BitLocker schermo nero invece del blu su Windows Server 2019: cause, verifiche e soluzioni supportate

Su Windows Server 2019 può capitare che la schermata di autenticazione pre‑avvio di BitLocker compaia con sfondo nero anziché blu. In questa guida spieghiamo perché succede, cosa si può e non si può fare, e come gestire il requisito di un tema aziendale senza ridurre la sicurezza.

Indice

Scenario e contesto

Dopo l’attivazione di BitLocker su un server Windows Server 2019, alcuni amministratori notano che il pre‑boot authentication screen non adotta il classico blu di Windows, ma un fondo completamente nero con testi chiari. La domanda che sorge spontanea è duplice: cosa ha determinato il cambio di colore e, soprattutto, è possibile ripristinare lo sfondo blu predefinito?

La risposta breve è che il colore non dipende da un’impostazione di BitLocker o da un semplice “tema” di Windows: la resa grafica in quella fase è governata dal firmware UEFI in combinazione con il Windows Boot Manager. In molte piattaforme server, gli OEM impostano deliberatamente un look essenziale (nero) per uniformità, compatibilità con console out‑of‑band e per una resa più leggibile su monitor KVM o sessioni remote della iDRAC/ILO/console IPMI.

Come funziona la grafica del pre‑avvio

Prima che il sistema operativo venga caricato, Windows non ha ancora a disposizione driver video completi, font di sistema o il motore grafico. In quella finestra temporale agiscono principalmente:

  • UEFI e GOP (Graphics Output Protocol), che inizializzano il frame buffer e ne definiscono risoluzione, palette e comportamento di base.
  • Windows Boot Manager (\EFI\Microsoft\Boot\bootmgfw.efi), che presenta le schermate di sblocco BitLocker e altre UI di boot; la sua UI è minimale e si adatta a ciò che l’UEFI espone.

Di conseguenza, non esiste un’impostazione supportata in BitLocker o nei criteri di gruppo che consenta di cambiare colori, loghi o sfondi della schermata di pre‑avvio. La UI può apparire blu su alcune macchine e nera su altre in base a driver e scelte dell’OEM. Su hardware server è normale incontrare lo sfondo nero.

Verifiche rapide consigliate

Prima di avviare analisi più complesse, esegui queste verifiche pratiche e a basso impatto.

  1. Controllo del firmware: entra nel setup UEFI/BIOS e cerca voci come Pre‑boot UI, Boot Logo, Quiet Boot o simili. Alcuni OEM consentono un minimo di personalizzazione; altri no.
  2. Aggiornamento del firmware: verifica di eseguire l’ultima versione stabile della BIOS/UEFI. In certi casi, aggiornamenti del firmware ripristinano il tema predefinito della UI di avvio.
  3. Secure Boot: prendi nota dello stato. Se è attivo, impedisce l’uso di bootloader non firmati o modded (comportamento desiderabile); se è disattivato, ogni personalizzazione va valutata con attenzione per i rischi connessi.
  4. Console di accesso: se stai guardando il server via KVM/IPMI/ILO/iDRAC o una VM via console virtuale, verifica che la pipeline di visualizzazione non applichi conversioni o palette differenti. Talvolta la console remota forza uno sfondo nero.

Tabella operativa riassuntiva

Punto chiaveDettagli operativi
Origine dello sfondo neroIl colore è deciso da firmware UEFI e Windows Boot Manager. BitLocker e le normali impostazioni di Windows non espongono un’opzione per modificarlo.
Verifiche rapideControllare nel setup UEFI/BIOS voci su pre‑boot UI o Boot logo. Aggiornare il firmware: in alcuni casi ripristina il tema di avvio ERP/OEM.
Strumenti di terze partiEsistono modding del firmware o bootloader personalizzati, ma sono sconsigliati: richiedono competenze elevate, possono invalidare la garanzia e compromettere Secure Boot.
Quando serve il blu “corporate”Se il blu è un requisito di brand o compliance, l’unica via supportata è coinvolgere l’OEM per una personalizzazione approvata e firmata, compatibile con Secure Boot.

Approfondimento tecnico

La UI di pre‑avvio nasce per essere estremamente affidabile e leggibile in qualsiasi condizione. Per farlo si limita a pochissimi elementi grafici e font rasterizzati, spesso senza antialiasing. Il background nero su piattaforme server è una scelta frequente per:

  • Compatibilità con console remote e frame buffer limitati.
  • Riduzione del rumore visivo in data center dove l’importante è l’operatività, non la coerenza estetica con Windows desktop.
  • Uniformità tra modelli e generazioni di firmware diversi.

Le differenze tra ambienti UEFI e BIOS legacy si riflettono anche nel look: dove possibile, UEFI preferisce il percorso grafico nativo, mentre in alcune condizioni la UI passa a modalità testuale semplificata, con resa sostanzialmente “nera su bianco” o “bianco su nero”.

Limiti supportati e cosa si può personalizzare

Microsoft consente alcune personalizzazioni supportate della fase di pre‑avvio, ma non la palette di colori. Per esempio:

  • Localizzazione e testi d’aiuto: è possibile modificare lingua e alcuni messaggi con pacchetti lingua e criteri.
  • Policy di sblocco: PIN pre‑avvio, TPM+PIN, chiavi su USB, timeout, retry.

Non è invece supportato cambiare colore, loghi o immagini nello schermo di autenticazione BitLocker, né sostituire componenti del boot firmati da Microsoft con equivalenti personalizzati. Tentativi in tal senso portano spesso a conflitti con Secure Boot o a configurazioni non supportate.

Quando coinvolgere l’OEM

Se lo sfondo blu è un requisito aziendale inderogabile (per esempio per linee guida di brand negli ambienti demo o customer‑facing), la via percorribile è aprire un ticket con il produttore dell’hardware. Solo l’OEM può fornire, approvare o pre‑installare una personalizzazione del pre‑boot con:

  • Firmware aggiornato che implementi un tema approvato.
  • Chiavi e firme necessarie affinché il boot rimanga conforme a Secure Boot.
  • Documentazione di supporto che attesti la compatibilità con Windows Server 2019.

Qualsiasi intervento “fai‑da‑te” su componenti di boot firmati è da evitare: oltre ai rischi di indisponibilità del sistema, ci si colloca fuori supporto.

Server e desktop a confronto

Su PC desktop o notebook consumer è più comune imbattersi nel fondo blu, perché l’ecosistema video è orientato alla resa grafica del brand Windows. In ambito server, l’obiettivo primario è l’affidabilità su out‑of‑band e VNC/KVM, ragion per cui diversi OEM optano per una UI scarna con sfondo nero. Questa differenza è attesa e non è un’anomalia di BitLocker.

Implicazioni di Secure Boot

Secure Boot blocca l’esecuzione di bootloader non firmati o alterati. Se si sostituisse il Boot Manager con varianti modificate per cambiare la UI, l’avvio verrebbe impedito a meno di disattivare Secure Boot. Ma disattivarlo:

  • riduce la postura di sicurezza contro bootkit e rootkit;
  • può violare policy interne o requisiti di compliance;
  • espone a responsabilità in caso di incidente di sicurezza.

In sintesi: se per ottenere il blu occorre disattivare Secure Boot, non è una strada accettabile per un server di produzione.

Diagnostica pratica

Di seguito una lista di controlli utili, non invasivi e veloci, per documentare lo stato della macchina e riferire in modo chiaro a sicurezza, compliance o al fornitore hardware.

Controllo di BitLocker

manage-bde -status
Get-BitLockerVolume | Format-List *

Conferma che l’unità di sistema sia protetta, il metodo di sblocco configurato e lo stato di protezione attiva.

Verifica del Boot Manager

bcdedit /enum {bootmgr}
bcdedit /enum {default}

Questi comandi elencano le voci legate al Boot Manager e alla voce di avvio predefinita. Non troverai chiavi per il “colore” della UI, confermando che non è un parametro disponibile.

Stato del firmware

wmic bios get smbiosbiosversion, manufacturer, releasedate
systeminfo | findstr /i "BIOS"

Annota versione del BIOS/UEFI, produttore e data di rilascio per eventuali escalation verso l’OEM.

Stato di Secure Boot

powershell -Command "Confirm-SecureBootUEFI"

Restituisce True se Secure Boot è attivo. In alternativa, verifica dal setup UEFI o tramite msinfo32 alla voce Stato avvio protetto.

Cosa non fare

  • Non sostituire file EFI di Microsoft con versioni modificate per cambiare l’estetica: violi Secure Boot e il supporto.
  • Non disattivare Secure Boot solo per ottenere un colore diverso: il trade‑off sicurezza‑beneficio non regge su un server.
  • Non affidarti a tool di terze parti che promettono “temi BitLocker”: in pre‑boot non c’è un theming engine ufficiale.

Quando aprire un ticket

Apri un ticket verso l’OEM quando almeno una delle seguenti condizioni è vera:

  • requisito aziendale di coerenza brand in pre‑boot, con specifica richiesta di sfondo blu;
  • compromesso di leggibilità su alcune console remote/documentazione di compliance che impone un tema definito;
  • necessità di conferma scritta che il comportamento sia “by design” sulla tua piattaforma.

Nella richiesta allega: modello esatto del server, versione BIOS/UEFI, stato di Secure Boot, immagini della schermata di pre‑avvio, versione di Windows Server e stato di BitLocker/TPM.

Domande frequenti

La schermata blu è “migliore” di quella nera?
Dal punto di vista funzionale non cambia nulla. Sono semplici scelte estetiche e di compatibilità.

Posso cambiare il colore con un criterio di gruppo?
No. I criteri BitLocker e le policy di Windows non includono impostazioni per palette o temi del pre‑boot.

Disattivando BitLocker torno al blu?
Non necessariamente. Il colore dipende dalla piattaforma di avvio, non dallo stato di cifratura.

Installando Windows 11 Server cambierà?
Il comportamento è legato a firmware e Boot Manager. Cambiare edizione può non modificare la resa su quell’hardware.

Esistono mod personalizzati sicuri?
No in ambito supportato. Qualsiasi mod non firmata viola Secure Boot o ti porta fuori supporto.

In virtualizzazione vedo sempre il nero, è normale?
Sì, molte console di hypervisor forzano una UI minimale in frame buffer, che può apparire nera con testo bianco.

Un aggiornamento BIOS può riportare il blu?
Può accadere, a seconda di come l’OEM aggiorna il percorso grafico di pre‑avvio, ma non è garantito.

Checklist decisionale

  1. Conferma che il comportamento sia riproducibile su reboot a freddo, non solo una volta.
  2. Raccogli versione BIOS/UEFI, stato di Secure Boot, modello del server, versione di Windows Server.
  3. Verifica se in UEFI esistono impostazioni di logo o Quiet Boot e applica l’ultimo firmware disponibile.
  4. Documenta con screenshot la UI di sblocco BitLocker da console locale e da eventuale console remota.
  5. Se è un requisito di brand, apri ticket OEM e chiedi esplicitamente una personalizzazione firmata.
  6. Evita soluzioni non supportate e mantieni Secure Boot attivo.

Esempi pratici

  • Server con sfondo blu prima, nero dopo aggiornamento firmware: l’OEM ha cambiato la modalità di inizializzazione grafica in UEFI. Il ritorno al blu non è garantito; verifica note di rilascio del firmware e valuta con l’OEM opzioni di personalizzazione supportate.
  • Cluster con nodi misti, alcuni blu e altri neri: differenze di generazione hardware o di firmware. Standardizza su una versione UEFI coerente; se il blu è un requisito, lavora con l’OEM per un tema uniforme.
  • VM su hypervisor con console web: la console può mostrare un frame buffer ridotto e palette semplificata. Testa con accesso diretto o con una risoluzione differente per confermare che si tratta di una resa della console.

Linee guida per la comunicazione interna

Quando l’utenza o il management chiedono perché “il blu è sparito”, usa una narrativa chiara:

  • Non è un errore di BitLocker, ma una scelta del percorso di avvio governata da firmware e Boot Manager.
  • Il livello di sicurezza non cambia; la schermata nera è comune sui server.
  • Se il blu è richiesto, la strada corretta è coinvolgere l’OEM per una personalizzazione firmata e supportata.

Conclusioni operative

In Windows Server 2019 lo sfondo nero della schermata di autenticazione BitLocker è un comportamento legato a firmware UEFI e Windows Boot Manager, non a BitLocker né a impostazioni di Windows. Non esiste un pulsante o un criterio per ripristinare il blu. Le azioni utili sono: verificare e aggiornare il firmware, controllare le poche opzioni di pre‑boot UI eventualmente esposte dall’OEM e, se il blu è un requisito formale, aprire un canale con il produttore per una personalizzazione firmata e compatibile con Secure Boot. Qualunque strada alternativa che implichi modding o disattivazione di Secure Boot va esclusa in ambienti di produzione.


Appendice con comandi e promemoria

Comandi utili

:: Stato di BitLocker
manage-bde -status

:: Enumerare voci di boot
bcdedit /enum {bootmgr}
bcdedit /enum {default}

:: Informazioni BIOS/UEFI
wmic bios get smbiosbiosversion, manufacturer, releasedate
systeminfo | findstr /i "BIOS"

:: Stato Secure Boot
powershell -Command "Confirm-SecureBootUEFI" 

Promemoria di sicurezza

  • Mantenere Secure Boot attivo in produzione.
  • Non alterare componenti EFI firmati da Microsoft.
  • Documentare le variazioni visive del pre‑boot nei runbook per evitare falsi allarmi durante le finestre di manutenzione.

Sintesi finale

Non esiste oggi un metodo supportato e “point‑and‑click” per forzare lo sfondo blu del pre‑boot BitLocker su Windows Server 2019. La variazione al nero deriva dalla combinazione firmware UEFI + Boot Manager e spesso è intenzionale negli ambienti server. Esegui le verifiche rapide, valuta un aggiornamento del firmware e, se il blu è un requisito aziendale, coinvolgi formalmente l’OEM. Tutto il resto — modding, bootloader personalizzati, disattivazione di Secure Boot — non è compatibile con i principi di sicurezza e supportabilità richiesti in data center.

In breve: accetta lo sfondo nero come comportamento by design salvo diversa indicazione dell’OEM, e concentra gli sforzi sull’aderenza alle policy di sicurezza e sulla standardizzazione della piattaforma.

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