Nuovo Outlook e Outlook sul Web: disattivare corsivo/grassetto automatico da underscore e asterischi (Markdown)

Il nuovo Outlook applica corsivo e grassetto quando incontra underscore o asterischi, spezzando nomi tecnici (es. mytablename). Qui trovi una soluzione stabile via Word che disattiva l’effetto “Markdown” ovunque, più workaround rapidi e consigli per utenti e amministratori.

Indice

Panoramica del problema

Negli ultimi aggiornamenti, il nuovo Outlook per Windows e Outlook sul web interpretano i delimitatori tipici del Markdown durante la digitazione:

  • testo viene trasformato in corsivo (gli underscore scompaiono e le lettere si inclinano).
  • testo viene trasformato in grassetto (anche qui, gli asterischi scompaiono).

Per chi invia contenuti tecnici — nomi di tabelle, variabili, percorsi, alias SQL, esempi di codice — questo causa:

  • stringhe spezzate o “mangiate” (es. mytablenamemytablename),
  • ambiguità di lettura,
  • necessità di continui annulla/riapplica stile per ripristinare il testo.

Il punto critico è che questa “enfatizzazione automatica” non ha (ancora) un interruttore dedicato dentro il nuovo Outlook o nell’interfaccia web. Tuttavia, esiste una soluzione di livello Office che la blocca una volta per tutte.

Soluzioni e workaround (a colpo d’occhio)

#MetodoCome si faPro / Contro
1Modificare l’AutoFormat di Office (la correzione definitiva più citata)In Word (o Outlook desktop classico) vai a:
File → Opzioni → Strumenti di correzione → Opzioni Correzione automatica → Formattazione automatica durante la digitazione
Spunta “grassetto e corsivo con formattazione reale” → OK → (se vuoi) riapri e deseleziona.
Il semplice “toggle” aggiorna l’impostazione condivisa da tutte le app Office e ferma l’auto‑format in Outlook nuovo/web.
✅ Mantieni HTML completo
✅ S’intende come soluzione stabile
❕ Richiede Word (o Outlook desktop) installato
2Backspace / Ctrl + Z immediatoDopo che Outlook converte testo in corsivo, premi Backspace o Ctrl + Z: la formattazione viene annullata e puoi continuare a digitare quella “parola lunga” senza altri interventi.✅ Nessuna impostazione da cambiare
❌ Manuale, da ripetere spesso
3Passare a Testo normaleIn un nuovo messaggio: Messaggio → Passa a testo normale oppure imposta “Testo normale” predefinito in Impostazioni → Posta → Composizione e risposta.✅ Blocca ogni Markdown
❌ Perdi grassetto, elenchi, hyperlink, ecc.
4Scrivere in editor esterno e incollarePrepari la mail in Notepad/VS Code e poi la incolli.✅ Zero formattazione involontaria
❌ Scomodo; non scalabile

Perché la soluzione “Word → AutoFormat” risolve alla radice

Il flag “grassetto e corsivo con formattazione reale” fa parte delle preferenze Office‑wide (condivise) che vengono sincronizzate con l’account Microsoft 365 e, in molti ambienti, anche nel cloud. Quando si passa al “nuovo Outlook”, lo stato di quel flag può risultare ambiguo: forzare un ciclo ON → OK → OFF riallinea la configurazione e neutralizza la conversione automatica di underscore e asterischi in tutto l’ecosistema Outlook (desktop, nuovo client, web).

Il vantaggio concreto rispetto ai workaround temporanei è che:

  • mantieni il formato HTML completo (grassetto dove vuoi tu, elenchi, link, ecc.),
  • non devi correggere manualmente ogni occorrenza,
  • la stessa preferenza si applica anche ad altre app Office (utile per chi redige documenti che contengono sintassi tecnica).

Guida passo‑passo: disattivare l’enfatizzazione automatica via Word

Segui i passaggi con attenzione. I nomi delle voci possono variare leggermente in base alla versione di Office e alla lingua dell’interfaccia, ma la struttura è la stessa.

Metodo A — Da Microsoft Word (consigliato)

  1. Apri Word.
  2. Vai su File → Opzioni.
  3. Seleziona Strumenti di correzione (o “Controllo ortografia e grammatica”).
  4. Clic su Opzioni Correzione automatica….
  5. Apri la scheda Formattazione automatica durante la digitazione (in inglese “AutoFormat As You Type”).
  6. Individua l’opzione spesso etichettata come “grassetto e corsivo con formattazione reale” (o “Emphasis like this/this with real formatting”).
  7. Spunta la casella → OK per confermare e chiudi tutte le finestre.
  8. Riapri le stesse opzioni e deseleziona la casella → OK.

Perché il “toggle”? In molti casi l’impostazione risulta “a metà” dopo il passaggio al nuovo Outlook: forzando un ON → OFF costringi Office a scrivere la preferenza in modo coerente e a sincronizzarla per l’account, rendendo effettivo il blocco del Markdown automatico.

Metodo B — Da Outlook desktop classico

  1. Apri Outlook (versione classica).
  2. Vai su File → Opzioni → Posta.
  3. Clic su Opzioni editor… (nella sezione “Composizione messaggi”).
  4. Apri Strumenti di correzioneOpzioni Correzione automatica….
  5. Come sopra, apri Formattazione automatica durante la digitazione e fai il toggle dell’opzione “grassetto e corsivo con formattazione reale”.

Se non hai la versione classica installata, il Metodo A con Word è la via più semplice e affidabile.

Verifica immediata (nuovo Outlook e Outlook Web)

  1. Apri un nuovo messaggio nel nuovo Outlook o in Outlook sul web.
  2. Digita una parola con underscore, ad esempio: mytablename.
  3. Controlla che non si trasformi in corsivo e che gli underscore restino visibili.

Se la conversione avviene ancora, chiudi e riapri Outlook. Su ambienti gestiti, può essere necessario attendere la sincronizzazione delle preferenze Office (o ripetere il toggle una seconda volta).

Approfondimento tecnico: cosa succede “sotto il cofano”

La funzione che interpreta testo come corsivo e testo come grassetto fa parte dell’AutoFormat As You Type di Office. È una logica storica, pensata per aiutare chi usa scorciatoie “simil‑Markdown” a ottenere formattazione reale durante la scrittura. Con l’arrivo del nuovo Outlook (e la convergenza con il compositor web), quella logica si applica anche al corpo delle email in HTML, generando gli effetti collaterali che hai visto.

Poiché la preferenza è condivisa, modificarla in Word impatta anche Outlook: è questo l’elemento chiave che consente una correzione unica e “roaming” nell’account Microsoft 365. In organizzazioni con profili vincolati o criteri di sincronizzazione particolari, la propagazione può seguire i cicli di aggiornamento standard del tenant o del dispositivo.

Trucchi rapidi per non interrompere il flusso

Se non puoi impostare subito la soluzione definitiva, ecco qualche trucco pratico per evitare la formattazione indesiderata mentre scrivi.

  • Undo istantaneo: appena vedi la conversione, premi Ctrl+Z (Windows) o Cmd+Z (macOS). Nella maggior parte dei casi Outlook ripristina i delimitatori _ o * e puoi continuare a scrivere senza ulteriori sorprese.
  • Backspace dopo l’autoconversione: a volte è sufficiente un Backspace per annullare l’enfatizzazione.
  • Testo normale (plain text): se stai redigendo comunicazioni che non richiedono HTML, passa a “Testo normale” per bloccare qualsiasi autoformattazione.
  • Inserire uno “spazio invisibile”: in casi estremi, inserire un carattere di larghezza zero (ad es. U+200B) tra lettere (my​tablename) può impedire la rilevazione “Markdown” pur risultando invisibile a video. Usalo con parsimonia: può interferire con ricerche e copia/incolla.
  • Stile monospazio / codice: se nella tua cassetta di formattazione è disponibile lo stile “Codice” o “Monospazio”, applicarlo a nomi tecnici (mytablename) evita l’enfatizzazione. Non tutte le build del composer lo espongono.
  • Scrittura esterna e incolla: prepara il testo in Notepad, VS Code o un editor senza formattazione, poi incolla in Outlook. È un metodo “a prova di autoformat”, ma meno comodo in lavori lunghi.

Dettagli operativi e buone pratiche

Formattare consapevolmente i contenuti tecnici

  • Per nomi di oggetti (tabelle, viste, variabili) usa sempre il monospazio o il codice inline se disponibile.
  • Evita di affidarti a * o _ per creare effetti tipografici: se li usi come parte del nome, rendili “neutri” con le impostazioni suggerite sopra.
  • Quando devi comunicare sequenze sensibili (ID, percorsi, pattern), preferisci blocchi <pre> o paragrafi senza autoformattazione.

Impatto su altre piattaforme e versioni

  • Outlook per Windows (nuovo client): eredita le preferenze Office dopo qualche minuto o al riavvio.
  • Outlook sul web (OWA): riceve la preferenza dell’account; il comportamento può dipendere anche da cache del browser. Se non vedi l’effetto, riprova dopo aver riaperto la sessione.
  • Outlook per macOS: anche qui vale la logica “Office‑wide”, con denominate leggermente diverse nei menu.
  • Mobile (iOS/Android): il composer mobile è più essenziale; in molti casi non applica l’enfatizzazione “Markdown” come il desktop/web, ma non farci affidamento per flussi critici.

Diagnosi: cosa fare se non funziona al primo colpo

  1. Chiudi e riapri Outlook (o fai un sign‑out/sign‑in dell’account Microsoft 365) per forzare la lettura delle preferenze aggiornate.
  2. Ripeti il toggle in Word: ON → OK → OFF → OK. La seconda scrittura spesso allinea la configurazione.
  3. Controlla l’account attivo: se usi più profili, verifica di avere eseguito il toggle sull’account con cui scrivi in Outlook.
  4. Prova su un nuovo messaggio (non rispondi a thread con formattazione preesistente che potrebbe influenzare lo stile).
  5. Svuota la cache del browser o usa una finestra in incognito per testare OWA, così da escludere effetti di caching.
  6. Ambiente gestito: se l’organizzazione impone criteri (GPO/Policy), la preferenza utente potrebbe essere sovrascritta a intervalli. Coinvolgi l’IT per un’impostazione coerente lato tenant.

Cosa non esiste (ancora)

  • Nessun interruttore “Disattiva Markdown” esclusivo di Outlook HTML.
  • Nessuna policy Outlook‑specifica documentata per disattivare solo quella parte di AutoFormat.

Azioni consigliate

  1. Inviare feedback: da Outlook, Help → Feedback, oppure attraverso il Feedback Portal per chiedere un toggle ufficiale mirato.
  2. Per amministratori Microsoft 365: valutare la distribuzione della stessa impostazione di AutoFormat a tutti gli utenti tramite modelli di gruppo (GPO) o Office Cloud Policy Service, così da uniformare il comportamento su tutte le postazioni.
  3. Mantenere Word installato anche negli ambienti “Outlook‑only” fino a quando non verrà introdotto un comando dedicato nel nuovo Outlook/OWA.

Domande frequenti (FAQ)

Questa impostazione influisce su tutta la formattazione automatica di Outlook?

No: l’intervento di cui parliamo si concentra sull’enfatizzazione “tipo Markdown”. Altre funzioni di AutoFormat/Correzione automatica (elenchi, virgolette tipografiche, sostituzioni) restano distinte e configurabili singolarmente.

Se spengo l’opzione, non potrò più usare testo per creare grassetto al volo?

Esatto: la scorciatoia “simil‑Markdown” smette di funzionare. Ma puoi sempre applicare grassetto e corsivo con i pulsanti della barra o con le scorciatoie da tastiera standard (Ctrl+B/I su Windows, Cmd+B/I su macOS), che sono più prevedibili.

Gli indirizzi email con underscore (es. nome_cognome@dominio) sono a rischio?

No, in genere gli indirizzi email non subiscono l’enfatizzazione automatica; il problema riguarda il corpo del messaggio mentre digiti testo libero.

La soluzione via Word funziona anche se scrivo da Outlook Web?

Sì. La preferenza è associata al tuo profilo Office/Microsoft 365 e viene letta anche quando componi da browser, a patto che le impostazioni si siano sincronizzate correttamente.

E se non ho Word installato sulla macchina?

Se non puoi accedere a Word né a Outlook classico, puoi ricorrere ai workaround (Undo, Testo normale, editor esterno). In ambienti aziendali, chiedi all’IT di applicare la preferenza a livello di tenant o di fornire temporaneamente un dispositivo con Word per effettuare il toggle una tantum.

Posso “sfuggire” asterischi e underscore con un carattere di escape tipo \?

Non in modo affidabile nel composer di Outlook: il backslash non è interpretato come escape come in Markdown puro. Meglio agire sull’impostazione di AutoFormat o usare i trucchi suggeriti (Undo, monospazio, spazio invisibile).

Esempi pratici: prima e dopo

Scenario tecnico: comunichi una query SQL con nomi a underscore.

SELECT * 
FROM salesorderheader AS soh
JOIN salesorderline AS sol
ON sol.orderid = soh.orderid
WHERE soh.orderstatus = 'INPROGRESS';

Con l’enfatizzazione attiva, salesorderheader o IN_PROGRESS possono risultare alterati. Dopo il toggle in Word, restano intatti. Se vuoi enfatizzare qualcosa, fallo in modo esplicito (pulsanti B/I o stile monospazio per i nomi).

Procedura consigliata in team

  1. Standardizza: definisci una mini‑guida interna “Come scriviamo nomi tecnici nelle email” (monospazio per identificatori, niente Markdown implicito).
  2. Allinea le impostazioni: chiedi a tutti di applicare il toggle in Word o fai distribuire la preferenza dall’IT.
  3. Verifica: invia un messaggio di prova con esempi (mytablename, asterischi, underscore) e verifica che nulla si trasformi.

Checklist rapida

  • Hai fatto il toggle in Word (ON → OK → OFF → OK) su “grassetto e corsivo con formattazione reale”?
  • Hai riavviato Outlook o rifatto accesso all’account?
  • Su OWA, hai provato in una finestra privata per escludere la cache?
  • Se sei in azienda, l’IT ha confermato che nessuna policy rimette l’opzione com’era?

Riepilogo finale

  • Il comportamento di corsivo/grassetto automatico su _ e * discende dal flag Office “Bold and Italic with real formatting” condiviso da Word e Outlook.
  • Effettuare il toggle dell’opzione in Word allinea la preferenza a livello di suite e neutralizza la formattazione‑tipo Markdown nel nuovo Outlook e in Outlook sul web, preservando l’HTML.
  • Esistono workaround rapidi (Undo, testo normale, editor esterno), ma l’unica soluzione che scala e non sacrifica la formattazione è intervenire sull’AutoFormat.
  • Manca un controllo nativo in Outlook: invia feedback e, se gestisci un tenant, distribuisci la preferenza via policy per evitare regressioni.

Appendice: guida sintetica per amministratori

Se devi proteggere team tecnici che scambiano spesso nomi con underscore/asterischi:

  1. Definisci lo standard redazionale (monospazio per identificatori; niente Markdown implicito).
  2. Distribuisci la preferenza di AutoFormat tramite gli strumenti di governance (GPO, Office Cloud Policy Service) in modo coerente su Windows e macOS.
  3. Forma gli utenti su Undo, “Testo normale” e stile “Codice”, così da ridurre l’attrito in caso di postazioni non ancora allineate.
  4. Monitora eventuali regressioni dopo aggiornamenti di Outlook/Office: se ricompare la conversione, riesegui il toggle e forza una sincronizzazione delle preferenze.

Appendice: esempi di comunicazioni “sicure”

Per illustrare procedure o code snippet via email senza rischi di autoformattazione indesiderata:

  • Blocchi preformattati per code snippet lunghi.
  • Inline code (così) per identificatori brevi.
  • Elenchi puntati per passi procedurali, evitando di usare asterischi nel testo libero se non necessario.

Sintesi finale

  • Il comportamento è dovuto al flag “Bold and Italic with real formatting” condiviso da Word e Outlook.
  • Il toggle dell’opzione in Word fa sì che Outlook smetta di applicare corsivo/grassetto ai delimitatori _ e *.
  • I workaround rapidi esistono (Backspace, testo normale), ma solo il cambio in AutoFormat preserva l’HTML e automatizza la correzione.
  • Mancando un controllo nativo in Outlook, il feedback utente rimane la via principale per un’opzione ufficiale.

Con questa guida puoi riprendere a scrivere email tecniche in totale controllo, senza che un underscore o un asterisco trasformino il tuo testo.

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