Obiettivo: attivare in modo affidabile 23 server Windows Server 2022, 8 workstation Windows 11 di dominio e 8 laptop in workgroup in un’infrastruttura con due domini, scegliendo consapevolmente fra ADBA, KMS e MAK per ridurre effort, rischi e costi operativi.
Scenario e obiettivo
L’ambiente conta due domini distinti con 31 computer uniti al dominio (23 server Windows Server 2022 e 8 client Windows 11) più 8 laptop in workgroup (non membri di dominio). L’obiettivo è progettare un modello di attivazione scalabile, sicuro e semplice da gestire, minimizzando interventi manuali e mantenendo margini per future espansioni.
Sintesi esecutiva
- Server e client di dominio → ADBA (Active Directory–Based Activation): nessuna soglia minima, attivazione trasparente e automatica al contatto con AD.
- Laptop in workgroup → MAK (Multiple Activation Key): ideali per endpoint isolati e senza requisiti di soglia.
- KMS opzionale per i soli server: la soglia di 5 è raggiunta (23 server), ma non è necessaria se si adotta ADBA per i server. Utile se si preferisce separarli o si hanno policy che richiedono KMS.
- Quando passare a KMS per i client: solo quando il totale Windows 10/11 (dominio + workgroup) sarà ≥ 25.
Confronto rapido dei metodi
Metodo | Requisiti | Copertura |
---|---|---|
ADBA | Computer membri di dominio; nessuna soglia minima. Richiede la pubblicazione dell’oggetto di attivazione in AD. | Attiva in automatico ogni volta che il dispositivo contatta Active Directory. |
KMS | ≥ 5 richieste da server per attivare i server; ≥ 25 richieste da client (Windows 10/11) per attivare i client. Funziona anche senza join al dominio purché raggiungano l’host KMS. | Adatto a reti con molti dispositivi e connettività verso l’host KMS (porta 1688/TCP). |
MAK | Nessuna soglia; attivazione singola con Microsoft (diretta o tramite proxy con VAMT). | Perfetto per endpoint isolati, remoti o in numero ridotto. |
Nota: le soglie KMS sono separate: soddisfare quella dei server non avvia l’attivazione dei client in automatico.
Analisi dell’ambiente
- Domini: 31 computer (23 server + 8 client) → ADBA possibile e consigliata.
- Workgroup: 8 laptop → non idonei ad ADBA. Con KMS, il totale client (8 dominio + 8 workgroup = 16) resta < 25 → nessuna attivazione client via KMS.
Perché KMS non basta per i client
Il contatore KMS per i client Windows 10/11 necessita di almeno 25 richieste univoche (CMID distinti) negli ultimi cicli di reporting per “sbloccarsi”. Con soli 16 client, l’attivazione non parte; i client restano in grace finché la soglia non viene superata. Per i server, la soglia è 5 ed è ampiamente superata (23 server).
Architettura raccomandata
- ADBA per tutti i membri di dominio (server e client): installare il ruolo Volume Activation Services (VAS) in ciascun dominio e pubblicare gli Activation Objects in AD. Così ogni macchina di dominio si attiva/si rinnova automaticamente quando contatta AD.
- MAK per i laptop in workgroup: attivazione puntuale e senza prerequisiti infrastrutturali. Monitorabile via VAMT per tenere traccia dei conteggi MAK.
- KMS opzionale per i soli server: preferibile solo se avete processi o controlli che lo richiedono. In tal caso, evitare più host KMS per Windows nello stesso dominio per non “spezzare” la soglia tra host diversi.
Schema logico (semplificato): [ Dominio A ] [ Dominio B ] DC-A1 (VAS/ADBA) DC-B1 (VAS/ADBA) DC-A2 (VAS/ADBA, ridondanza) DC-B2 (VAS/ADBA, ridondanza) | | |-- Server e client di dominio |-- Server e client di dominio attivati via ADBA attivati via ADBA [ Workgroup ] 8 laptop → attivati via MAK (diretto o tramite VAMT) [KMS - opzionale] Se adottato solo per server: 1 host KMS centralizzato (porta 1688/TCP, SRV vlmcs.tcp) Attenzione a non distribuire più host KMS per la stessa famiglia di prodotti.
Prerequisiti sintetici
- Licenze Volume valide e chiavi adeguate:
- CSVLK (KMS Host Key) per ADBA/KMS, da installare solo su VAS/KMS host.
- GVLK (KMS client setup key) preinstallate sui media Volume di Windows; utili se si deve riconvertire endpoint precedentemente attivati con MAK.
- MAK per i laptop in workgroup.
- Active Directory: almeno un DC Windows Server 2012 o successivo in ciascun dominio in cui si intende usare ADBA (con schema adeguato). Nessun requisito di soglia.
- DNS (solo KMS): record
vlmcs.tcp
e raggiungibilità porta 1688/TCP. - Permessi: per pubblicare l’oggetto di attivazione ADBA servono privilegi elevati (tipicamente Enterprise Admins nella foresta o equivalente a seconda della topologia).
Implementazione ADBA nei due domini
ADBA è la scelta predefinita per server e client di dominio. Automatizza attivazione e rinnovo (validità 180 giorni, con tentativi di rinnovo periodici mentre il computer è connesso al dominio).
Installazione del ruolo Volume Activation Services
- Accedi a un Domain Controller del dominio.
- Apri Server Manager → Add roles and features → Volume Activation Services.
- Installa anche gli strumenti di gestione (Include Management Tools), che forniscono il wizard Volume Activation Tools.
In alternativa via PowerShell:
Install-WindowsFeature -Name VolumeActivation -IncludeManagementTools
Pubblicazione dell’Activation Object in AD
- Dal DC con VAS, apri Volume Activation Tools.
- Scegli Active Directory-Based Activation.
- Quando richiesto, immetti la CSVLK appropriata (ad es. per Windows Server 2022 o Windows 10/11 Volume). Il wizard creerà l’Activation Object in AD.
- Verifica la riuscita e la replica tra i DC del dominio.
- Ripeti la procedura nel secondo dominio.
Riconversione dei client eventualmente MAK
Se qualche endpoint di dominio fosse stato attivato in precedenza con MAK, riconvertilo a GVLK per farlo usare ADBA/KMS:
slmgr /ipk <GVLK-dell-edizione>
slmgr /ato
Nota: le GVLK sono chiavi pubbliche specifiche per edizione (es. Pro, Enterprise, Server Standard, Datacenter). Usa quella corretta per l’edizione installata.
Verifica e forzatura dell’attivazione
- Sui dispositivi di dominio:
slmgr /ato
per forzare; in alternativa, riavvio + accesso al dominio. - Controlla lo stato:
slmgr /dli
(sintetico) oslmgr /dlv
(dettagliato). - Log eventi: Applications and Services Logs → Microsoft → Windows → Security-SPP (client) e Key Management Service (se usi un host KMS).
Gestione dei server con KMS (opzionale)
Se desideri separare i server con KMS (soglia ≥ 5 già soddisfatta), procedi così:
- Designa un server come Host KMS.
- Installa il ruolo VAS (come sopra) e avvia il wizard Volume Activation Tools.
- Seleziona Key Management Service (KMS) e inserisci la CSVLK per l’host KMS (ad esempio per Windows Server 2022).
- Completa l’attivazione dell’host verso Microsoft (
slmgr /ato
sull’host). - Verifica il record DNS SRV
vlmcs.tcp
(di norma creato automaticamente). In caso di DNS non integrato, crealo manualmente puntando all’host KMS (porta 1688). - Assicurati che i server target usino la GVLK corretta per la loro edizione; puoi forzarla con
slmgr /ipk <GVLK-server>
e poislmgr /ato
.
Comandi utili per test:
# Verifica DNS SRV del servizio KMS
nslookup -type=srv vlmcs.tcp
Test raggiungibilità porta 1688 sull'host KMS
Test-NetConnection -ComputerName <nome-o-ip-host-kms> -Port 1688
Impostare esplicitamente un host KMS su un server client KMS
slmgr /skms <hostkms.dominio.local:1688>
slmgr /ato
Ripristinare auto-discovery KMS (SRV) su un client
slmgr /ckms </code></pre>
<p><strong>Attenzione</strong>: evitare più host KMS simultanei per la stessa famiglia di prodotti a meno di avere una strategia chiara di bilanciamento; in ambienti piccoli si rischia di “dividere” il contatore delle richieste fra host differenti.</p>
<h2>Attivazione dei laptop in workgroup con MAK</h2>
<p>I laptop non uniti al dominio non possono usare ADBA; con un totale di client < 25, KMS non si attiva. La scelta operativa più semplice è MAK.</p>
<ol>
<li>Recupera un <strong>MAK</strong> per Windows 11 dal portale licenze.</li>
<li>Su ciascun laptop:
<pre><code class="language-powershell">slmgr /ipk <MAK>
slmgr /ato
Opzionale: usa VAMT (Volume Activation Management Tool) per:
- Inventariare i PC (via AD, IP range, file CSV).
- Eseguire proxy activation (utile per macchine senza accesso Internet diretto).
- Monitorare i conteggi residui del MAK e lo stato di attivazione.
Automazione e gestione centralizzata
Script di attivazione forzata per i membri di dominio
Distribuisci uno Startup Script via GPO ai computer di dominio per accelerare il primo ciclo:
# Forza discovery ADBA/KMS e attivazione
cscript //B "%windir%\system32\slmgr.vbs" /ato
Riconversione massiva MAK → GVLK
Se alcuni client di dominio sono stati attivati via MAK in passato, puoi riconvertirli in massa:
$pcList = Get-ADComputer -Filter * -SearchBase "OU=Workstations,DC=contoso,DC=local" |
Select-Object -ExpandProperty Name
foreach ($pc in $pcList) {
Invoke-Command -ComputerName $pc -ScriptBlock {
cscript //B "C:\Windows\System32\slmgr.vbs" /ipk <GVLK-edizione>
cscript //B "C:\Windows\System32\slmgr.vbs" /ato
}
}
Sostituisci <GVLK-edizione>
con la chiave GVLK corretta per l’edizione installata.
Monitoraggio e troubleshooting
Controlli rapidi
- Stato licenza locale:
slmgr /dli
eslmgr /dlv
. - Log: Security-SPP per client; Key Management Service per host KMS.
- DNS (KMS):
nslookup -type=srv vlmcs.tcp
. - Rete (KMS): verifica porta 1688/TCP da subnet remote; apri firewall dove necessario.
Problemi ricorrenti e soluzioni
Problema | Possibile causa | Risoluzione |
---|---|---|
Client di dominio non si attiva | Endpoint ancora con MAK; mancata replica dell’Activation Object; clock o DNS errati | Imposta GVLK corretta; verifica replicazione AD; sincronizza NTP; slmgr /ato |
KMS non attiva i server | Soglia non raggiunta (nuova installazione); SRV/DNS assente; porta 1688 bloccata | Attendi/aggiungi server; crea SRV _vlmcs; apri 1688/TCP; slmgr /ato |
Client non di dominio non si attivano | Inadeguate soglie KMS; nessun MAK | Usa MAK (o VAMT come proxy) finché i client non superano 25 |
Host KMS “invisibile” | Più host KMS attivi; SRV puntano all’host “sbagliato” | Unifica/normalizza; imposta host esplicito con slmgr /skms o correggi SRV |
Governance, sicurezza e ruoli
- Separa le chiavi: CSVLK custodite in cassaforte segreta (segregazione dei doveri). MAK esposti solo a chi esegue l’attivazione.
- Ridondanza: abilita VAS su almeno due DC per dominio. Per KMS (se usato), preferisci un solo host per famiglia di prodotti salvo reali esigenze di HA.
- Firewall: limita l’accesso alla porta 1688 dell’host KMS alle subnet interne interessate.
- Audit: registra l’uso delle chiavi (accessi al vault, check-out, attivazioni proxy VAMT).
Office Volume e coerenza con Windows
Se distribuisci Office in edizione Volume, puoi gestire l’attivazione con le stesse logiche:
- ADBA carica anche la CSVLK di Office e pubblica l’oggetto relativo: i client di dominio si attivano in automatico.
- KMS ha soglia tipica di 5 per Office: spesso sufficiente anche in ambienti medi.
- MAK per eventuali endpoint fuori dominio/isolati.
FAQ operative
Quanto dura l’attivazione? 180 giorni, con rinnovi automatici periodici. I client tentano un rinnovo ogni pochi giorni; se non riescono, restano attivi finché non scade la validità, poi entrano in grace.
Serve Internet? Solo la macchina che carica la CSVLK (ADBA/KMS) deve attivare verso Microsoft. I client di dominio non contattano Internet per ADBA/KMS. Con MAK, ogni laptop contatta Microsoft (oppure VAMT funge da proxy).
Due domini in una foresta o due foreste? Se sono due foreste, pubblica l’oggetto ADBA in ciascuna foresta. Se sono due domini nella stessa foresta, l’oggetto è a livello di foresta ed è condiviso; valuta comunque VAS su più DC per resilienza e gestione locale.
Posso mischiare ADBA e KMS? Sì. Per esempio: ADBA per i client di dominio e KMS per i soli server. È una configurazione comune se hai standard che impongono KMS per i server.
Checklist di go‑live
- VAS installato e Activation Object pubblicato in entrambi i domini.
- Replica AD verificata; almeno due DC con VAS per dominio.
- Eventuali endpoint di dominio riconvertiti a GVLK.
- Script GPO per
slmgr /ato
distribuito e monitorato. - Laptop in workgroup attivati con MAK e censiti in VAMT (se usato).
- (Opzionale) Host KMS per server attivo, SRV DNS verificato, porta 1688 aperta.
- Log di successo in Security‑SPP e dashboard VAMT conformi.
- Procedure di recovery documentate (backup di chiavi, contatti licenze, processi di sostituzione host).
Roadmap futura
- Se superi 25 client Windows 10/11 complessivi, puoi migrare gli attuali laptop workgroup a KMS (impostando
slmgr /skms
o attivando l’auto‑discovery via SRV), riducendo l’uso di MAK. - Automazione: pipeline di post‑provisioning che esegue automaticamente
slmgr /ato
, invia stato a VAMT/CMDB e notifica eventuali errori. - Osservabilità: dashboard centralizzata con esito attivazioni, scadenze di validità e trend errori.
Esempi di comandi utili
# Stato licenza rapido
slmgr /dli
Stato licenza dettagliato
slmgr /dlv
Forzare un nuovo tentativo di attivazione
slmgr /ato
Impostare esplicitamente l'host KMS (se adottato per server)
slmgr /skms kms.miodominio.local:1688
Rimuovere impostazione host KMS e tornare all'auto-discovery (SRV DNS)
slmgr /ckms
Verifica SRV KMS nel DNS
nslookup -type=srv vlmcs.tcp
Test connettività verso host KMS (porta 1688)
Test-NetConnection -ComputerName kms.miodominio.local -Port 1688
Individuare prodotti licenziati via WMI (utile per script di audit)
Get-WmiObject -Query "SELECT * FROM SoftwareLicensingProduct WHERE PartialProductKey IS NOT NULL" |
Select-Object Name, LicenseStatus, PartialProductKey </code></pre>
<h2>Conclusioni</h2>
<p>Nel contesto dato, <strong>ADBA</strong> è la soluzione più efficiente per <strong>tutti i membri di dominio</strong> (server e client): zero soglie, zero configurazioni lato endpoint e gestione centralizzata. Gli <strong>8 laptop in workgroup</strong> vanno attivati con <strong>MAK</strong> finché il parco client non raggiunge la soglia KMS (≥ 25). Se desiderato, puoi aggiungere un <strong>KMS</strong> dedicato ai server (soglia ≥ 5 già soddisfatta), mantenendo comunque ADBA per i client di dominio. Questa architettura minimizza gli interventi manuali, è resiliente (VAS su più DC), si integra con VAMT per audit e si adatta facilmente a crescite future.</p>
<hr>
<h2>Soluzione raccomandata in tabella</h2>
<table>
<thead>
<tr>
<th>Categoria di macchine</th>
<th>Metodo consigliato</th>
<th>Motivo</th>
</tr>
</thead>
<tbody>
<tr>
<td>Server di entrambi i domini</td>
<td><strong>ADBA</strong> (oppure KMS opzionale). Installare VAS su almeno un DC per dominio; meglio su due per ridondanza.</td>
<td>Nessuna soglia; attivazione automatica e resiliente grazie a AD; separazione opzionale con KMS se richiesto da policy.</td>
</tr>
<tr>
<td>Workstation di dominio</td>
<td><strong>ADBA</strong></td>
<td>Membri di dominio: attivazione immediata e trasparente, niente gestione chiavi lato client.</td>
</tr>
<tr>
<td>Laptop in workgroup</td>
<td><strong>MAK</strong></td>
<td>Non idonei ad ADBA; con < 25 client totali KMS non si attiva. MAK è la via più semplice e tracciabile.</td>
</tr>
</tbody>
</table>
<h2>Procedure sintetiche</h2>
<h3>ADBA per server e client di dominio</h3>
<ol>
<li>Installare VAS su almeno un DC per dominio (meglio due).</li>
<li>Importare le CSVLK (Server, Windows 10/11 e, se necessario, Office) tramite <em>Volume Activation Tools</em>.</li>
<li>Verificare la presenza dell’<em>Activation Object</em> in AD e la replica tra i DC.</li>
<li>Forzare l’attivazione sui client con <code>slmgr /ato</code> o attendere il ciclo automatico.</li>
</ol>
<h3>Laptop in workgroup con MAK</h3>
<ol>
<li>Recuperare un MAK per Windows 11.</li>
<li>Eseguire:
<pre><code class="language-powershell">slmgr /ipk <MAK>
slmgr /ato
Opzionale: usare VAMT per gestire e monitorare le attivazioni MAK in rete o in proxy.
Best practice finali
- Mantenere un set di chiavi MAK per emergenze o macchine isolate.
- Documentare chiavi, processi e responsabilità (chi può accedere a CSVLK/MAK, dove sono custodite, come si approva un’attivazione).
- Integrare con la CMDB: lo stato licenza come metadato obbligatorio alla messa in esercizio.
- Prevedere un test di rinnovo a campione ogni trimestre: controlla che i device rinnovino l’attivazione senza warning.
In breve: usa ADBA per tutto ciò che appartiene al dominio; applica MAK ai laptop in workgroup finché il numero totale di client non raggiungerà la soglia necessaria per un’eventuale attivazione KMS. Per i server, ADBA è già sufficiente; KMS è una scelta architetturale opzionale.