Ecco come ripristinare in Windows 11 l’azione “Condividi → Copia collegamento” e il comando “Apri online” per i file SharePoint sincronizzati con OneDrive. Guida pratica per ambienti aziendali con permessi limitati: cause tecniche, passaggi dettagliati e alternative sicure.
Panoramica del problema
Dopo il passaggio a Windows 11 molti utenti che sincronizzano raccolte SharePoint con OneDrive non vedono più nel menu contestuale di Esplora File le voci Copia collegamento e Apri online. Al loro posto compare il nuovo “Share Wizard”, che obbliga a scegliere persone o app con cui condividere prima di ottenere un URL. Per chi deve semplicemente incollare un link (ad esempio in un ticket, in Teams o in un’email) questo passaggio in più è frustrante e rallenta il lavoro.
La situazione è particolarmente delicata nei PC aziendali con diritti limitati: non sempre è possibile reinstallare liberamente OneDrive o fare un rollback del sistema operativo.
Perché succede: spiegazione tecnica
- Componente interessato: la finestra e le integrazioni di condivisione di OneDrive con Esplora File.
- Che cosa cambia: una recente build del client OneDrive per Windows 11 ha sostituito la finestra classica (che esponeva “Copia collegamento” e “Apri online”) con un nuovo flusso di condivisione (“Share Wizard”).
- Effetto collaterale: in alcuni tenant e scenari la UI aggiornata non mostra più i pulsanti rapidi; l’utente deve selezionare un destinatario o aprire il browser per completare la condivisione, perdendo la possibilità di copiare immediatamente l’URL del file.
- Ambito: la problematica riguarda OneDrive for Business e le raccolte SharePoint Online sincronizzate in locale (icone nuvola/edificio). Non è legata alla versione di Windows in sé: è il client OneDrive a governare la UI.
In base ai riscontri raccolti su più ambienti organizzativi, il comportamento è riconducibile a una regressione del client OneDrive. Il rollback solo del client, senza toccare Windows, è sufficiente a riportare la finestra di condivisione precedente con “Copia collegamento” e il comando “Apri online”.
Soluzione rapida e verificata: ripristinare la finestra classica
La procedura seguente riporta il flusso “tasto destro → Condividi → Copia collegamento” identico a quello di Windows 10, senza dover aprire il browser per ogni file.
| Passaggio | Dettaglio operativo | Scopo |
|---|---|---|
| 1. Eseguire il rollback di OneDrive | Scaricare e installare manualmente una versione precedente del client (fornita dal supporto Microsoft o dal reparto IT). | Ripristinare la vecchia finestra di condivisione. |
| 2. Scollegare l’account OneDrive | OneDrive → Impostazioni → Account → Scollega questo PC. | Forzare il riavvio pulito del client. |
| 3. Riavviare il computer | Operazione standard dopo lo scollegamento. | Applicare la modifica e liberare i file in uso. |
| 4. Accedere di nuovo a OneDrive | Reinserire le credenziali aziendali. | Riconfigurare la sincronizzazione. |
| 5. Risincronizzare le cartelle SharePoint | Selezionare le raccolte da sincronizzare. | Ricostruire i collegamenti locali. |
Esito atteso: nel menu contestuale di Esplora File riappaiono Copia collegamento e Apri online sui file e cartelle delle raccolte SharePoint sincronizzate.
Guida estesa passo–passo (ambienti aziendali con permessi limitati)
Prima di iniziare: verifichi e pre-requisiti
- Controlla che il problema sia effettivamente lato OneDrive: fai clic destro su un file non sincronizzato con OneDrive (es. in
C:\Temp). Se in quel menu “Condividi” mostra il nuovo wizard senza “Copia collegamento”, non è un caso isolato relativo a SharePoint ma la nuova interfaccia di sistema. Se invece il problema si manifesta solo dentro le librerie sincronizzate, è molto probabile la regressione del client OneDrive. - Accertati dei tuoi privilegi localmente: in molte aziende OneDrive è installato per–utente (nella cartella profilo) e l’installazione/rollback è possibile anche senza diritti di amministratore. In altre è gestito centralmente “per–macchina” e serve l’IT. In caso di dubbi, chiedi conferma al supporto interno.
Passo 1 — Rollback del client OneDrive
Il rollback consiste nell’installare una build precedente del client OneDrive, fornita dal tuo IT o dal supporto Microsoft. Suggerimenti:
- Chiedi una versione confermata: domanda all’IT qual è l’ultima build che espone ancora “Copia collegamento”.
- Salva e chiudi i documenti: evita di avere file aperti nelle cartelle sincronizzate durante l’operazione.
- Installa nel tuo profilo utente (scenario tipico): l’eseguibile di OneDrive si aggiorna sotto
%LOCALAPPDATA%\Microsoft\OneDrive. L’installer fornito dall’IT eseguirà il downgrade in quell’area senza privilegio elevato, quando previsto dalle policy.
Nota: non è necessario tornare alla precedente build di Windows; è sufficiente intervenire sul client OneDrive.
Passo 2 — Scollegare l’account
- Apri l’icona di OneDrive nell’area di notifica (vicino all’orologio).
- Seleziona Guida e impostazioni → Impostazioni.
- Vai alla scheda Account e fai clic su Scollega questo PC.
Lo scollegamento non elimina i file locali; sospende l’associazione del client con il tuo account, così da poter ripartire pulito con la build ripristinata.
Passo 3 — Riavvio del sistema
Riavvia Windows per garantire che tutti i processi e le estensioni shell di OneDrive vengano scaricati dalla memoria. Questo evita che componenti della versione precedente restino appesi e interferiscano con la nuova installazione.
Passo 4 — Nuovo accesso a OneDrive
- All’avvio, OneDrive chiederà di accedere. Inserisci le credenziali aziendali e completa l’autenticazione (MFA se previsto).
- Scegli la cartella di base per OneDrive (in genere la posizione predefinita è corretta).
Passo 5 — Risincronizzazione delle raccolte SharePoint
- Dal portale SharePoint o da Teams, seleziona le raccolte da sincronizzare e clicca su Sincronizza.
- Attendi che OneDrive ricrei i collegamenti locali (File su richiesta ridurrà il tempo necessario, scaricando i file solo quando servono).
Appena la libreria è visibile in Esplora File, prova il menu contestuale: “Condividi” dovrebbe ora riportare la UI classica, con Copia collegamento e Apri online.
Verifiche utili dopo il ripristino
- Controlla la voce nel menu: tasto destro sul file → Condividi → verifica che sia presente Copia collegamento. Sui file di SharePoint dovrebbe comparire anche Apri online.
- Prova su cartelle e file: la voce deve essere disponibile su entrambe le tipologie di oggetti.
- Verifica la coerenza con Teams: incolla il collegamento in una chat o canale e aprilo per assicurarti che punti alla risorsa giusta.
Alternative e raccomandazioni
- Aggiorna OneDrive quando sarà disponibile la build corretta: se l’IT gestisce gli update, chiedi di pianificare la distribuzione del fix appena rilasciato. In ambienti gestiti, l’aggiornamento può essere scaglionato per anelli (pilot, broad, ecc.).
- Segnala il bug attraverso i canali ufficiali: se non disponi di Feedback Hub, puoi farlo tramite l’amministratore Microsoft 365 o il portale di supporto aziendale. Più segnalazioni aiutano a velocizzare la correzione.
- Workaround immediato (senza permessi per il rollback): apri la raccolta in SharePoint Online dal browser e usa il comando Copia collegamento direttamente dal sito. È l’unica opzione “zero–install” quando non puoi intervenire sul client.
Buone pratiche di condivisione: non solo “copia link”
Una volta ripristinato il pulsante, resta importante creare collegamenti nel rispetto delle policy aziendali.
- Ambito del link:
- Chiunque abbia il collegamento → massima semplicità, ma sconsigliato se l’organizzazione limita la condivisione esterna.
- Solo persone della tua organizzazione → scelta più comune: tutti gli utenti interni possono aprire il file se ricevono l’URL.
- Persone specifiche → più sicuro, ma richiede di indicare i destinatari; non è l’opzione ideale quando serve un link “neutro”.
- Permessi: scegli Solo visualizzazione per evitare modifiche involontarie; abilita Blocca download se la tua organizzazione lo prevede per i file sensibili.
- Scadenza: per i link esterni usa una data di scadenza, se consentito.
FAQ — Domande frequenti
Il rollback di OneDrive richiede diritti di amministratore?
Dipende da come è stato distribuito il client: per–utente di solito no; per–macchina sì. In caso di installazione centralizzata, coinvolgi l’IT.
Perdo i file locali scollegando l’account?
No. Lo scollegamento rimuove l’associazione, non i file. Al nuovo accesso, OneDrive riallinea lo stato e riprende la sincronizzazione.
Il client non mostra comunque “Copia collegamento” dopo il rollback: che fare?
- Assicurati di aver veramente avviato la build precedente (vedi più sotto “Come verificare la versione”).
- Esegui un reset del client e rifai l’accesso (vedi “Comandi utili”).
- Prova su una cartella appena sincronizzata per escludere cache o overlay icon non aggiornati.
Posso impedire che OneDrive si aggiorni da solo e mi riporti il problema?
In ambienti aziendali la cadenza degli aggiornamenti è governata dall’IT. Richiedi, se necessario, l’inserimento nel canale “deferred” finché la correzione non è generalizzata.
“Apri online” non compare su alcuni file: è normale?
Può capitare su elementi non residenti in SharePoint (es. percorsi locali non sincronizzati) o se il client non ha ancora risolto il mapping al percorso online. Attendi la fine della sincronizzazione o riprova più tardi.
Il link copiato porta alla pagina di login: è un problema?
No: se il file è in SharePoint/OneDrive aziendale, l’utente dovrà autenticarsi. La richiesta di login garantisce che solo chi ha diritto possa accedere.
Come verificare rapidamente la versione di OneDrive
Hai due modalità semplici, anche senza privilegi elevati:
- Dalla UI: icona OneDrive → Guida e impostazioni → Impostazioni → Informazioni. Qui trovi la Versione.
- Da PowerShell (copia/incolla nel terminale utente):
(Get-Item "$env:LOCALAPPDATA\Microsoft\OneDrive\OneDrive.exe").VersionInfo.FileVersion
Confronto tra la nuova esperienza di condivisione e la UI classica
| Caratteristica | Nuovo “Share Wizard” | UI classica (con “Copia collegamento”) |
|---|---|---|
| Azione rapida “Copia collegamento” | Non sempre visibile; spesso richiede selezione destinatari. | Sempre accessibile in un clic. |
| “Apri online” | Talvolta non disponibile nel menu contestuale. | Disponibile su file e cartelle di SharePoint sincronizzate. |
| Velocità di condivisione | Più passaggi, più frizione per ottenere l’URL. | Immediata per copia/incolla di un link. |
| Controlli granulari (permessi/scadenze) | Allineati, ma richiedono navigazione nel wizard. | Raggiungibili dopo la copia del link o dalla finestra classica. |
Comandi e strumenti utili (utente)
- Reset del client OneDrive (non cancelli i file, ma ricrei cache e integrazioni):
"$env:LOCALAPPDATA\Microsoft\OneDrive\OneDrive.exe" /resetDopo qualche secondo, se OneDrive non riparte da solo:Start-Process "$env:LOCALAPPDATA\Microsoft\OneDrive\OneDrive.exe" - Verifica stato file: in Esplora File attiva la colonna Stato per controllare se l’elemento è Solo online, Disponibile in locale o Sempre disponibile. Una sincronizzazione incompleta può nascondere temporaneamente alcune voci del menu.
Checklist rapida per chi ha fretta
- Ottieni dall’IT l’installer della build precedente di OneDrive.
- Installa la build → Scollega l’account → Riavvia il PC.
- Accedi nuovamente a OneDrive.
- Risincronizza le raccolte SharePoint necessarie.
- Verifica “Condividi → Copia collegamento” e “Apri online”.
Note per amministratori IT
- Ambiente controllato: valuta la gestione degli aggiornamenti di OneDrive per anelli (Insider/Pilot/Prod) per intercettare regressioni prima della distribuzione ampia.
- Rollback gestito: preparare pacchetti di downgrade (per–utente o per–macchina) e una KB interna che istruisca gli utenti allo un–link/re–link dell’account.
- Segnalazione a Microsoft: apri un ticket dal Centro di amministrazione Microsoft 365, allegando tenant, build affetta e impatto. La conferma ufficiale aiuta ad accelerare l’hotfix.
- Comunicazione agli utenti: fornisci indicazioni chiare su quando usare “Copia collegamento” e quali settaggi di condivisione scegliere per diversi livelli di riservatezza.
Quando non è la strada giusta
- Reinstallare o fare rollback di Windows: eccessivo e inutile per questo problema mirato al client OneDrive.
- Modificare criteri di gruppo alla cieca: i GPO influiscono su molte aree e non risolvono una regressione specifica del client.
- Soluzioni non approvate: evitare script che promettono “link immediati” aggirando le policy; rischiano di violare la governance M365.
Procedure alternative sicure (se il rollback non è possibile)
Dal browser (SharePoint Online)
- Vai alla raccolta in SharePoint Online.
- Seleziona file o cartella → Condividi → Copia collegamento.
- Configura ambito e permessi (solo organizzazione, sola visualizzazione, scadenza se esterno) → Copia.
Da Teams
- Apri il canale dove vive la libreria → scheda File.
- Seleziona l’elemento → Altro (⋯) → Copia collegamento.
In entrambi i casi ottieni un URL conforme alle impostazioni di sicurezza, pronto da incollare dove serve.
Modello di richiesta al supporto IT (pronto all’uso)
Oggetto: Regressione OneDrive su Windows 11 – assenza “Copia collegamento”/“Apri online”
Buongiorno,
su Windows 11, nelle librerie SharePoint sincronizzate non vedo più “Condividi → Copia collegamento” né “Apri online”.
Potete fornirmi/dispiegare la build precedente di OneDrive che ripristina la finestra classica?
Posso eseguire: 1) rollback OneDrive, 2) Scollega account, 3) Riavvio, 4) Nuovo accesso, 5) Risincronizzazione.
Grazie
In sintesi
Il problema nasce da una regressione del client OneDrive distribuito con Windows 11 che altera la UI di condivisione in Esplora File. Il rollback del solo client OneDrive (senza toccare Windows) e la successiva ri–associazione dell’account riportano la finestra classica con Copia collegamento e Apri online. In attesa del fix definitivo, l’alternativa più semplice per chi non può intervenire sul client resta copiare il link da SharePoint Online via browser. Con questi passaggi il flusso “tasto destro → Condividi → Copia collegamento” torna identico a quello di Windows 10, evitando di dover aprire il browser per ogni file.
Appendice — Dettagli tecnici aggiuntivi
- File su richiesta: non influiscono sulla disponibilità del pulsante “Copia collegamento”, ma se la sincronizzazione è ancora in corso alcune voci della shell potrebbero ritardare.
- Cache della shell: in rari casi può restare sporca. Un riavvio dopo lo unlink dell’account riduce significativamente la possibilità di incongruenze.
- Overlay delle icone: se non vedi i segni di spunta/verifica, il client non è attivo o l’estensione non è registrata; un reset di OneDrive spesso basta a risolvere.
- Coesistenza di più account: se usi più tenant in OneDrive, ripeti la verifica su ciascuno (la regressione può impattare in modo non uniforme).
Ultimo promemoria: quando il fix ufficiale sarà rilasciato, aggiorna il client per rientrare nella traiettoria supportata ed evitare di restare su una build datata più del necessario.
Risultato atteso: menu contestuale snello, link copiati in un clic, condivisioni coerenti e conformi alle policy dell’organizzazione.
