Bing ha rimosso il tuo sito? Guida completa per uscire dalla deindicizzazione (caso reale e fix Cloudflare)

Se il tuo sito è sparito all’improvviso dai risultati di Bing e Bing Webmaster Tools mostra messaggi contraddittori, questa guida pratica (ispirata a un caso reale: autore JMILAD) ti offre un playbook completo: come gestire il supporto, cosa verificare su Cloudflare e quali correzioni SEO applicare.

Indice

Panoramica del caso: deindicizzazione improvvisa su Bing

Il caso analizzato parte da una situazione che spaventa qualsiasi proprietario di sito: deindicizzazione quasi totale da Bing senza preavviso e senza una causa comunicata in modo esplicito. L’autore del thread, identificato come JMILAD, ha evidenziato tre sintomi chiave:

  • Messaggi d’errore incoerenti in Bing Webmaster Tools (BWT): anomalie su Sitemap, URL Inspection e segnalazioni massicce di pagine 404, spesso non replicabili o non coerenti con i log server.
  • Assistenza poco esplicativa: le risposte del supporto non chiariscono la causa esatta, nel rispetto delle policy antispam/antifrode.
  • Possibili conflitti con la Proxy di Cloudflare: disattivando temporaneamente la proxy (passando a DNS only) gli errori in URL Inspection tendono a scomparire.

Cosa può causare la deindicizzazione

Quando Bing rimuove un sito o ne riduce drasticamente la visibilità, raramente si tratta di un singolo elemento. Più spesso si osserva un effetto combinato tra segnali di qualità discutibili, problemi tecnici e interazioni con servizi terzi (es. CDN/WAF). Fra i fattori tipici:

  • Picchi anomali di errori: 404 in massa, 5xx ricorrenti, redirect loop o catene di redirect troppo lunghe.
  • Rimozione massiva di contenuti senza 301 o 410 ben progettati; sitemap che ancora elenca URL inesistenti.
  • Interferenze della CDN o del WAF con gli user‑agent di Bing (es. challenge, blocchi o rate limit selettivi).
  • Segnali qualitativi deboli: pagine sottili, duplicazioni, scarsa esperienza utente, segnali di sito abbandonato.
  • False positività degli algoritmi di qualità/spam.

Strategia di risoluzione emersa (caso JMILAD)

La tattica vincente è stata ridurre il rumore, chiarire i segnali tecnici e coordinarsi con il supporto in modo ordinato. La tabella riepiloga il playbook adottato.

FaseAzione / RaccomandazioneMotivo / Effetto
Apertura ticket unicoInviare un solo ticket conciso al supporto Bing e non tempestare di e‑mail.Più richieste sovrapposte rallentano la presa in carico.
Attendere i tempi tecniciDopo la presa in carico, attendere 7‑10 giorni per la risposta iniziale e 2‑3 settimane per la re‑indicizzazione.L’indicizzazione di Bing non è istantanea; le info di BWT si aggiornano a intervalli.
Verifiche lato serverDisattivare temporaneamente la Proxy di Cloudflare se compaiono errori HTTP nell’URL Inspection. Verificare blocchi a livello di firewall/CDN.Gli errori di URL Inspection sparivano senza la proxy attiva.
Ottimizzazione struttura sitoEvitare rimozioni massive senza 301. Ridurre i 404.Picchi di 404 o URL rimossi possono segnalare bassa qualità o sito “abbandonato”.
Conformità alle linee guidaRiesaminare le Bing Webmaster Guidelines (Things to Avoid) e le best practice su autorità, qualità contenuti, ecc.Minimizza il rischio di penalizzazioni future.
MonitoraggioControllo periodico di BWT: gli errori di sitemap e altri alert possono impiegare giorni a sparire.Aiuta a valutare l’efficacia delle correzioni.

Procedura operativa dettagliata

Un solo ticket, scritto bene

Un ticket chiaro e completo riduce il ping‑pong con il supporto. Usa una struttura a blocchi:

  1. Riassunto (2‑3 righe): sito rimosso dall’indice, nessun avviso, richiesto riesame.
  2. Ambito: dominio interessato, versione mobile/desktop, eventuali sottodomini coinvolti.
  3. Timeline: data di caduta impression/posizioni, attività tecniche svolte (es. refactor URL, migrazione, purge cache).
  4. Errori osservati in BWT (copia i messaggi testuali) e risultati dei test (status code, header robots, file robots.txt).
  5. Azione correttiva già effettuata: redirect impostati, sistemazione sitemap, disattivazione temporanea proxy, allineamento canonical.
  6. Richiesta: riesame manuale e rimozione di eventuali blocchi.

Template pronto all’uso

Oggetto: Richiesta di riesame – deindicizzazione improvvisa da Bing

Salve, il dominio  risulta improvvisamente deindicizzato.
In BWT osserviamo errori incoerenti su URL Inspection/Sitemap.
Abbiamo:

- ridotto i 404 e implementato 301 per gli URL rimossi;
- pulito e rigenerato la sitemap (solo URL 200);
- disattivato temporaneamente la proxy di Cloudflare per i test;
- verificato robots.txt e header X-Robots-Tag (nessun noindex);
- controllato i log: nessun 403/5xx verso i bot di Bing.
  Chiediamo cortesemente un riesame e l’eventuale rimozione del blocco.
  Grazie

Accetta i tempi tecnici

I sistemi di crawlers/indice non operano in tempo reale. Dopo la presa in carico, 7‑10 giorni sono un orizzonte realistico per la prima risposta; la re‑indicizzazione completa può richiedere 2‑3 settimane. Evita di aprire nuovi ticket: ogni nuovo ticket può riavviare la coda e dilatare le tempistiche.

Verifiche tecniche lato server e Cloudflare

La Proxy di Cloudflare è preziosa, ma può introdurre frizioni con i crawler:

  • Disattiva temporaneamente la proxy (nuvoletta grigia su DNS) per il dominio o per un sottodominio di test e ripeti l’URL Inspection in BWT. Se gli errori scompaiono, la causa è probabilmente a livello di CDN/WAF.
  • Consenti gli user‑agent di Bing: bingbot, msnbot, adidxbot e varianti. Evita regole WAF che li sfiorano (challenge JS, CAPTCHA, rate limit aggressivi).
  • Escludi i bot dai sistemi anti‑bot avanzati quando legittimi. A volte bastano Allow espliciti nelle regole.
  • Header e caching: controlla che non vengano iniettati header X-Robots-Tag: noindex o noarchive lato edge. Verifica TTL e bypass cache per HTML dinamico.
  • Log: ispeziona gli access log filtrando user‑agent Bing. Cerca 403/429/5xx ricorrenti, redirect loop o risposte inconsuete (es. 200 con pagina di blocco WAF).

Comandi utili per la diagnosi (esempi)

Sostituisci tuodominio.tld con il tuo sito.

# Stato HTTP come visto da "bingbot"
curl -I -A "bingbot" https://tuodominio.tld/

Verifica header che potrebbero bloccare l'indicizzazione

curl -s -I [https://tuodominio.tld/percorso](https://tuodominio.tld/percorso) | grep -i "x-robots-tag"

Confronto resa utente vs bot

curl -I -A "Mozilla/5.0" [https://tuodominio.tld/](https://tuodominio.tld/)
curl -I -A "bingbot"      [https://tuodominio.tld/](https://tuodominio.tld/)

Rimettere ordine alla struttura: 301, 404, 410, canonical, sitemap

  • Redirect 301 per ogni URL migrato o rinominato. Evita catene multiple (301‑>301‑>200): mantieni 1 salto.
  • 404: riducili. Se elimini definitivamente contenuti, valuta 410 per segnalare la rimozione intenzionale. Procedi gradualmente su grandi volumi.
  • Canonical: assicurati che puntino alla versione preferita e siano allineati a contenuti e redirect.
  • Sitemap XML: includi solo URL che restituiscono 200, con lastmod aggiornato. Evita di elencare pagine 404/410/3xx. Se hai rimosso molto, rigenera la sitemap invece di “patcharla”.

Esempio di sitemap minimale

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<urlset xmlns="http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9">
  <url>
    <loc>https://tuodominio.tld/</loc>
    <lastmod>2025-09-15</lastmod>
  </url>
  <url>
    <loc>https://tuodominio.tld/articolo/</loc>
    <lastmod>2025-09-18</lastmod>
  </url>
</urlset>

Conformità alle linee guida: cosa rivedere

Anche quando la causa è una false positive, ripassare le linee guida è un investimento che paga nel tempo:

  • Qualità dei contenuti: originalità, aggiornamento, profondità, esperienza dimostrabile (E‑E‑A‑T in senso lato).
  • Esperienza utente: velocità, stabilità (Core Web Vitals), layout pulito, pubblicità non invasiva.
  • Sicurezza e fiducia: HTTPS solido, niente download sospetti, nessun reindirizzamento ingannevole.
  • Architettura informativa: categorie chiare, breadcrumb coerenti, paginazione corretta, gestione parametri.

Monitoraggio intelligente

Gli strumenti non sono in tempo reale. Metti in conto ritardi su report e grafici. Pianifica un controllo cadenzato:

  • Ogni 2‑3 giorni: verifica stato sitemap e copertura URL in BWT.
  • Settimanale: analizza log bot, andamento 404/5xx, nuove anomalie WAF/CDN.
  • Al change rilevante: invia URL prioritari tramite le funzioni di invio URL/IndexNow di Bing (senza abusarne).

Esito del caso reale

  • Il Product Review Group di Bing ha “rimosso il blocco” dopo un riesame manuale.
  • Il sito è riapparso nei risultati entro 48 ore dalla notifica di sblocco, sebbene fosse stato indicato un orizzonte fino a tre settimane.
  • Non sono stati forniti dettagli sulla causa specifica, in linea con la politica di non divulgare criteri antifrode/antispam.

Checklist operativa: dalla diagnosi al ripristino

AttivitàObiettivoCome verificare
Invio ticket unico e completoAttivare il riesame senza ritardiConferma automatica di ricezione; nessun ticket duplicato
Proxy Cloudflare off (test mirato)Escludere problemi CDN/WAFURL Inspection stabile; assenza di 403/5xx in log
Ripulire 404 e catene di redirectRimuovere segnali di abbandono/erroreScan con crawler interno; campionamento log server
Rigenerare sitemap solo con 200Migliorare scoperta e coerenzaConvalida sitemap; scomparsa errori dopo qualche giorno
Controllo robots.txt e X‑Robots‑TagEvitare blocchi involontariVerifica header e fetch per user‑agent bot
Invio URL prioritariForzare il ricalcolo su pagine chiaveLog di accesso bot e comparsa in SERP

Diagnosi avanzata: casi ricorrenti e come smontarli

“URL Inspection segnala errore, ma il sito è online”

Possibili cause: blocco selettivo del bot, challenge JS/CAPTCHA, WAF che restituisce HTML non canonico, CDN che serve versioni cached non aggiornate. Rimedi: bypass WAF per bot legittimi, escludere challenge su bingbot, pulire cache, verificare con curl -A "bingbot".

“Boom di 404 dopo pulizia contenuti”

Se hai rimosso molte pagine, progetta una mappa di redirect verso categorie, tag o risorse affini. Non reindirizzare tutto all’home (può sembrare soft‑404). Usa 410 per rimozioni definitive, ma con gradualità per non dare un segnale di “sito svuotato”.

“Sitemap valida ma piena di 3xx/404”

Una sitemap deve essere un indice di URL validi. Rimuovi sistematicamente gli URL non 200. Aggiorna lastmod quando il contenuto cambia davvero; non gonfiare artificialmente le date.

“Traffico altalenante dopo il ripristino”

Dopo uno sblocco, l’algoritmo può ricalibrare segnali e posizioni per giorni. Mantieni stabili contenuti, struttura e performance; evita modifiche radicali immediate.

Cloudflare: impostazioni consigliate per i bot di Bing

  • WAF: crea una regola “Allow” per i noti user‑agent di Bing. Evita “Managed Challenge” su request catalogate come crawler affidabili.
  • Bot Management: se attivo, verifica che la soglia di sospetto non colpisca i bot legittimi. Usa eccezioni per bingbot, msnbot, adidxbot.
  • Rate Limiting: soglie troppo aggressive possono generare 429. Abbassa la sensibilità per i bot affidabili o escludili.
  • Cache: imposta bypass su URL che restituiscono HTML primario se servono test comparativi bot/utente. Evita minifiche che alterano in modo imprevedibile il markup server‑side.
  • Page Rules/Rulesets: aggiungi eccezioni mirate per user‑agent Bing sui percorsi essenziali (home, categorie, post chiave).

Linee guida di comunicazione con il supporto Bing

  • Chiarezza: elenca ciò che hai già verificato per evitare richieste ripetitive.
  • Un solo canale: non duplicare il ticket; riduce le attese.
  • Follow‑up cadenzati: se non ricevi feedback entro 10 giorni, invia un aggiornamento sintetico con i nuovi elementi tecnici (non più di 5‑7 righe).

Timeline consigliata di risposta

  • Giorno 0: apri il ticket unico; disattiva temporaneamente la proxy per i test; raccogli log e correggi gli errori vistosi (404/5xx/redirect loop).
  • Giorno 1‑3: rigenera sitemap pulita; verifica robots/header; re‑attiva la proxy se stabile; invia URL prioritari.
  • Giorno 4‑10: monitora BWT; conserva stabilità; nessun cambio strutturale importante.
  • Giorno 11‑21: attendi esito del riesame; prosegui con monitoraggi e piccoli fix non invasivi.

Domande frequenti

Posso sapere esattamente perché il mio sito è stato bloccato?

Di norma no: i motori non divulgano i criteri per non rendere aggirabili i sistemi antifrode/antispam. Il focus deve essere sul ripristino della conformità e sulla chiarezza tecnica.

Conviene inviare la sitemap ogni giorno?

Meglio aggiornarla quando cambiano realmente gli URL o i contenuti. Invii eccessivi non accelerano la re‑indicizzazione e possono creare rumore.

Devo usare 410 per tutto ciò che elimino?

No. Il 410 è potente, ma va usato per rimozioni intenzionali e definitive. In molti casi un 301 verso risorse pertinenti conserva segnali di qualità.

IndexNow mi aiuta?

È utile per notificare rapidamente cambiamenti, ma non sostituisce la qualità dei segnali e non risolve problemi di blocco o WAF. Usalo con moderazione.

Considerazioni aggiuntive del caso

  1. Strumenti non in tempo reale: metrica e report BWT (crawl, sitemap, errori) hanno latenza. Non reagire impulsivamente a ogni messaggio.
  2. Cloudflare e Bing: esistono incompatibilità sporadiche tra proxy e crawler; spesso proxy off o allowlist per gli user‑agent risolve.
  3. Pulizia dei contenuti: per eliminazioni massicce, pianifica redirect o 410 in modo graduale e ragionato.
  4. Comunicazione con il supporto: niente ticket duplicati; ogni nuovo ticket può riavviare la coda.

In sintesi (playbook pratico)

  1. Ticket unico e pazienza: attiva il riesame e attendi le finestre tecniche.
  2. Pulizia tecnica: riduci 404/5xx, sistema i 301, verifica header/robots, testa senza proxy Cloudflare.
  3. Allineamento alle linee guida: qualità contenuti, UX, sicurezza, architettura chiara.

Seguendo questi passaggi, nel caso di JMILAD il sito è tornato in SERP pochi giorni dopo lo sblocco, con un recupero rapido delle principali query.

Appendice: esempi di configurazioni e controlli

robots.txt (esempio prudente)

User-agent: *
Disallow:

Sitemap: [https://tuodominio.tld/sitemap.xml](https://tuodominio.tld/sitemap.xml)

Header X‑Robots‑Tag (da evitare su HTML indicizzabile)

X-Robots-Tag: noindex, nofollow   # Evitalo sulle pagine che vuoi indicizzare
X-Robots-Tag: none                 # Evitalo salvo casi particolari

Catene di redirect: come accorciarle

# Esempio non ideale
/vecchio-articolo  --301-->  /nuovo-percorso-temporaneo  --301-->  /nuovo-percorso-finale  (200)

Obiettivo

/vecchio-articolo  --301-->  /nuovo-percorso-finale  (200)

Mappa minima di redirect

URL origineStatoURL destinazioneNote
/categoria/vecchio-post301/categoria/nuovo-postContenuto aggiornato
/tag/vecchio-argomento301/tag/argomentoConsolidamento tag
/promo-2023410Campagna conclusa

Conclusione

La rimozione improvvisa dall’indice di Bing è destabilizzante ma gestibile con metodo. Il caso JMILAD dimostra che un approccio disciplinato (ticket unico, diagnosi tecnica focalizzata, allineamento alle linee guida, correzioni pulite) consente di ottenere un riesame positivo e un rientro in SERP in tempi contenuti. Concentrati sulla riduzione del rumore tecnico (404, 5xx, redirect complessi), sulla trasparenza dei segnali verso i crawler (sitemap curate, header puliti, robots coerente) e su una comunicazione essenziale con il supporto. Così aumenti drasticamente le probabilità di sblocco e previeni ricadute.


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