Vuoi pubblicare giochi creati con Google Apps Script nel Microsoft Store? In questa guida pratica trasformiamo un’idea nata su Google Drive in un’app per Windows pronta alla distribuzione, con percorsi PWA e WebView2, checklist operative, esempi di codice e consigli per un rollout sicuro in ambito scolastico.
Panoramica: dal prototipo “unblocked” alla pubblicazione nel Microsoft Store
Un gruppo di studenti ha realizzato piccoli giochi con Google Apps Script, spesso ospitati come web app su Google Drive. L’obiettivo è distribuirli tramite il Microsoft Store per renderli installabili su PC Windows, includendo aggiornamenti automatici e una scheda negozio professionale. La discussione originale forniva come unico consiglio “chiedi al tuo insegnante”: utile, ma insufficiente. Qui trovi un percorso completo, con alternative tecniche e indicazioni su conformità, packaging e gestione degli update.
Prerequisiti essenziali
Prima di scrivere una riga di codice, assicurati di avere la base amministrativa e legale in ordine.
Ambito | Cosa serve | Perché è importante |
---|---|---|
Account sviluppatore | Un account nel Partner Center di Microsoft (registrazione una tantum). | È il portale in cui carichi pacchetti, compili la scheda Store e gestisci aggiornamenti. |
Policy e conformità | Contenuti che rispettino le Microsoft Store Policies (niente contenuti illegali, ingannevoli, offensivi; niente raccolta dati non dichiarata). | La certificazione può rifiutare app che violano le regole; prevenire è più rapido che correggere. |
Classificazione età | Valutazione (es. PEGI/ESRB) coerente con il contenuto. | Serve per la pubblicazione, il targeting e la distribuzione sui dispositivi scolastici. |
Privacy | Informativa chiara se vengono trattati dati (anche solo analytics). | Indispensabile per la conformità e per passare la revisione. |
Materiali marketing | Nome app, descrizione, icone, screenshot, parole chiave, categoria (“Educational” consigliata per scuole). | Aumentano la visibilità in Store e la probabilità di installazione. |
Due strategie tecniche
Per trasformare uno script in un’app distribuibile su Windows, le strade realistiche sono due. La scelta dipende da come hai costruito il gioco e da quanto controllo hai sull’hosting dei file.
Percorso A — PWA (Progressive Web App)
Se il gioco gira bene in un browser ed è possibile aggiungere un manifest.json
e un service worker nello stesso dominio del gioco, la soluzione più semplice è convertirlo in PWA e poi generare un pacchetto per il Microsoft Store con uno strumento come PWABuilder.
Attenzione al vincolo di dominio: un service worker può controllare soltanto il suo scope di origine. Le web app di Apps Script sono servite da domini come script.google.com
o googleusercontent.com
. Se non puoi pubblicare manifest.json
e sw.js
su quello stesso dominio e percorso, la PWA installabile potrebbe non essere fattibile direttamente dalla web app di Apps Script. In quel caso, vedi il “Percorso B” o valuta di separare front‑end e logica lato server.
Architettura consigliata per PWA:
- Separa front‑end e backend: porta l’interfaccia (HTML/JS/CSS) su un hosting statico dove puoi mettere
manifest.json
esw.js
; usa Apps Script come API (endpointdoGet/doPost
che restituiscono JSON). - Aggiungi il manifest e le icone multiple (44, 50, 150, 256, 512 px) per tutte le superfici di Windows.
- Implementa un service worker per cache offline, aggiornamenti e prestazioni.
- Convalida con un auditor PWA (Lighthouse) e poi genera il pacchetto Store con un packager dedicato.
Esempio minimo di manifest.json
{
"name": "Giochi Apps Script",
"short_name": "GAS Games",
"start_url": "/",
"scope": "/",
"display": "standalone",
"background_color": "#ffffff",
"theme_color": "#202124",
"icons": [
{ "src": "/icons/icon-192.png", "sizes": "192x192", "type": "image/png" },
{ "src": "/icons/icon-512.png", "sizes": "512x512", "type": "image/png" }
]
}
Esempio minimo di sw.js
const CACHE = "gas-games-v1";
const ASSETS = ["/", "/index.html", "/styles.css", "/script.js", "/icons/icon-192.png", "/icons/icon-512.png"];
self.addEventListener("install", (event) => {
event.waitUntil(caches.open(CACHE).then(cache => cache.addAll(ASSETS)));
});
self.addEventListener("activate", (event) => {
event.waitUntil(caches.keys().then(keys =>
Promise.all(keys.filter(k => k !== CACHE).map(k => caches.delete(k)))
));
});
self.addEventListener("fetch", (event) => {
event.respondWith(
caches.match(event.request).then(res => res || fetch(event.request))
);
});
Quando la PWA è pronta, puoi generare il pacchetto Windows (MSIX) con un tool dedicato: ti produrrà un file caricabile nel Partner Center. Il vantaggio migliore: gli aggiornamenti al front‑end avvengono via web (grazie al service worker) senza dover rifare il pacchetto per ogni piccolo cambio.
Percorso B — Wrapper desktop con WebView2 (WinUI 3)
Se non puoi fare PWA (per i vincoli dei service worker sopra), costruisci un “contenitore” desktop che carica l’URL della tua web app di Apps Script dentro un controllo WebView2. In questo modo crei un’app Windows nativa, impacchettabile in MSIX.
Punti chiave:
- Progetto WinUI 3 o WPF/WinForms con WebView2.
- Gestione di avvio, navigazione, tasto indietro, full screen.
- Possibile limitazione: alcuni flussi di autenticazione basati su OAuth possono essere restrittivi nei webview embedded. Per giochi aperti al pubblico (senza login) il problema di solito non si pone.
XAML di base (WinUI 3)
<Window
x:Class="GasGames.MainWindow"
xmlns="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml/presentation"
xmlns:x="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml"
xmlns:controls="using:Microsoft.UI.Xaml.Controls">
<Grid>
<controls:WebView2 x:Name="WebView" DefaultBackgroundColor="Transparent"/>
</Grid>
</Window>
Code-behind (C#)
using Microsoft.UI.Xaml;
using Microsoft.UI.Xaml.Input;
using Microsoft.UI.Xaml.Controls;
using Microsoft.Web.WebView2.Core;
using System;
namespace GasGames {
public sealed partial class MainWindow : Window {
private readonly Uri StartUri = new Uri("[https://script.google.com/macros/s/IDDELTUODEPLOY/exec](https://script.google.com/macros/s/IDDELTUODEPLOY/exec)");
```
public MainWindow() {
this.InitializeComponent();
this.Activated += (_, __) => InitializeAsync();
this.WebView.NavigationStarting += WebView_NavigationStarting;
this.WebView.CoreWebView2Initialized += WebView_CoreWebView2Initialized;
this.KeyDown += MainWindow_KeyDown;
}
private async void InitializeAsync() {
if (WebView.CoreWebView2 == null) {
await WebView.EnsureCoreWebView2Async();
WebView.Source = StartUri;
}
}
private void WebView_CoreWebView2Initialized(WebView2 sender, CoreWebView2InitializedEventArgs args) {
if (args.Exception != null) return;
var settings = WebView.CoreWebView2.Settings;
settings.AreDefaultContextMenusEnabled = false;
settings.IsStatusBarEnabled = false;
settings.IsZoomControlEnabled = false;
WebView.CoreWebView2.NewWindowRequested += (s, e) => {
// Apri link esterni nel browser di sistema
e.Handled = true;
var url = e.Uri;
_ = Windows.System.Launcher.LaunchUriAsync(new Uri(url));
};
}
private void WebView_NavigationStarting(WebView2 sender, CoreWebView2NavigationStartingEventArgs args) {
// Esempio: forza HTTPS o blocca domini non previsti
if (!args.Uri.StartsWith("https://")) args.Cancel = true;
}
private void MainWindow_KeyDown(object sender, KeyRoutedEventArgs e) {
if (e.Key.ToString() == "BrowserBack" && WebView.CanGoBack) {
WebView.GoBack();
e.Handled = true;
}
}
```
}
}
Vantaggi del wrapper: nessun requisito PWA, integrazione desktop (avvio da Start, gestione finestra, icone), ottima compatibilità con app ospitate. Svantaggi: per aggiornare il binario (icona, permisssioni, features) devi ripubblicare un nuovo MSIX, anche se i contenuti web si aggiornano lato server in modo trasparente.
Preparare il pacchetto di pubblicazione (MSIX)
Che tu parta da PWA o da wrapper desktop, l’output atteso è un pacchetto MSIX da caricare nel Partner Center. Linee guida pratiche:
- Identità app (nome, versione, Publisher): usa una versione semantica (
1.0.0.0
,1.1.0.0
…) e non riutilizzare versioni già caricate. - Icone e risorse: fornisci le dimensioni richieste (es. 44, 50, 150, 256 px) per una resa nitida nel menu Start e nella scheda Store.
- Capacità: evita permessi non necessari; per un wrapper WebView2 tipicamente non servono capabilities speciali.
- Firma: per caricamento in Store non è necessario firmare con certificato tuo (lo store gestisce la firma per la distribuzione pubblica). La firma è invece necessaria se vuoi testare il pacchetto in sideload su dispositivi esterni allo sviluppo.
- Formato di upload: genera il pacchetto di caricamento (spesso
.msixupload
o.appxupload
).
Compilare la scheda in Partner Center
Una scheda curata aumenta la conversione installazioni. Prepara:
- Nome e descrizione focalizzati su parole chiave: “giochi educativi”, “Google Apps Script”, “PWA”, “WebView2”, “senza pubblicità” se pertinente.
- Screenshot (4–8), un hero image, un’icona coerente con il tema.
- Categoria “Educational” se i giochi sono pensati per la scuola; in alternativa “Games”.
- Classificazione età (PEGI/ESRB) coerente con i contenuti dei minigiochi.
- Informativa privacy: anche se non tracci nulla, dichiaralo esplicitamente.
Test locali e certificazione
Prima del caricamento, esegui controlli proattivi per ridurre rifiuti:
- Windows App Certification Kit: verifica manifest, prestazioni, crash, uso API.
- Account secondario: prova l’esperienza da zero (prima esecuzione, permessi, rete scolastica).
- Reti limitate: molte scuole adottano filtri; verifica che i domini necessari (script di Apps Script, font, CDN) siano raggiungibili o prevedi fallback.
Una volta caricato, la revisione include analisi automatizzate e controlli manuali. Tieni a portata di mano descrizioni chiare di funzionalità, trattamento dei dati e pubblico target.
Aggiornamenti: come funzionano e come pianificarli
- PWA: i file del front‑end si aggiornano ogni volta che pubblichi una nuova versione sul tuo hosting; con service worker ben configurato, gli utenti riceveranno l’update alla successiva apertura. Aggiorna il pacchetto Store solo quando cambi nome, icone o necessiti nuove funzionalità Windows.
- Wrapper WebView2: per aggiornare funzionalità native o permessi devi generare e caricare un nuovo MSIX. I contenuti caricati dal web (il gioco su Apps Script) si aggiornano lato server senza nuova pubblicazione.
Integrare la scuola nel processo
Poiché il target è scolastico, non fermarti alla sola pubblicazione pubblica.
- Approvazioni interne: ottieni l’ok del dipartimento IT e della dirigenza, documentando contenuti, finalità educativa e sicurezza.
- Criteri di rete: richiedi la lista dei domini consentiti e verifica se i tuoi endpoint (Apps Script, eventuali CDN) sono raggiungibili. Se i giochi erano pensati come “unblocked”, riformula l’obiettivo: conformità e trasparenza prima di tutto.
- Distribuzione controllata: se l’istituto utilizza soluzioni di gestione (es. integrazione dello Store con la gestione dei dispositivi), pianifica assegnazione per classi o gruppi di dispositivi.
Considerazioni etiche e legali sui “giochi unblocked”
“Unblocked” spesso implica aggirare filtri scolastici. Nel contesto Store e ambito educativo è fondamentale allineare il progetto alle regole dell’istituto e alla tutela dei minori. Sii esplicito su contenuti, raccolta dati e pubblicità (idealmente assente). Evita riferimenti all’elusione di controlli: la revisione potrebbe interpretarlo come comportamento rischioso e respingere l’app.
Ottimizzazioni tecniche per giochi basati su Apps Script
- Prestazioni: limita chiamate lato server; prediligi logica client‑side con salvataggi in
localStorage
/IndexedDB
; usa il backend solo per punteggi e persistenze condivise. - Quote di Apps Script: evita di colpire limiti (tempo, chiamate, email); batcha le richieste e cachea localmente.
- Resilienza: gestisci gli errori di rete (retry con exponential backoff, messaggi in‑game chiari).
- Accessibilità: tasti navigabili, contrasto cromatico, supporto tastiera; molte scuole hanno requisiti minimi.
Best practice per la scheda dello Store
- SEO nello Store: parole chiave in titolo e descrizione (es. “Google Apps Script”, “giochi educativi”, “PWA”, “senza pubblicità”).
- Screenshot che mostrano gameplay reale, UI coerente con Windows, eventuali elementi didattici.
- Trasparenza: se non tracci dati, dillo; se mostri banner o link esterni, specifica dove portano.
Checklist operativa (riassunto)
Fase | Azione | Output |
---|---|---|
Account & policy | Apri account Partner Center; rivedi policy di Store e privacy. | Accesso al portale + note di conformità |
Modello tecnico | Scegli PWA (se controlli il dominio) o Wrapper WebView2. | Repo di progetto impostata |
PWA | Aggiungi manifest.json + sw.js ; valida con auditor. | PWA installabile |
Wrapper | Progetto WinUI 3; integra WebView2; icone; splash. | App desktop funzionante |
Packaging | Genera pacchetto MSIX (.msixupload /.appxupload ). | File pronto per l’upload |
Listing | Compila scheda Store: descrizione, screenshot, rating, privacy. | Pagina negozio completa |
Test | Esegui Windows App Certification Kit; prova su rete scolastica. | Report di conformità |
Invio | Carica nel Partner Center; invia a revisione. | App in certificazione |
Rollout | Pianifica distribuzione (pubblica o controllata) e comunicazione. | Installazioni sugli endpoint |
Update | PWA: rilasci web; Wrapper: nuova versione MSIX al bisogno. | Utenti aggiornati |
Come trasformare una web app Apps Script in “API” per la tua PWA
Se decidi per PWA ma oggi il gioco è interamente servito da Apps Script, una migrazione graduale funziona così:
- Front‑end statico: estrai HTML/CSS/JS in una cartella servita da hosting statico (dove puoi pubblicare manifest e service worker).
- Endpoint Apps Script: esponi le operazioni lato server con
doGet
/doPost
che ritornano JSON. - Fetch client: dal front‑end chiama gli endpoint con
fetch()
e gestisci CORS (rispondi con header consentiti dall’HTML Service). - Autenticazione: se non necessaria, semplifica; se serve, considera token one‑time o domini consentiti. Evita dipendenze complesse di OAuth in webview embedded.
- Cache e offline: usa il service worker per precache delle risorse del gioco e runtime caching per asset esterni.
Risoluzione problemi comuni
Sintomo | Causa probabile | Soluzione pratica |
---|---|---|
PWA non installabile | Manca service worker o manifest sullo stesso dominio dello start URL. | Sposta il front‑end su hosting controllato; sposta lì manifest e SW; usa Apps Script come API. |
Login Google non funziona nel wrapper | Alcuni flussi OAuth possono essere limitati nei webview. | Evita login nel wrapper; apri i flussi sensibili nel browser di sistema; prediligi giochi senza autenticazione. |
Rifiuto in certificazione | Descrizione poco chiara, rating assente, raccolta dati non dichiarata. | Rivedi la scheda Store, aggiungi informativa e rating coerenti, rimuovi claim “unblocked”. |
Blocchi di rete a scuola | Domini Google/CDN filtrati. | Confrontati con l’IT per whitelist mirata; riduci dipendenze esterne; prevedi fallback offline. |
Crash o freeze | Errori JS non gestiti o asset mancanti. | Logga errori, aggiungi controlli, testa con throttling rete e dispositivi diversi. |
Domande frequenti
Serve per forza un service worker? Per una PWA sì; è parte del modello installabile e richiesto per pacchettizzare per lo Store. Se non puoi usarlo, passa al wrapper WebView2.
Posso caricare il pacchetto senza firma? Per la pubblicazione nello Store, la firma è gestita nella pipeline di distribuzione. Per installazioni manuali su PC non gestiti, invece, serve firmare il pacchetto.
Quanto durano gli aggiornamenti? PWA: gli utenti ricevono update in modo trasparente quando il service worker rileva nuove risorse. Wrapper: devi caricare una nuova versione MSIX; il Microsoft Store notificherà e applicherà l’aggiornamento.
Posso mantenere la dicitura “unblocked”? Non è consigliato in ambito educativo: rischia di essere interpretato come elusione dei filtri. Enfatizza invece finalità didattica, assenza di pubblicità e sicurezza.
Piano operativo proposto (esempio)
- Giorno 1–2: definisci modello (PWA vs Wrapper), crea account Partner Center, raccogli requisiti privacy e rating.
- Giorno 3–5: implementa PWA (manifest, SW) oppure wrapper WebView2; prepara icone e materiali grafici.
- Giorno 6: test cross‑device, rete scolastica, WACK; correggi i problemi.
- Giorno 7: genera pacchetto MSIX, compila la scheda Store (descrizione, screenshot, rating, privacy).
- Giorno 8: carica in Partner Center e invia a revisione.
- Giorno 9–10: prepara comunicazione interna alla scuola, istruzioni per docenti e studenti, canale di supporto.
Conclusioni
Pubblicare giochi creati con Google Apps Script nel Microsoft Store è possibile e, con la strategia giusta, relativamente lineare. Se controlli l’hosting e puoi aggiungere manifest e service worker, la strada PWA offre installazione fluida e update web‑first. Se invece lavori con una web app Apps Script non modificabile sul dominio, un wrapper WebView2 in WinUI 3 è l’opzione pratica per ottenere un MSIX conforme e una presenza ufficiale nello Store. In ogni caso, cura policy, privacy e rating, testa su reti scolastiche e coinvolgi l’IT dell’istituto. Così passerai da un prototipo “unblocked” a un prodotto pubblicato, sicuro, aggiornabile e sostenibile per la didattica.
Appendice: promemoria sintetico
- Apri account Partner Center e verifica policy.
- Scegli PWA (manifest+SW) o Wrapper WebView2 (WinUI 3).
- Genera pacchetto MSIX e compila la scheda Store.
- Testa con Windows App Certification Kit, poi invia a revisione.
- Pianifica aggiornamenti e coinvolgi scuola/IT per la distribuzione controllata.