Hai bisogno di un installer offline di Microsoft Teams Classic (desktop Windows x64) o vuoi capire come mantenerlo in azienda? Spoiler: a settembre 2025 il client classico non è più utilizzabile in produzione. In questa guida trovi cosa è cambiato, cosa puoi ancora recuperare (solo a scopo archivio) e come garantire continuità operativa passando al nuovo Teams.
Panoramica del problema
Per oltre un anno numerosi amministratori hanno cercato un pacchetto MSI stabile di Teams Classic a 64 bit perché:
- il nuovo Teams non era ancora approvato dai processi interni di change management;
- il toggle “Usa il nuovo Teams” non compariva oppure si chiudeva senza ripristinare la versione classica;
- i link pubblici di download, un tempo affidabili, hanno iniziato a puntare solo al nuovo client, rendendo difficile un rollback locale o un test controllato.
Di seguito riassumiamo le opzioni che gli amministratori hanno riportato nel tempo, chiarendo però cosa oggi funziona davvero e cosa no.
Cosa è successo a Teams Classic
Il client “classico” (Electron) è entrato in end of support nel 2024 ed è andato in end of availability nel 2025. La transizione ha incluso:
- fine del supporto mainstream con la cessazione di bug‑fix e aggiornamenti di sicurezza;
- rollout forzato del nuovo Teams con disinstallazione automatica di Classic per gli utenti ancora in transizione (con un periodo di grazia limitato);
- blocco di autenticazione del client Classic lato servizio: anche reinstallando, il sign‑in non va a buon fine.
Timeline di riferimento (stato: settembre 2025)
Data | Stato di Teams Classic | Implicazioni |
---|---|---|
1 luglio 2024 | Fine del supporto mainstream | Nessun bug‑fix o aggiornamento di sicurezza; uso sconsigliato in produzione. |
31 marzo 2024 – estate 2024 | Distribuzione forzata del nuovo Teams e disinstallazione automatica di Classic (≈14 giorni di grazia) | Non è possibile impedire stabilmente l’upgrade se il tenant rientra nel rollout. |
1 luglio 2025 | Fine della disponibilità | Classic non funziona più: l’autenticazione viene rifiutata e il client non può connettersi. |
Dove reperire l’installer (solo a scopo archivio)
Questi riferimenti storici sono utili per la documentazione interna, per analisi forensi o per riprodurre ambienti di laboratorio isolati. Non consentono l’uso operativo in tenant Microsoft 365 nel 2025.
Tipo di soluzione | Dettagli (de‑linkati per evitare hyperlink automatici) |
---|---|
Link diretto MSI (Windows x64) | https://statics.teams.cdn.office.net/production-windows-x64/1.7.00.15956/Teamswindowsx64.msi Rilascio: 14 giu 2024 Considerato l’ultimo pacchetto ufficiale di Teams Classic; oggi utile solo come archivio. |
Redirect “go.microsoft.com” | https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=2187327 In passato puntava a Classic; ora reindirizza al nuovo Teams (comportamento variabile). |
URL parametrizzati per architettura | https://teams.microsoft.com/downloads/desktopurl?env=production&plat=windows&arch=x64&managedInstaller=true&download=true Varianti per x86/ARM64 o macOS; attualmente risolvono verso il nuovo client. |
macOS | Nessun link stabile emerso; pacchetto DMG di Classic sospeso. I riferimenti terzi sono solo storici. |
Nota importante (oggi): anche se disponi dell’MSI storico, l’app Classic non è più in grado di autenticarsi su Microsoft 365. Qualsiasi reinstallazione va considerata esclusivamente a fini di archivio o laboratorio isolato senza connettività ai servizi Microsoft.
“Voglio restare su Classic”: perché non è più praticabile
Molti hanno tentato questi approcci, con risultati solo temporanei o nulli:
- Disattivare il toggle “Usa il nuovo Teams”. Funziona solo se l’eseguibile Classic è ancora presente localmente. In ogni caso, il server‑side blocca l’uso del client.
- Bloccare il nuovo client via policy (Teams Admin Center → Teams → Teams update policies, Use new Teams client → Not enabled). Ha ridotto gli inviti all’upgrade durante la transizione, ma non evita l’end of availability di Classic.
- Roll‑back e “pinning” di versione. Dopo la reinstallazione, Classic tende a auto‑disinstallarsi o a forzare l’upgrade. Oggi, anche ignorando ciò, l’autenticazione viene respinta.
Cosa fare davvero: strategia di migrazione e continuità
Nel 2025 l’unica strada supportata è la distribuzione del nuovo Teams. Ecco una runbook pratica per passare senza interruzioni:
1) Allineare governance e comunicazione
- Definisci la finestra di migrazione per gruppi/regioni e notifica con anticipo (≥2 settimane) i cambiamenti principali: interfaccia, impostazioni, componenti deprecati.
- Attiva canali pilota (ring controllati) con utenti power user e IT. Cattura feedback su performance, add‑in e VDI.
- Prepara micro‑formazione: 10–15 slide o 2–3 brevi video (snackable) su novità e differenze operative.
2) Verificare le dipendenze applicative
- Add‑in Outlook / VSTO: verifica pianificazione riunioni e presence. Gli add‑in storici spesso si aggiornano automaticamente, ma controlla i canali di rilascio.
- Bot, connector, app custom: testa permessi (Graph), SSO, deep link, schede e webview.
- VDI: accertati che l’immagine disponga di media optimizations per il nuovo Teams (driver, WebRTC, audio/video). Pianifica l’aggiornamento del gold image e definisci la coerenza di versione fra host e guest.
3) Distribuzione del nuovo Teams
In base allo strumento di gestione in uso:
- Intune (Microsoft Endpoint Manager): pacchettizza l’installer supportato del nuovo client; imposta install behavior “System” ove possibile per evitare per‑user sprawl. Definisci regole di detection basate sul percorso e sulla versione dell’eseguibile.
- ConfigMgr (SCCM): crea una Application con detection method su file/versione. Supervisiona i reboot richiesti dai client con WebView2.
- Altri RMM/MDM: valida prerequisiti (Edge WebView2 aggiornato), self‑update del client, permessi in ambienti locked‑down.
Tip: in scenari sensibili applica filtri di assegnazione (gruppi Azure AD, query di dispositivo) e rilascia per ondate (rings) di dimensione crescente con health check tra un’ondata e l’altra.
4) Pulizia di Classic e coesistenza controllata
- Rimuovi “Teams Machine‑Wide Installer” dai device ereditati. Storicamente collocato in
%ProgramFiles(x86)%\Teams Installer
, favoriva installazioni per‑utente. Verifica che non reinstalli componenti legacy al logon. - Elimina cache e residui delle vecchie installazioni utente in
%LocalAppData%\Microsoft\Teams
e%AppData%\Microsoft\Teams
dove opportuno (valuta impatto su profili roaming e VDI non‑persistenti). - Evita la doppia presenza (Classic + nuovo) nella stessa immagine: oltre a essere inutile oggi, complica il supporto e la telemetria.
5) Politiche di aggiornamento e controllo
- Teams update policies: imposta l’opzione “Use new Teams client” coerentemente (oggi deve risultare abilitata a regime). Per pilot e test, valuta canali di anteprima per un sottoinsieme di utenti.
- Conditional Access: verifica che le policy non blocchino imprevistamente l’app aggiornata (es. Named locations, device compliance, strong auth).
- Health & monitoring: usa dashboard M365 per rilevare degradi o deroghe temporanee (in passato concesse solo per GCC/GCCH/DoD e alcune VDI).
Procedure operative e script utili
Verifica rapida in endpoint
- Presenza di Classic: controlla le cartelle utente
%LocalAppData%\Microsoft\Teams
e la chiave di disinstallazione utente. Se la cartella è l’unico residuo, pianifica una pulizia. - Presenza del nuovo Teams: verifica eseguibile e versione. Assicurati che WebView2 sia aggiornato per evitare crash o blank window.
- Log: in caso di problemi di avvio, ispeziona i log dell’app e gli eventi di sistema relativi a WebView2 e rete.
Raccomandazioni per VDI
- Non‑persistenti: includi il nuovo Teams nell’immagine di base, prepara profile container (FSLogix/UA) e riduci la dimensione della cache.
- Persistenti: applica il modello a rings con test di audio/video e monitoraggio CPU/GPU, aggiornando driver e ottimizzazioni.
- Media Offloading: conferma che l’ottimizzazione per chiamate/riunioni sia effettivamente attiva (indicatori in chiamata, telemetria).
Domande frequenti (FAQ)
Posso ancora installare Teams Classic e farlo funzionare?
No. A partire da luglio 2025 il client non è più in grado di autenticarsi: anche con un MSI storico, il sign‑in viene rifiutato. L’installer serve solo come archivio.
Esistono eccezioni per settori regolamentati o VDI?
Nel corso della transizione sono esistite deroghe temporanee per alcuni ambienti (GCC/GCCH/DoD e alcune VDI). A settembre 2025, l’indicazione generale è migrare al nuovo client; eventuali deroghe residuali sono straordinarie e non una strategia sostenibile.
Il toggle “Usa il nuovo Teams” può riportarmi alla versione classica?
Oggi no. Quel meccanismo aveva senso durante la fase di transizione; adesso il client Classic è indisponibile e non autenticabile.
Ho trovato su Internet un “download Classic” ospitato da terzi: lo posso usare?
Sconsigliato. Anche ammesso sia integro, il client non si collega più ai servizi Microsoft 365. Usalo solo per scopi storici e in ambienti isolati.
Come gestisco gli utenti che non vogliono cambiare?
Pianifica formazione mirata, fornisci brevi guide alle differenze e crea un canale di supporto di prossimità per la prima settimana. Nominare “champion” interni riduce il carico sull’help desk.
Checklist di migrazione rapida
- Allinea policy in Teams Admin Center e revoca residui blocker sul nuovo client.
- Distribuisci il nuovo Teams in pilot ring (5–10% degli utenti), poi amplia a ondate.
- Valida add‑in e bot business‑critical in ambiente di test.
- Aggiorna immagini VDI e abilita media optimizations.
- Rimuovi componenti Machine‑Wide Installer e pulisci residui di Classic.
- Comunica la data di cut‑over, fornisci materiale di micro‑training e un canale di supporto dedicato.
- Monitora la telemetria (crash, call quality) e applica correzioni mirate.
Tabella decisionale: che cosa puoi fare oggi
Esigenza | Azione consigliata | Perché |
---|---|---|
Continuare a usare Classic in produzione | Non fattibile | Fine disponibilità: il client non si autentica più. |
Tenere un installer Classic per audit | Archiviare l’MSI storico (offline) | Utile per ricostruzioni o laboratorio, senza accesso ai servizi M365. |
Garantire continuità operativa | Migrare al nuovo Teams con rollout a ondate e training | È l’unico percorso supportato con aggiornamenti e sicurezza. |
Ambienti regolamentati o VDI | Valutare ottimizzazioni VDI e, se presenti, deroghe time‑boxed | Le deroghe non sono strategia a lungo termine; pianifica la migrazione. |
Consigli operativi per ridurre l’impatto sugli utenti
- Micro‑formazione: guida rapida “Differenze tra Classic e nuovo Teams” (7–10 pagine) con scorciatoie, nuova barra laterale, gestione notifiche e riunioni.
- Assistenza di prossimità: nelle prime 48 ore post‑cutover, presidia con un canale di supporto e agenti “itineranti”.
- Template di comunicazione: invia una mail il giorno prima del passaggio con FAQ e link a guide interne.
- Monitoraggio qualità chiamate: tieni d’occhio indicatori di rete (latenza, jitter, perdita) e imposta soglie di alert.
Appendice: lettura delle versioni e percorsi
- Versioni Classic: stringhe del tipo
1.7.00.15956
indicano ramo e build. Le ultime build 2024 sono quelle comunemente reperibili come “finali”. - Percorsi storici:
- Installazione per‑utente:
%LocalAppData%\Microsoft\Teams
- Installer “Machine‑Wide”:
%ProgramFiles(x86)%\Teams Installer
- Cache/log utente:
%AppData%\Microsoft\Teams
- Installazione per‑utente:
Conclusioni pratiche
- L’MSI di Teams Classic (es. build 14 giugno 2024) può essere archiviato ma non consente più l’uso operativo: i servizi rifiutano l’autenticazione.
- L’unica strada supportata è distribuire e governare il nuovo Teams con policy adeguate, canali pilota e formazione mirata.
- I presunti “download Classic” ospitati da terzi hanno solo valore storico.
Riferimenti per approfondire (da consultare nel portale Microsoft)
- Documentazione ufficiale su end of availability del client Classic.
- Linee guida su Teams update policies e governance del nuovo client.
- Dashboard di stato e health di Microsoft 365 per eventuali comunicazioni o deroghe temporanee.
Allegati utili per l’IT (facoltativi)
Di seguito alcuni contenuti che puoi replicare nella tua intranet per velocizzare l’adozione del nuovo Teams.
Mini‑guida per utenti: “Passare a Nuovo Teams in 10 minuti”
- Accedi al nuovo Teams con le tue credenziali aziendali.
- Personalizza notifiche e suoni: Menu → Impostazioni → Notifiche.
- Fissa i canali e i team più usati con “Aggiungi ai preferiti”.
- Prova una chiamata di test: Menu → Impostazioni → Dispositivi → Effettua chiamata test.
- Scopri le novità principali: multitasking durante le riunioni, ricerca più veloce, uso ridotto di memoria.
Template di comunicazione (e‑mail pre‑cutover)
Oggetto: Passaggio al nuovo Microsoft Teams – Data: <inserire>
Ciao a tutti,
a partire da \ passeremo al nuovo Microsoft Teams. Non dovrai fare nulla: l’aggiornamento sarà gestito dall’IT.
Cosa cambia:
* Interfaccia più veloce e leggera
* Migliore qualità audio/video
* Ricerca e multitasking migliorati
Se hai componenti particolari (bot, add-in), contatta il Service Desk.
Grazie, IT
Playbook di troubleshooting iniziale
- L’app non si avvia: aggiorna Edge WebView2; svuota la cache dell’app; ripara l’installazione.
- Audio/Video scadenti: verifica driver, banda minima, QoS e ottimizzazioni VDI; riduci background effects.
- Calendario/Presence: controlla sincronizzazione con Outlook e stato dei servizi M365.
In sintesi: se stavi cercando l’MSI di Teams Classic a 64 bit, oggi ha valore documentale ma non operativo. Investi tempo in una migrazione ben governata al nuovo Teams: è l’unico percorso sicuro e supportato.