scegli Dispositivi per connessione e trova il ramo del Xbox Wireless Adapter.
- Individua le voci relative ai controller (Periferica di gioco compatibile HID o simili).
- Tasto destro > Proprietà > scheda Dettagli > proprietà Percorso istanza dispositivo o Container ID.
- Prendi nota dell’ID finale (es. le ultime 4–6 cifre) e collegalo fisicamente a un pad provando input o vibrazione: avrai una “chiave” per riconoscerlo in futuro.
Non è immediato come un nome personalizzato, ma è prezioso per diagnosi e per strumenti che consentono regole per‑dispositivo.
Ricetta PowerShell per elencare i pad collegati
Se ti piace automatizzare, questi comandi aiutano a elencare le istanze e i loro ID. Apri PowerShell e prova:
# Elenca i dispositivi Xbox/XInput attualmente presenti
Get-PnpDevice -PresentOnly |
Where-Object { $_.FriendlyName -match 'Xbox|XINPUT' } |
Select-Object Status, FriendlyName, InstanceId
Per un'istanza specifica (sostituisci con il tuo InstanceId)
mostra il ContainerId, utile per riconoscimenti stabili
Get-PnpDeviceProperty -InstanceId 'SOSTITUISCI-QUI' `
-KeyName 'DEVPKEYDeviceContainerId' |
Select-Object KeyName, Data
Con un foglio o un etichettatore, puoi mappare il “Controller con ContainerId …A3F2 = Controller Nero”.
Soluzioni con software di terze parti
Alcuni strumenti inseriscono uno strato tra gioco e controller: disattivano o nascondono il pad reale e presentano al sistema un gamepad virtuale (Xbox 360/One o DualShock/DS5) con layout e mapping personalizzati. Quasi sempre i giochi vedranno comunque nomi generici (“Xbox 360 Controller” o “Gamepad”), ma all’interno del software puoi etichettare i profili come preferisci e, di riflesso, gestire distintamente ogni pad.
reWASD: flusso consigliato
reWASD è un tool potente (a pagamento) con profili per‑dispositivo, vibrazione, zone morte, rimappatura tasti e creazione di Virtual Gamepad. Come usarlo per distinguere i pad:
- Installa il tool e il driver richiesto (virtual bus).
- Collega tutti i controller via Xbox Wireless Receiver.
- Nella schermata dei dispositivi, seleziona un pad per volta (puoi identificarlo con test vibrazione).
- Crea un profilo per ciascun pad e assegna un nome descrittivo al profilo (es. “Controller Nero”, “Controller Bianco”).
- Abilita, se necessario, il gamepad virtuale (Xbox 360/One o DS4) in modo che il gioco veda una sola istanza stabile per ogni giocatore.
Attenzione: alcuni anticheat non gradiscono layer di virtualizzazione e driver non standard. Usa questi strumenti solo in giochi single‑player o dove è esplicitamente consentito. Verifica sempre la compatibilità con Steam Input: in caso di conflitti, disattiva Steam Input per‑gioco o nel tool.
X360ce: alternativa gratuita
X360ce è orientato a creare un controller virtuale Xbox 360 e a rimappare input per gioco. Può aiutare a isolare ogni pad su un “virtuale” distinto, con profili separati a cui dai nomi chiari. Anche qui, i giochi vedranno quasi sempre “Xbox 360 Controller”, ma tu saprai quale profilo corrisponde a quale giocatore. Richiede un minimo di dimestichezza con driver e overlay; evita di usarlo insieme a Steam Input se non sai esattamente cosa stai facendo.
Nota sulla rinomina “vera” a livello di sistema
Né reWASD né X360ce cambiano il nome di dispositivo che Windows espone a tutte le app in maniera universale. Quello è definito dai descrittori HID. Questi strumenti offrono piuttosto alias e profili che ti permettono di gestire i pad singolarmente e di capirli a colpo d’occhio, che spesso è tutto ciò che serve in pratica.
Soluzioni fisiche e organizzative
Se l’obiettivo è che i giocatori riconoscano subito il proprio pad sul divano, non c’è nulla di più efficace di un segno fisico:
- Etichette con testo o simboli (es. “Nero”, “Bianco”, “Striker”, “Builder”).
- Fascette o copri‑grip di colori diversi; alternativamente, cappucci per levette.
- Zone morte e vibrazione personalizzate per giocatore nei tool compatibili: un “sentire” diverso aiuta a non confondere i pad.
- Ordine di accensione sempre uguale prima della sessione: Player 1 accende per primo, Player 2 dopo, ecc.
Usare il Bluetooth per rinominare i pad
Dal 2016 i controller Xbox con scocca frontale unificata (tasto Guide integrato nella plastica frontale) includono il Bluetooth. Collegandoli via Bluetooth puoi rinominare ogni dispositivo nelle Impostazioni di Windows. Questo è utile per l’amministrazione quotidiana (“Controller Nero”, “Controller Bianco” nell’elenco Bluetooth) e, in alcuni casi, per software che leggono il nome Bluetooth; i giochi XInput tuttavia continueranno a mostrare nomi generici.
Requisiti
- Controller Xbox con Bluetooth integrato (Xbox One S/One X, Elite Series 2, Series S/Series X; non i primissimi modelli Xbox One 2013–2015).
- PC con Bluetooth affidabile.
Passaggi su Windows 11
- Vai in Impostazioni > Bluetooth e dispositivi.
- Associa ogni controller via Aggingi dispositivo > Bluetooth.
- Accanto al dispositivo, clicca il menu con tre puntini > Rinomina, inserisci il nome desiderato e conferma.
Passaggi su Windows 10
- Apri Impostazioni > Dispositivi > Bluetooth e altri dispositivi e associa ogni controller.
- Per rinominare: apri Pannello di controllo > Dispositivi e stampanti, clic destro sul controller > Proprietà, scheda Bluetooth (se presente) > Rinomina e conferma.
Pro e contro del Bluetooth rispetto al ricevitore Xbox:
Pro | Contro |
---|---|
Rinomina visibile in Impostazioni/Dispositivi. | Latenza e stabilità inferiori rispetto al ricevitore dedicato, soprattutto in ambienti affollati. |
Nessun dongle proprietario necessario. | Ogni pad occupa un canale; limite pratico intorno a 7 dispositivi Bluetooth attivi. |
Comodo per uso misto (tablet, laptop). | Non tutti i giochi leggono il nome Bluetooth; con XInput il nome in‑game resta generico. |
Trucchi da evitare
- Hack di registro su
HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Enum\USB
o...Enum\HID
: può cambiare la dicitura in Gestione dispositivi ma non influisce sull’API che i giochi usano; inoltre viene sovrascritto da aggiornamenti driver e può invalidare firme. - Driver non firmati o pacchetti “miracolosi”: oltre a rischi di stabilità, possono essere bloccati dagli anticheat o dai futuri update di Windows.
Domande frequenti
Posso rinominare i pad dall’app Xbox Accessories su Windows? No: su PC l’app gestisce aggiornamenti e configurazioni base, ma non offre una rinomina per i controller collegati via Xbox Wireless Receiver. Se uso Steam, i nomi personalizzati compaiono in tutti i giochi? Compaiono etichette/identificativi all’interno di Steam e dei giochi che passano da Steam Input. I titoli che usano XInput direttamente mostreranno comunque “Xbox Wireless Controller”. reWASD o X360ce fanno comparire “Controller Nero” nei giochi? Di norma no: i giochi leggono il nome del driver virtuale (es. “Xbox 360 Controller”) e ignorano i nomi dei profili. L’utilità è gestire mapping e alias nell’app, così sai quale profilo/pad stai toccando. Il Bluetooth risolve definitivamente? Aiuta a distinguere i dispositivi in Impostazioni e in alcune app, ma i giochi XInput restano generici. Inoltre potresti avere più input lag rispetto al ricevitore dedicato Xbox. Esiste un modo “ufficiale” su Windows per rinominare i controller XInput wireless? Non al momento. È una limitazione del modello XInput adottato dal sistema. Quando/Se verrà introdotta una funzione dedicata, dovrebbe arrivare tramite un aggiornamento di Windows o degli strumenti Xbox. Come evito conflitti tra Steam Input e reWASD/X360ce? Usali uno alla volta. Se abiliti un gamepad virtuale in reWASD/X360ce, imposta in Steam “Usa layout predefinito/Disabilita Steam Input” per quel gioco; in alternativa, disattiva la virtualizzazione nel tool e lascia che Steam Input gestisca i pad.
Tabella riepilogo delle opzioni
Aspetto | Dettagli | Note pratiche |
---|---|---|
Funzione nativa | Windows non consente la rinomina di controller XInput collegati via Xbox Wireless Receiver. L’app Xbox Accessories su PC non offre rinomina. | Limitazione strutturale di XInput: descrittori identici (VID/PID), Windows li tratta come un’unica periferica con più istanze. |
Individuare i pad senza rinomina | Steam Big Picture assegna etichette tipo “Controller 1/2/3/4”; in joy.cpl puoi testare l’input; in Gestione dispositivi puoi leggere InstanceId/ContainerId. | Utile per configurazioni e diagnostica; non cambia il nome che i giochi mostrano. |
Software di terze parti | reWASD (a pagamento) e X360ce (gratuito) creano gamepad virtuali e profili separati con alias personalizzati nell’app. | Richiedono diritti admin; possibili conflitti con Steam Input e anticheat. Il nome visto in-game resta spesso generico. |
Soluzioni fisiche | Etichette, fascette colorate, copri‑grip diversi. | Immediato, zero latenza, nessun rischio software. |
Connessione alternativa | Collegare via Bluetooth permette di rinominare il dispositivo dalle Impostazioni/Dispositivi. | Ogni pad occupa un canale Bluetooth; vecchi modelli senza BT non sono compatibili; non incide sul nome letto dai giochi XInput. |
Hack di registro | Modificare DeviceDesc sotto HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Enum\... cambia solo la stringa in Gestione dispositivi. | Viene sovrascritto dagli update, inutile per i giochi e potenzialmente pericoloso per la stabilità del driver. |
Possibili sviluppi futuri | Alcune richieste della community puntano alla rinomina su PC, ma non ci sono tempistiche pubbliche. | Vale la pena monitorare gli annunci ufficiali e gli aggiornamenti di Windows. |
Procedura rapida consigliata per serate multiplayer
- Prepara l’hardware: applica etichette/cover colore ai pad (nero, bianco, rosso, blu).
- Stabilisci l’ordine: spegni i pad, accendili in sequenza prestabilita prima di lanciare il gioco.
- Configura Steam Input (se lanci da Steam): controlla che ogni pad sia visto come Controller 1/2/3/4 e usa “Identifica”.
- Profili per‑giocatore: in reWASD o simili, crea profili “Controller Nero/Bianco…”, associa il profilo al pad giusto e abilita (se serve) il virtual gamepad.
- Evita conflitti: o Steam Input o tool esterni, non entrambi insieme. Fai una prova rapida prima della sessione.
Approfondimento tecnico: perché la rinomina non è banale
XInput è un’API progettata per offrire ai giochi un modello uniforme di gamepad, nascondendo le differenze hardware. A differenza della classe HID generica, che può esporre FriendlyName variabili e molteplici interfacce, XInput tende a identificare i controller come istanze di un’unica tipologia. Quando colleghi più pad tramite lo stesso bus (il ricevitore Xbox), essi condividono:
- VID/PID (Vendor/Product ID) identici;
- Descrittori HID equivalenti;
- Lo stesso driver di classe XInput/HID.
Per introdurre una rinomina “vera” servirebbe un livello di astrazione in più esposto al sistema o ai giochi (per esempio una mappatura istanza → alias resa pubblica via API), o gamepad virtuali con descrittori personalizzabili. Le soluzioni attuali si fermano a profili e alias gestiti dal software intermedio, che però i giochi non interrogano per mostrare un nome.
Consigli finali e best practice
- Se giochi spesso in locale, investi in soluzioni fisiche per distinguere i pad a colpo d’occhio: è il metodo più affidabile e a prova di update.
- Per i titoli su Steam, abilita Steam Input e usa l’identificazione per assegnare Controller 1/2/3/4 in modo coerente.
- Se ti serve una gestione avanzata per‑giocatore (rimappature, zone morte, macro), valuta reWASD o X360ce, sapendo che i giochi continueranno a mostrare nomi generici.
- Il Bluetooth è utile per rinominare nel sistema e su dispositivi mobili, ma per il gaming competitivo resta preferibile il ricevitore Xbox per stabilità e latenza.
- Evita hack di registro o driver sospetti: non risolvono il problema e possono crearne altri.
Conclusioni
Al momento non esiste una soluzione ufficiale su Windows per rinominare singolarmente i controller Xbox collegati con Xbox Wireless Receiver. Se ti basta riconoscere a colpo d’occhio chi sta usando cosa, le etichette fisiche sono imbattibili. Se vuoi una gestione digitale più fine, abbina Steam Input a strumenti come reWASD o X360ce per profili per‑giocatore e mapping dedicati, consapevole che il nome mostrato dai giochi resterà generico. Per una rinomina a livello di sistema, il Bluetooth è l’unica strada disponibile oggi, con i suoi pro e contro. In attesa di eventuali miglioramenti a livello di piattaforma, queste sono le vie più solide per organizzare al meglio il multiplayer locale su PC.
Suggerimento riassuntivo: non esiste una soluzione “ufficiale” su Windows; chi vuole nomi personalizzati deve ricorrere a Steam Input, a driver/overlay di terze parti (con le dovute cautele) o, più semplicemente, a etichette fisiche. Se la priorità è distinguere rapidamente i pad durante il gioco locale, i metodi visivi restano i più semplici, senza introdurre latenza né incompatibilità.