Su Linux e ChromeOS Flex, molti utenti Microsoft 365 non riescono ad aprire Microsoft Teams Web: pagina bianca oppure errore “Sorry, something went wrong”. In questa guida trovi cause probabili, soluzioni verificate e best‑practice per riportare Teams a funzionare in modo stabile.
Panoramica del problema
Negli ultimi mesi sono arrivati numerosi riscontri da utenti che, accedendo a teams.microsoft.com
o teams.live.com
su distribuzioni Linux (Ubuntu, Debian, Fedora, Arch, ecc.) e su ChromeOS Flex, si imbattono in:
- schermata bianca subito dopo l’autenticazione;
- messaggio “Sorry, something went wrong, please try again” con riavvio del ciclo di login;
- loop di reindirizzamenti tra domini Microsoft (ad esempio login e hub di Teams) senza mai caricare l’interfaccia.
I riscontri sono consistenti e, soprattutto, il malfunzionamento non dipende da:
- browser: osservato su Edge, Chrome, Chromium, Firefox, Brave, Midori, anche all’ultima versione;
- rete: riproducibile su ISP differenti, connessioni 4G/5G e con/ senza VPN;
- tipo di account: personale Microsoft, aziendale/istruzione, guest in tenant esterni.
Va inoltre ricordato che il client desktop di Teams per Linux è stato ritirato: i pacchetti .deb
/.rpm
non sono più disponibili. Oggi l’unica opzione nativa è l’app Web (o la sua PWA) dal browser.
Perché succede: analisi probabile
Il nuovo portale di Teams si basa su una catena di token di bootstrap e cookie condivisi con i flussi di autenticazione su login.microsoftonline.com
e domini correlati (live.com
, office.com
), indispensabili per inizializzare correttamente l’interfaccia e i servizi interni (chat, canali, meeting, presence, ecc.).
In diversi casi, se il primo accesso dell’account avviene da un user‑agent su Linux/ChromeOS Flex, alcuni di questi artefatti non vengono rilasciati o restano “incompleti” lato server. Il risultato è che, pur superando l’autenticazione, la Web app non riceve i token necessari a bootstrap e rimane bloccata su pagina bianca o errore generico.
Quando invece si esegue almeno un accesso completo da un sistema considerato “pienamente supportato” (Windows o macOS), i token corretti vengono generati e propagati nell’identità cloud. Da quel momento in poi, qualsiasi browser — compresi quelli su Linux — può rinnovarli con successo e caricare Teams. Questo spiega perché i workaround che prevedono un primo login su Windows/macOS risultano efficaci per molti.
In sintesi: non è un problema di rete locale o di compatibilità del singolo browser, ma un’anomalia nel provisioning lato server dei token iniziali quando l’account debutta su user‑agent Linux.
Come riconoscerlo in pochi minuti
- Tenta l’accesso a
teams.microsoft.com
e completa l’autenticazione (password e, se previsto, MFA). - Se compare pagina bianca o l’errore “Something went wrong”, apri gli Strumenti per sviluppatori:
- Chrome/Edge/Brave/Chromium: Ctrl + Shift + I → tab Console e Network;
- Firefox: Ctrl + Shift + I → tab Console e Rete.
- Verifica se ci sono richieste a domini Microsoft con esito 401/403/500 o errori CORS, oppure reindirizzamenti ripetuti. Se sì, sei probabilmente di fronte al bug descritto.
Soluzioni emerse e loro affidabilità
Le procedure qui sotto sono state testate da numerosi utenti con esiti ripetibili. La colonna “Esito” riassume il grado di affidabilità; “Note” evidenzia limiti e contromisure.
# | Procedura | Esito | Note / Limitazioni |
---|---|---|---|
1 | Accedere almeno una volta a Teams Web da Windows o macOS con lo stesso account, poi riprovare su Linux. | Funziona per la maggior parte degli utenti; la propagazione può richiedere da pochi minuti a qualche ora. | Richiede la disponibilità di un PC non‑Linux o una VM. È un workaround: risolve l’account, non il bug. |
2 | Svuotare cache, cookie e storage del browser e aprire Teams in finestra privata/incognito. | Risolutivo per alcuni (Brave, Midori, Firefox) o dopo aggiornamenti della Web app. | Non sempre efficace; spesso va ripetuto dopo update di Teams o cambio tenant. |
3 | Pulizia cache + cambio user‑agent per imitare Edge/Chrome su Windows. | Generalmente inefficace. | Mancano comunque gli header/cookie “validi” rilasciati solo dopo un login completo da Windows/macOS. |
4 | Verificare impostazioni di tracciamento/cookie (Tracking Prevention su “Basic”, cookie di terze parti consentiti). | Può aiutare a stabilizzare, ma non risolve la causa principale. | Teams crea molti cookie su domini Microsoft correlati; bloccarli può impedire il bootstrap. |
5 | Usare la PWA installata da Chrome/Edge su Linux dopo che il metodo 1 ha “sbloccato” l’account. | Funziona in modo stabile e offre un’esperienza simile al client desktop. | Dipende dal primo login su Windows/macOS per generare i token corretti. |
Consiglio rapido: se devi partecipare a una riunione imminente e sei bloccato su Linux, chiedi temporaneamente un PC Windows/macOS o usa una VM già pronta solo per effettuare il primo accesso Web. Poi torna su Linux: spesso tutto si sblocca senza ulteriori interventi.
Procedura consigliata
Di seguito un percorso “end‑to‑end” che combina i rimedi più efficaci per ripristinare l’accesso e stabilizzare Teams nel tempo.
- Esegui un primo accesso da Windows o macOS con lo stesso account Microsoft/Microsoft 365:
- Apri il browser (Edge o Chrome consigliati, ma anche Firefox va bene), visita
teams.microsoft.com
e completa il login fino a vedere l’interfaccia di Teams. - Resta collegato per alcuni minuti (es. apri Chat e Teams/Canali) per forzare il provisioning lato server.
- Apri il browser (Edge o Chrome consigliati, ma anche Firefox va bene), visita
- Torna su Linux e pulisci cache e cookie del profilo browser che usi per Teams (vedi istruzioni dettagliate più sotto).
- Apri una finestra privata/incognito e ripeti l’accesso a
teams.microsoft.com
. Se carica, chiudi la finestra privata e procedi al passo successivo per stabilizzare. - Installa la PWA di Teams dal menu del browser (Chrome/Edge → Installa Teams):
- La PWA riduce l’attrito con le estensioni e isola meglio storage e cookie.
- Pinna la PWA al dock/launcher per un accesso rapido.
- Consenti i cookie di terze parti per i domini Microsoft o imposta la prevenzione tracciamento su livello “Basic”.
- Evita di usare, almeno per Teams, estensioni che bloccano aggressivamente script/cookie.
- Verifica: esci e rientra; apri un team, avvia una chat, prova una chiamata di test. Se tutto funziona, la procedura è completata.
Istruzioni dettagliate per browser su Linux
Chrome/Chromium/Edge
- Pulire dati di navigazione: digita
chrome://settings/clearBrowserData
→ scheda Base:- Intervallo temporale: Tutto;
- Spunta “Cookie e altri dati dei siti”, “Immagini e file nella cache”;
- Conferma con Cancella dati.
- Consentire cookie di terze parti almeno per i domini Microsoft (alternativa consigliata se mantieni un blocco globale):
chrome://settings/cookies
→ Siti che possono sempre usare cookie → aggiungi eccezioni per[.]microsoft.com
,[.]live.com
,[.]office.com
e[.]microsoftonline.com
.
- Installare la PWA: visita
teams.microsoft.com
→ icona “Installa” nella barra degli indirizzi (o menu → Installa Microsoft Teams). - Risoluzione rapida: prova una finestra Nuova finestra di navigazione in incognito per eludere estensioni e storage sporco.
Firefox
- Pulire dati: Impostazioni → Privacy e sicurezza → Cookie e dati dei siti → Elimina dati (seleziona Cookie e Cache) → conferma.
- Gestire protezione antitracciamento:
- In Privacy e sicurezza, imposta Protezione antitracciamento avanzata su Standard (o crea eccezioni per i domini Microsoft).
- Modalità privata: Nuova finestra anonima per testare l’accesso pulito.
- PWA: Firefox non supporta ufficialmente l’installazione PWA come Chrome/Edge; valuta l’uso di Chrome/Edge per la PWA dedicata a Teams.
Brave
- Pulire dati: Impostazioni → Privacy e sicurezza → Cancella dati di navigazione.
- Disattivare Shields per Teams (se necessario): tasto sulla barra indirizzi → porta “Shields” su Down quando sei su
teams.microsoft.com
. - Consentire cookie di terze parti per i domini Microsoft tramite eccezioni, come per Chrome.
- PWA: menu → Installa app quando sei su Teams.
Alternative temporanee quando serve operatività immediata
- App Android in emulatore: in ambienti desktop Linux è possibile usare un emulatore Android compatibile per installare l’app Teams da store ufficiale, utile per meeting/chiamate di emergenza.
- VDI/Remote Desktop verso un host Windows: accedi a Teams Web dal browser sull’host remoto; una soluzione utile in scenari enterprise.
- Telefono o tablet: come fallback, l’app mobile di Teams consente di partecipare a riunioni e chat senza interruzioni.
Approfondimento tecnico per chi fa supporto
Se ti occupi di help‑desk o amministrazione, ecco come raccogliere evidenze utili e distinguere questo bug da problemi locali.
- DevTools → Network: osserva la sequenza di redirect e gli esiti su richieste a
login.microsoftonline.com
,teams.microsoft.com
,teams.live.com
,office.com
.- Pattern tipico: autenticazione riuscita, ma chiamate chiave per bootstrap o presence falliscono o restano senza credenziali.
- Storage: in Application (Chrome/Edge) o Archiviazione (Firefox) controlla Cookies, Local Storage e Session Storage.
- Se dopo login non compaiono cookie attesi per i domini Microsoft correlati, è un forte indizio di provisioning incompleto.
- Esclusione di cause locali: riproduci il problema su:
- un profilo browser nuovo;
- una finestra privata/incognito senza estensioni;
- una rete differente (hotspot 4G/5G);
- un secondo browser differente.
- AAD Sign‑in logs (per amministratori): verifica che l’utente superi l’autenticazione e che non intervengano criteri condizionali legati al sistema operativo/dispositivo che possano alterare il flusso. Se i log confermano l’esito positivo ma l’interfaccia non carica, è coerente con la causa descritta.
Domande frequenti
Serve cambiare user‑agent per far credere al server di essere su Windows?
No. Lo spoofing dell’user‑agent da solo non genera i token corretti e spesso non cambia l’esito. L’accesso reale da Windows/macOS resta il metodo più efficace per “sbloccare” l’account.
Quanto tempo serve dopo il primo accesso su Windows/macOS?
Dai riscontri, da pochi minuti fino a qualche ora. Se dopo diverse ore su Linux vedi ancora schermata bianca, ripeti la pulizia di cache/cookie e prova una finestra privata.
Il problema riguarda anche gli account guest in altri tenant?
Sì, perché il bootstrap di Teams per i tenant ospiti richiede comunque token rilasciati correttamente. Lo sblocco tramite primo accesso su Windows/macOS con lo stesso account aiuta anche nei contesti guest.
Ha senso reinstallare il browser?
In genere no: ciò che conta è resettare storage e cookie legati a Teams e permettere i cookie di terze parti per i domini Microsoft. Una reinstallazione senza pulizia del profilo non cambia l’esito.
La PWA risolve definitivamente?
La PWA è stabile dopo che l’account è stato sbloccato. Se l’account non ha ricevuto i token corretti, la PWA può ereditare lo stesso problema.
ChromeOS Flex è supportato?
Teams Web funziona su ChromeOS tradizionale; su Flex sono stati osservati i comportamenti descritti. Le stesse best‑practice di sblocco tramite primo accesso su Windows/macOS risultano utili anche qui.
Best‑practice fino alla correzione ufficiale
- Esegui un login iniziale su Windows o macOS (anche in VM o su PC temporaneo) usando Teams Web con lo stesso account; attendi qualche minuto.
- Su Linux, pulisci cache e cookie prima di riprovare. Se non funziona, usa una finestra privata/incognito.
- Dopo il primo accesso riuscito, installa la PWA per un’esperienza simile all’app desktop e più isolata dal profilo browser.
- Evita estensioni o impostazioni che bloccano cookie di terze parti per i domini Microsoft, almeno finché il problema persiste.
- Segnala il bug tramite il Feedback della Web app di Teams o tramite i canali di community aziendale: più segnali, più priorità per una fix lato server.
Checklist rapida da tenere a portata di mano
- Ho effettuato almeno un accesso a Teams Web da Windows o macOS con lo stesso account?
- Ho svuotato cache e cookie del browser su Linux e provato una finestra privata?
- Ho consentito i cookie di terze parti per
microsoft.com
,live.com
,office.com
,microsoftonline.com
? - Ho installato la PWA e testato da lì?
- Ho escluso l’interferenza di estensioni (ad es. ad‑blocker, privacy tools) disattivandole per il dominio di Teams?
Note operative per ambienti aziendali
- Comunicazione agli utenti: pubblica una nota interna con la procedura di sblocco (primo accesso su Windows/macOS) e le istruzioni di pulizia storage su Linux.
- Documentazione di supporto: prepara uno script con screenshot per Chrome/Edge/Firefox in cui si mostrano i passaggi per aggiungere eccezioni ai cookie di terze parti.
- Tenant multipli e account guest: ricorda di eseguire il primo accesso su Windows/macOS per ciascun account aziendale/guest che deve usare Teams su Linux.
- VDI di emergenza: rendi disponibile un accesso RDP/VDI “solo Teams” per i casi critici (riunioni con clienti), mentre lavori alla normalizzazione su Linux.
Stato del client Linux e alternative
Il client desktop di Teams per Linux è stato ufficialmente ritirato. L’opzione raccomandata è l’uso della Web app o della sua PWA installabile dal browser. Per esigenze avanzate (chiamate complesse, condivisione a tre vie, integrazioni specifiche) si può ricorrere a:
- Teams su Android in ambiente emulato;
- sessioni VDI o desktop remoti verso host Windows con Teams Web o app nativa.
Come segnalare efficacemente il problema
Più dettagli fornisci, più aumenti la probabilità di una correzione lato server. Ecco un modello utile:
Titolo: Teams Web su Linux non si avvia – pagina bianca / errore “Something went wrong” Ambiente: - Distro/Versione: (es. Ubuntu 24.04 LTS) - Browser: (es. Edge 128, Chrome 128, Firefox 130) - Rete: (Wi‑Fi domestica / 5G / VPN aziendale) - Account: (Microsoft 365 aziendale / personale / guest) Sintomi: - Dopo login su teams.microsoft.com compare pagina bianca oppure messaggio di errore generico. - In DevTools → Network: redirect tra domini Microsoft e chiamate 401/403/500. Passi già tentati: - Pulizia cache e cookie, finestra privata/incognito. - Consentiti cookie di terze parti per domini Microsoft. - Primo login riuscito da Windows/macOS → dopo N minuti su Linux ha ripreso a funzionare. Allegati: - Screenshot errore / Console browser (senza dati sensibili). - HAR delle richieste che falliscono.
Conclusioni
Se Teams Web non si avvia su Linux o ChromeOS Flex con pagina bianca o errore “Something went wrong”, la soluzione più rapida e affidabile è eseguire almeno un primo login da Windows o macOS con lo stesso account, quindi tornare su Linux dopo aver ripulito cache e cookie. L’installazione della PWA e la tolleranza dei cookie di terze parti per i domini Microsoft completano il set di best‑practice per un’esperienza stabile. In attesa di una correzione lato server, questa strategia permette di lavorare con continuità, riducendo interruzioni e tempi di diagnosi.
Riepilogo operativo
- Sintomi: schermata bianca o errore “Something went wrong” su Linux/ChromeOS Flex.
- Causa probabile: token di bootstrap non rilasciati correttamente quando il primo login avviene da user‑agent Linux.
- Soluzione più efficace: primo accesso da Windows/macOS ➜ pulizia cache/cookie su Linux ➜ uso PWA.
- Buone prassi: consentire cookie di terze parti per domini Microsoft ed evitare estensioni invasive.