Due VM su un host con Windows Server 2022: perché Essentials non basta e come licenziare correttamente【slug】due-vm-ws2022-licenze【tag】Windows Server,Windows Server 2022,Licensing,Virtualizzazione【category】Windows Server

Vuoi eseguire due VM con Windows Server 2022 su un unico host usando un hypervisor di terze parti? Capire come licenziare correttamente è fondamentale per evitare contestazioni in audit. Qui spiego perché Essentials non basta e qual è la soluzione conforme e sostenibile.

Indice

Scenario e contesto

Una piccola azienda con circa 20 dipendenti, senza Active Directory e con necessità di mantenere costi e complessità al minimo, desidera allestire due macchine virtuali (VM) Windows Server su un unico server fisico: una per la produzione e una per test/sviluppo. L’host sarà gestito da un hypervisor di terze parti (ad esempio VMware ESXi, Proxmox VE, Nutanix AHV o simili). La domanda è: è possibile farlo acquistando due licenze Windows Server 2022 Essentials?

Perché Windows Server 2022 Essentials non risolve il caso

La tentazione di sommare due licenze Essentials per “ottenere” due VM è comprensibile, ma porta fuori strada. Essentials è pensato per scenari molto piccoli e semplici; non è costruito per garantire diritti di virtualizzazione multipla sullo stesso host.

Punti chiave della licenza Essentials

AspettoWindows Server 2022 Essentials
Modello di licenzaPer server fisico (non per istanza)
Diritti di virtualizzazioneUn’unica istanza consentita: o sul bare‑metal oppure come VM, non entrambe e non più di una
Somma di più licenzeNiente “cumulative stacking”: comprare due Essentials non concede due diritti di VM sullo stesso host
Limiti utente/deviceFino a 25 utenti / 50 dispositivi
CALNon richieste (sono incluse nei limiti di cui sopra)

Conclusione ferrea: con Essentials non è possibile avere legalmente due VM sullo stesso host, neppure acquistando due licenze.

Questa conclusione non cambia anche se la VM di test è accesa solo occasionalmente: i diritti Essentials sono per esecuzioni consentite, non “a consumo”. Né cambia se l’hypervisor è di terze parti: i diritti di esecuzione delle istanze Windows sono legati all’host fisico a cui assegni la licenza, non al tipo di hypervisor usato.

Soluzioni praticabili e conformi

Per coprire due VM sullo stesso host in modo legale e sostenibile, le alternative ricadono di solito su Standard o Datacenter (oppure su modelli in abbonamento/cloud). Ecco una vista sintetica:

OpzioneCaratteristichePro / Contro
Windows Server 2022 StandardLicenza per‑core (minimo 16 core per host) che include 2 diritti di VM + uso della istanza fisica solo come “Hyper‑V host”✔ Copre produzione + dev/test
✔ Mantiene costo moderato
✖ Richiede CAL per utenti/dispositivi
Windows Server 2022 DatacenterVM illimitate sull’host licenziato (previo licensing di tutti i core fisici)✔ Scalabilità futura
✖ Costo elevato per ambienti piccoli
Subscription / Azure HybridPay‑as‑you‑go o portabilità licenze in cloud✔ Flessibilità
✖ Dipendenza dal cloud e costi operativi ricorrenti

Nel caso reale descritto (due VM sullo stesso host), Standard è tipicamente l’equilibrio migliore tra conformità e budget.

Come licenziare correttamente con Standard

Standard adotta un modello per‑core e concede due diritti di esecuzione simultanea in ambienti virtuali sullo stesso host fisico quando ne licenzi tutti i core. Inoltre, puoi usare la copia fisica di Windows Server unicamente per “hostare e gestire” la virtualizzazione (in pratica una installazione bare‑metal Hyper‑V); se la usi anche per erogare servizi applicativi, consumi uno dei due diritti di VM.

Passi consigliati

  1. Valuta Standard Edition per l’host fisico:
    • Acquista il pacchetto base da 16 core (obbligatorio per host);
    • Aggiungi add‑on core se l’hardware supera 16 core fisici complessivi;
    • Assegna la licenza all’host e crea due VM Windows Server (produzione + dev/test) sotto l’hypervisor che preferisci.
  2. Calcola le CAL necessarie:
    • Se utenti o dispositivi accedono ai servizi del server (file/print, applicazioni, servizi di dominio, ecc.), servono Windows Server CAL User o Device per Standard.
    • Se usi Remote Desktop Services (desktop/app pubblicate), servono anche le RDS CAL aggiuntive, oltre alle Windows CAL.
  3. Ottieni conferma scritta dal rivenditore: chiedi una solution quote in cui il partner dichiari la conformità del dimensionamento proposto (utile in caso di audit).

Nota sull’hypervisor di terze parti: i diritti di esecuzione delle due VM valgono a prescindere dal fatto che tu usi Hyper‑V, VMware, Proxmox o altri hypervisor. La licenza Standard è assegnata al server fisico e “autorizza” l’esecuzione delle istanze Windows all’interno delle VM.

Stacking con Standard (non con Essentials)

Se in futuro avrai bisogno di più VM sullo stesso host, con Standard puoi aumentare i diritti aggiungendo un’altra “dote” completa di core per lo stesso server. Ogni set completo di core aggiunge due diritti VM. Questo meccanismo di stacking non è permesso con Essentials.

FAQ di licensing in parole semplici

Serve Active Directory per giustificare le CAL?

No. Le Windows Server CAL sono richieste dagli accessi ai servizi del server (file, print, servizi applicativi, ecc.), indipendentemente dalla presenza di un dominio Active Directory. Essentials fa eccezione perché incorpora i diritti per un massimo di 25 utenti/50 dispositivi entro i suoi limiti.

Posso spostare la licenza su un altro host?

Sì, ma ricorda la regola dei 90 giorni: una licenza assegnata a un server fisico non può essere riassegnata a un altro server prima che siano trascorsi 90 giorni, salvo rottura hardware o similari.

Se la VM di test è spenta quasi sempre, posso “evitare” licenze?

No. I diritti di esecuzione si valutano rispetto al numero massimo di istanze eseguite contemporaneamente su quel server. Con Essentials hai comunque una sola istanza consentita; con Standard hai due istanze virtuali simultanee per ogni set completo di core licenziati.

Uso un hypervisor bare‑metal non Microsoft: cambia qualcosa?

No dal punto di vista dei diritti di esecuzione delle VM Windows. Associa la licenza Standard all’host fisico e rispetta i limiti di core e di istanze. La scelta dell’hypervisor non altera i diritti delle VM Windows.

Il server fisico può fare anche da file server con Standard?

Sì, ma in quel caso la istanza fisica non è più “solo hypervisor” e consuma uno dei due diritti. Risultato: ne resta solo uno per le VM. Per mantenere due VM, il fisico deve essere usato solo come host di virtualizzazione.

È previsto un “downgrade” di versione?

Il downgrade a versioni precedenti dipende dal canale e dai diritti di licenza acquistati (Retail, OEM, Volume, Software Assurance). Valuta con il rivenditore quale opzione formale includere nell’offerta se ti serve compatibilità con versioni precedenti.

Esempio pratico di dimensionamento

Ipotesi hardware: un server con 20 core fisici complessivi (ad esempio 2 CPU × 10 core) e due VM: “PROD” e “DEV”.

  • Licenze core: acquisti Standard 16 core (base obbligatoria) + 4 core add‑on = 20 core totali. Ottieni 2 diritti di VM su quell’host.
  • CAL: hai 20 dipendenti? Se accedono ai servizi del server, valuta 20 User CAL. Se più utenti condividono poche postazioni fisse, possono convenire Device CAL.
  • RDS: se non pubblichi desktop/app via Remote Desktop Services, non servono RDS CAL.
  • Host fisico: non eroga servizi applicativi; fai girare solo l’hypervisor (anche non Microsoft). I due diritti restano liberi per le due VM.

Scenario futuro: serve una terza VM sullo stesso host? Aggiungi un altro set completo di licenze core Standard al medesimo server: i diritti VM passano da 2 a 4. Con Essentials, invece, non puoi “sommare”.

Confronto funzionale e impatti operativi

CaratteristicaEssentialsStandardDatacenter
ModelloPer‑serverPer‑corePer‑core
Diritti VM per host1 istanza totale (fisica o virtuale)2 VM per set completo di coreVM illimitate
CALNon richieste entro 25/50RichiesteRichieste
ScalabilitàBassaMedia (stacking a scaglioni di 2 VM)Alta
Target tipicoMicro‑ambientiPMI, uffici remotiDatacenter, consolidamento spinto

Checklist di conformità e “audit readiness”

  • Assegnazione licenze all’hardware: documenta su quale host sono assegnate le licenze Standard/Datacenter e mantieni evidenza dei core fisici.
  • Regola 90 giorni: annota le date di eventuale riassegnazione.
  • Inventario VM: conserva un elenco aggiornato delle VM Windows con host di esecuzione e mappatura licenze.
  • CAL: mantieni elenco di utenti o dispositivi coperti e il tipo (User/Device). Se usi RDS, traccia anche le RDS CAL.
  • Contratti e fatture: archivia prove d’acquisto, contratti Volume, clausole di Software Assurance e qualsiasi “solution quote” del partner.
  • Policy di accesso: definisci chi può accedere alle VM Windows e in che modo; limita gli account di servizio.

Consigli operativi per un’implementazione agile

Architettura suggerita

  1. Host fisico dedicato alla virtualizzazione (hypervisor di terze parti o Hyper‑V) senza ruoli applicativi.
  2. VM PROD: servizi di file/print o applicativi line‑of‑business.
  3. VM DEV/TEST: ambienti di prova isolati, snapshot frequenti, criteri di accensione on‑demand.

Sicurezza e continuità

  • Backup: Essentials include Windows Server Backup, ma passando a Standard valuta soluzioni dedicate come image‑level backup dell’hypervisor e/o agent‑based per carichi specifici.
  • DR e replica: se il budget lo consente, configura una replica periodica della VM di produzione verso un secondo host o verso il cloud.
  • Patch management: definisci finestre di manutenzione per entrambe le VM; automatizza quando possibile.
  • Segmentazione: tieni separata la rete di gestione dell’hypervisor da quella delle VM.

CAL: come scegliere tra User e Device

User CAL conviene se molti utenti accedono da dispositivi diversi (PC personali, laptop, mobile). Device CAL è spesso più efficiente quando più persone condividono poche postazioni fisse (magazzini, aree di produzione). In mancanza di Active Directory, il criterio non cambia: le CAL coprono l’accesso ai servizi del server, non la modalità di autenticazione.

Costi: come ragionare senza sorprese

Ecco una semplice traccia di valutazione del Total Cost of Ownership (TCO):

  • Licenze core Standard (16 core base + eventuali add‑on per superare 16 core fisici).
  • CAL (User o Device), con eventuali RDS CAL se pubblichi desktop/app.
  • Supporto e opzioni di Software Assurance (upgrade e diritti aggiuntivi).
  • Backup/DR e storage per snapshot/repliche.
  • Manutenzione dell’hypervisor e del firmware del server.

Confronta poi questo TCO con le alternative subscription o cloud (inclusa l’eventuale Azure Hybrid se disponi dei requisiti), considerando attentamente i costi operativi ricorrenti.

Dev/Test a basso costo, backup e aggiornabilità

  • Dev/Test: se la VM di sviluppo è accesa sporadicamente, valuta ambienti on‑demand in cloud (ad es. laboratori di test) o abbonamenti per sviluppatori che includono diritti d’uso non produttivo. Spesso il costo è proporzionale alle ore d’uso.
  • Backup & DR: per Standard considera soluzioni come backup a livello di VM, copia off‑site e verifiche periodiche di restore. L’uso di repository immutabili e la separazione dei privilegi administra riducono il rischio ransomware.
  • Aggiornabilità: nel tempo è possibile passare da Standard a Datacenter inserendo una nuova product key (in‑place), senza reinstallare. Utile se il parco VM dovesse crescere.

Errori comuni da evitare

  • Sommare licenze Essentials sperando di ottenere più VM: non funziona, non è conforme.
  • Usare l’istanza fisica per servizi dimenticando che così si consuma un diritto VM di Standard.
  • Dimenticare le CAL in ambienti Standard/Datacenter: l’assenza di AD non esenta dalle CAL.
  • Ignorare i 90 giorni quando si spostano licenze tra server.
  • Non conservare prove di acquisto e mappature licenze‑host: in audit diventa un problema.

Riepilogo operativo

  • Essentialsuna sola istanza (fisica o virtuale).
  • Due VM sullo stesso host ⇒ serve Windows Server 2022 Standard (o superiore).
  • Con Standard: licenzia tutti i core dell’host, usa l’istanza fisica solo come host di virtualizzazione e ottieni 2 VM conformi. In futuro puoi “stackare” Standard per aggiungere VM, oppure passare a Datacenter.
  • Non dimenticare le CAL per utenti/dispositivi e, se necessario, le RDS CAL.
  • Chiedi una solution quote al partner che attesti la conformità del disegno proposto.

Modello di richiesta al rivenditore

Puoi copiare e incollare questa traccia per ottenere una quotazione chiara e “audit‑ready”:

Oggetto: Richiesta solution quote – 1 host, 2 VM Windows Server

Contesto:

- 1 host fisico con hypervisor di terze parti
- 2 VM Windows Server (PROD + DEV/TEST)
- ~20 utenti (senza Active Directory)

Richiesta:

- Windows Server 2022 Standard per N core fisici (indicare numero e modello CPU)
- Calcolo e fornitura Windows Server CAL (User/Device) per 20 utenti o equivalenti
- Evidenza che la soluzione copre 2 istanze virtuali simultanee e che l’istanza fisica non eroga servizi applicativi
- Opzioni di crescita: indicare costo per +2 VM (stacking) o migrazione a Datacenter
- Backup/DR: proposta essenziale compatibile con l’hypervisor scelto

Si richiede dichiarazione formale di conformità in caso di audit. 

Conclusione

Se l’obiettivo è far girare due VM Windows Server 2022 su un unico host, Essentials non è lo strumento giusto. L’edizione Standard, licenziata per tutti i core dell’host, offre due diritti di virtualizzazione e un percorso di crescita lineare (stacking o passaggio a Datacenter). Curare le CAL, i processi di backup/DR e la documentazione di licensing ti mette al riparo da sorprese, mantenendo il controllo dei costi e la piena conformità.

In sintesi: Essentials ⇒ una istanza. Due VM sullo stesso host ⇒ Standard (o Datacenter). Calcola core e CAL, ottieni conferma scritta dal partner, e valuta il TCO rispetto alla crescita attesa.

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