Stai provando ad aggiornare un server con Exchange 2019 da Windows Server 2019 a Windows Server 2022 e l’opzione “Mantieni file, impostazioni e app” è disabilitata? Non è un bug: con Exchange installato l’in‑place upgrade non è supportato. In questa guida trovi il perché e, soprattutto, come migrare correttamente.
Panoramica dello scenario
Un amministratore avvia il setup di Windows Server 2022 su un server che esegue Windows Server 2019 e Exchange Server 2019. Durante il processo di aggiornamento, il wizard mostra l’opzione “Mantieni file, impostazioni e app” in grigio e non selezionabile. Nasce quindi la domanda: è possibile forzare o abilitare l’upgrade in‑place, oppure serve un passaggio aggiuntivo?
Risposta breve
No: l’in‑place upgrade di Windows sullo stesso server che ospita Exchange Server 2019 non è supportato. Il comportamento osservato (opzione disabilitata) è coerente con la posizione ufficiale di supportabilità. La strada da percorrere è una nuova installazione di Windows Server 2022 e la migrazione o il ripristino dei ruoli e dei dati di Exchange.
Perché l’in‑place upgrade non è supportato con Exchange
- Modifiche profonde allo stack di sistema: l’upgrade di versione del sistema operativo interviene su IIS, .NET, driver, componenti HTTP e TLS—tutti elementi critici per Exchange. Qualsiasi disallineamento può causare malfunzionamenti difficili da diagnosticare.
- Modello di supporto: la Supportability Matrix di Exchange stabilisce combinazioni supportate tra versione di Exchange, livello di CU e sistema operativo. L’aggiornamento in‑place non rientra tra gli scenari coperti quando Exchange è già installato.
- Rischio operativo: una rottura durante l’upgrade può lasciare il server in uno stato a metà tra due versioni, senza rollback affidabile e con tempi di ripristino lunghi.
Opzioni a confronto
Opzione | Stato di supporto | Dettagli operativi | Pro | Contro |
---|---|---|---|---|
In‑place upgrade | Non supportato (con Exchange installato) | Exchange e Windows presentano dipendenze forti; Microsoft dichiara lo scenario not supported nelle proprie matrici di supporto. | — | Assenza di supporto Microsoft; possibile instabilità; rischio di blocco del setup. |
Installazione pulita + migrazione/restore | Unica procedura supportata | 1) Backup completo; 2) Installare Windows Server 2022 “da zero”; 3) Applicare patch/prerequisiti; 4) Installare Exchange 2019 CU12 o successivo; 5) Ripristinare database/certificati/ruoli oppure spostare caselle su nuovo server. | Conformità al supporto Microsoft; ambiente “pulito”; opportunità di hardening. | Richiede pianificazione; possibile downtime; necessità di risorse temporanee. |
Prerequisiti e verifiche iniziali
Versioni minime
- Exchange Server 2019: per essere installato su Windows Server 2022 richiede CU12 o superiore.
- .NET Framework: Exchange 2019 su Windows Server 2022 richiede .NET 4.8.
- Schema Active Directory: assicurati che lo schema sia aggiornato al livello richiesto dalla CU che installerai.
Stato dell’ambiente sorgente (WS2019 + EX2019)
- Server pienamente patchato e attivato.
- Backup coerente di database (EDB e log), certificati (con chiave privata), transport e connettori.
- Elenco dei namespace pubblici (es.
autodiscover.dominio.tld
,mail.dominio.tld
), record DNS, binding dei certificati in IIS. - Eventuali dipendenze di terze parti (antivirus, backup agent, journaling, archiviazione, MTA esterni).
Percorsi di migrazione consigliati
Percorso A – Nuovo server e migrazione graduale (zero o quasi downtime)
- Provisioning: prepara un nuovo host (fisico o virtuale) con Windows Server 2022. Uniscilo al dominio ma non installare ancora Exchange.
- Prerequisiti: installa ruoli/feature richiesti e .NET 4.8. Applica le ultime CU/SSU e il pacchetto cumulativo di Exchange CU12+.
- Installazione Exchange 2019 sul nuovo server con il ruolo Mailbox (e, se necessario, Edge su un server separato). Al termine, verifica i virtual directory e i binding SSL.
- Coesistenza: aggiungi il nuovo server allo stesso organizzazione di Exchange. Se usi DAG, aggiungi il membro e crea copie dei database.
- Migrazione cassette postali:
- Abilita MRS Proxy se devi attraversare siti/regole:
Set-WebServicesVirtualDirectory -Identity "Server\EWS (Default Web Site)" -MRSProxyEnabled $true
- Esegui spostamenti per batch:
New-MoveRequest -Identity utente@dominio.tld -TargetDatabase DB2022 -BatchName "MIG-WS2022" -SuspendWhenReadyToComplete:$true Get-MoveRequest | where {$_.BatchName -eq "MIG-WS2022"} | Resume-MoveRequest
- Abilita MRS Proxy se devi attraversare siti/regole:
- Namespace cutover: aggiorna DNS pubblici/privati e i binding del certificato in IIS sul nuovo server (OWA/ECP/EWS/Autodiscover/OAB/ActiveSync).
- Test end-to-end: autodiscover, OWA/ECP, Outlook, transport (in/out), connettività mobile, flussi ibridi.
- Decommissioning del vecchio server: sposta ruoli/caselle residue, rimuovi le copie dei database e disinstalla Exchange con
Setup.exe /Mode:Uninstall
. Rimuovi record DNS e oggetti dal DAG se presenti.
Percorso B – Ripristino sul posto con RecoverServer
(downtime pianificato)
Se non puoi mantenere due server in parallelo (vincoli di licenze, hardware o rete), usa il metodo supportato di ricostruzione del server Exchange con lo stesso hostname su un’installazione pulita di Windows Server 2022:
- Inventario e backup:
- Annota esattamente i percorsi dei database e dei log (per ogni DB).
- Esporta i certificati con chiave privata (
.pfx
). - Esporta connettori e configurazioni critiche (o documentale accuratamente).
- Backup di EDB e log a stato consistente.
- Spegnimento e formattazione: rimuovi il vecchio server dalla produzione e reinstalla Windows Server 2022 con stesso nome computer e stesso indirizzo IP (se possibile).
- Join al dominio e installazione prerequisiti.
- Preparazione schema/AD con la nuova CU (se necessario). Esempio:
.\Setup.exe /IAcceptExchangeServerLicenseTerms_DiagnosticDataOFF /PrepareSchema .\Setup.exe /IAcceptExchangeServerLicenseTerms_DiagnosticDataOFF /PrepareAD
- RecoverServer:
.\Setup.exe /Mode:RecoverServer /IAcceptExchangeServerLicenseTerms_DiagnosticDataOFF
Il setup legge la configurazione dal contenitore di AD e ricrea ruoli, virtual directory e configurazione trasporto. - Ripristino dati:
- Ricrea i percorsi dei DB e dei log come in origine.
- Monta i database; in caso di ripristino da backup, usa database portability o esegui
eseutil
solo se necessario e consapevole. - Importa i certificati e collega i binding IIS/SMTP.
- Verifiche funzionali, poi riapertura ai client.
Note operative e buone pratiche
Backup e prove
- Esegui sempre un backup completo (configurazione, EDB, log, certificati, connettori, script) e valida il restore in laboratorio.
- Conserva un piano di rollback concreto (snapshot, VM clone, backup bare‑metal).
Checklist prerequisiti rapida
Ambito | Verifica | Esito atteso |
---|---|---|
Exchange | Versione/CU | CU12 o superiore per Windows Server 2022 |
.NET | Framework | 4.8 installato |
AD | Schema/PrepareAD | Allineato alla CU che installi |
Certificati | Esportazione .pfx | Disponibili per import e binding |
DNS | Namespace | Record aggiornabili e TTL ridotti |
Backup | EDB + log | Ripristino testato |
Namespace e certificati
- Riduci i TTL dei record DNS pubblici prima del cutover (es. 5–15 minuti) per accelerare la propagazione.
- Verifica che il certificato includa tutti i SAN in uso (autodiscover, namespace OWA/EWS/OAB/ActiveSync, SMTP TLS).
- Dopo l’installazione su WS2022, riesegui il binding dei certificati in IIS e nel connettore SMTP di ricezione.
Transport e connettori
- Replica su carta (o esporta via PowerShell) i connettori di invio/ricezione: smart host, autenticazione, limiti.
- Se usa relay applicativi, aggiorna gli IP sorgente consentiti sul connettore di ricezione.
- Controlla i log del Transport e la coda messaggi dopo il cutover.
Coesistenza con DAG
- Se disponi di un DAG, il percorso A è ideale: aggiungi WS2022 al DAG, crea copie DB, esegui lo switchover e poi rimuovi il vecchio nodo.
- Verifica la quorum configuration e l’aggiornamento del Witness Server se necessario.
Guida pratica: comandi utili
Verifica versione Exchange
Get-ExchangeServer | fl Name,Edition,AdminDisplayVersion
Esportazione certificato
$pwd = ConvertTo-SecureString "PasswordSicura!" -AsPlainText -Force
Get-ExchangeCertificate | ? {$_.Services -match "IIS|SMTP"} |
ForEach-Object {
Export-ExchangeCertificate -Thumbprint $.Thumbprint -BinaryEncoded:$true -Password $pwd -FilePath "C:\Backup\$-cert.pfx"
}
Verifica salute servizi principali
Test-ServiceHealth
Get-ServerHealth -Identity NomeServer | ? {$_.AlertValue -ne "Healthy"} | ft -Auto
Preparazione AD (se richiesto dalla CU)
.\Setup.exe /IAcceptExchangeServerLicenseTerms_DiagnosticDataOFF /PrepareSchema
.\Setup.exe /IAcceptExchangeServerLicenseTerms_DiagnosticDataOFF /PrepareAD
Abilitazione MRS Proxy
Set-WebServicesVirtualDirectory -Identity "Server\EWS (Default Web Site)" -MRSProxyEnabled $true
Scenario “funzionante” ma non garantito
Alcuni amministratori riportano di essere riusciti a completare l’in‑place upgrade avviando il setup.exe
di Windows da prompt elevato. Questo non cambia il punto chiave: anche se dovesse “andare”, lo scenario non è supportato e in caso di guasti Microsoft non fornirà assistenza. Inoltre, potresti ritrovarti con incongruenze sottili (IIS, moduli, handler, ACL) che emergono solo sotto carico o dopo settimane.
Domande frequenti
Posso mantenere lo stesso nome di server?
Sì, usando RecoverServer ricrei un server con lo stesso hostname e Exchange “rilegge” la configurazione da AD. È lo scenario tipico del Percorso B.
Quanto downtime comporta?
Con migrazione graduale (Percorso A) il downtime può ridursi a pochi minuti durante lo switch finale dei namespace e della coda dei messaggi. Con RecoverServer (Percorso B) ci sarà un fermo corrispondente al tempo di reinstallazione + ripristino dei DB.
Serve aggiornare lo schema AD?
Dipende dalla CU: se la CU che installi su WS2022 richiede uno schema più recente, devi eseguire /PrepareSchema
e /PrepareAD
prima dell’installazione.
Exchange 2019 è supportato su Windows Server 2022?
Sì, Exchange 2019 è supportato su Windows Server 2022 a partire da CU12. Non è però supportato l’in‑place upgrade del sistema operativo quando Exchange è già presente sul server.
Come gestire un ambiente ibrido con Exchange Online?
Dopo aver introdotto il nuovo server, riesegui l’Hybrid Configuration Wizard se necessario e verifica i connettori ibridi, l’Organization Relationship, gli URL EWS e l’autodiscover. Aggiorna i record pubblici e i certificati ove previsto.
Hardening e ottimizzazioni post‑migrazione su Windows Server 2022
- TLS: forza TLS 1.2, rivedi le suite di cifratura e disabilita protocolli obsoleti.
- IIS: verifica i request filtering, i maxAllowedContentLength per EWS/OAB/ActiveSync e i limiti per upload di allegati.
- Servizi: disabilita ruoli/feature non necessari e rimuovi software legacy non più utilizzato.
- Monitoraggio: configura alert su code di trasporto, Event Log (Application/System/MSExchange), Managed Availability.
- Backup: aggiorna il piano di backup per i nuovi percorsi e riesegui un test di ripristino.
Piano di progetto consigliato
- Assessment – Raccogli inventario versioni, dipendenze, dimensioni DB, SLA.
- Design – Scegli Percorso A (coesistenza) o B (RecoverServer). Definisci finestre di manutenzione e roll‑back.
- Preparazione – Procurati licenze, server WS2022, storage e certificati aggiornati. Riduci i TTL dei record DNS.
- Build – Installa WS2022, patcha, installa prerequisiti e Exchange 2019 CU12+.
- Migrazione – Sposta caselle a batch o ripristina DB, riallinea connettori e regole di trasporto.
- Cutover – Aggiorna namespace, verifica connettività, monitora code.
- Decommissioning – Rimuovi il vecchio server da Exchange e dal dominio, aggiorna documentazione e DR runbook.
Troubleshooting: problemi comuni dopo la migrazione
- OWA/ECP errore 500: spesso dovuto a binding certificati, handler IIS o moduli non allineati. Riesegui iisreset, verifica
web.config
e ricrea i virtual directory se necessario. - Outlook non si connette: controlla l’Autodiscover (interno/esterno), il certificato e i record SCP. In ambienti ibridi, verifica la priorità dell’endpoint Autodiscover di Microsoft 365.
- Code SMTP che crescono: verifica connettori, DNS, smart host e autenticazione. Controlla firewall e open relay non previsti.
- Migrazioni bloccate in Synced: se usi
-SuspendWhenReadyToComplete
, ricordati ilResume-MoveRequest
. Monitora conGet-MoveRequestStatistics -IncludeReport
.
Riferimenti utili (senza link)
- Microsoft Learn – Install, upgrade, or migrate to Windows Server
- Microsoft Learn – Exchange Server Supportability Matrix
Conclusione
L’in‑place upgrade di un server con Exchange 2019 da Windows Server 2019 a Windows Server 2022 non è supportato. Per restare nel perimetro di supporto Microsoft e ridurre i rischi operativi, pianifica una installazione pulita di Windows Server 2022 seguita da migrazione graduale delle caselle o da un ripristino con RecoverServer. Con una preparazione attenta—backup verificati, prerequisiti allineati, gestione accurata di namespace e certificati—l’upgrade diventa un progetto prevedibile, sicuro e sostenibile.
Appendice: mini‑runbook operativo
- Raccogli versioni (Exchange/WS), dimensioni DB, dipendenze e configurazioni.
- Esegui backup completo + export certificati (.pfx) e impostazioni chiave.
- Prepara nuovo WS2022, patcha e installa Exchange 2019 CU12+.
- Valida servizi di base: OWA/ECP, EWS, MAPI/HTTP, SMTP, Autodiscover.
- Esegui migrazione a batch o RecoverServer, secondo strategia.
- Aggiorna DNS, binding SSL e connettori; monitora code e log.
- Disinstalla Exchange dal vecchio server; rimuovi dal dominio; aggiorna documentazione.
Buona migrazione!