Quando arriva GPT‑4o in Copilot? In questa guida aggiornata a settembre 2025 spieghiamo cosa è già attivo, perché potresti non vederlo ancora e come sbloccarlo subito. Indicazioni pratiche per utenti Copilot Pro, Microsoft 365 Copilot e amministratori IT.
Perché tutti chiedono GPT‑4o in Copilot
Tra giugno e settembre 2024 si è diffusa una frustrazione crescente: “Copilot risponde peggio di ChatGPT: perché pago per avere di meno?”. La domanda nasceva da un disallineamento temporaneo tra i modelli usati dalle due piattaforme. Mentre ChatGPT e Azure OpenAI avevano già attivato GPT‑4o, Copilot – pur avendo annunci ufficiali alle spalle – non esponeva ancora il nuovo modello in modo stabile nei vari canali (web, desktop, mobile, componenti Office). Nelle community Microsoft, i moderatori hanno confermato la roadmap ma senza una data precisa (ETA), alimentando la percezione di incertezza.
Linea del tempo: dall’annuncio al rollout
Per orientarti rapidamente, ecco la cronologia essenziale che riassume come si è arrivati all’attuale situazione.
Data | Evento | Cosa cambia |
---|---|---|
20 maggio 2024 | Annuncio ufficiale: Copilot adotterà GPT‑4o (evento Surface/Build). | Microsoft conferma la migrazione di Copilot verso GPT‑4o per velocità, multimodalità e coerenza d’esperienza. |
giugno 2024 | Risposte dei moderatori nelle community: “arriverà presto, nessuna ETA”. | Conferma pubblica della direzione; non c’è ancora una finestra di rilascio vincolante per tutti i tenant. |
settembre 2024 | Utenti segnalano gap qualitativo rispetto a ChatGPT. | Copilot usa ancora modelli precedenti in diversi ambienti; le lamentele evidenziano la necessità di uniformare il modello. |
15 gennaio 2025 | Lancio del nuovo servizio Microsoft 365 Copilot Chat e aggiornamento delle licenze Copilot. | Il default operativo passa a GPT‑4o per Copilot Chat e per i piani idonei (Pro/Enterprise). Inizia un rollout più ampio e visibile. |
Q1–Q2 2025 | Estensione progressiva ai canali desktop/mobile e ai plug‑in Office. | Il modello viene attivato “a scaglioni”: regioni, tenant e versioni client avanzano su anelli di rilascio diversi. |
settembre 2025 | Copertura attuale. | Nella maggior parte degli ambienti Copilot (web, app, Office) GPT‑4o è attivo di default; restano eccezioni legate a build obsolete, policy IT, area geografica o abilitazioni graduali. |
Stato reale dell’integrazione a settembre 2025
Oggi l’adozione di GPT‑4o in Copilot è sostanzialmente completa per la gran parte dei contesti d’uso, con differenze marginali legate a canale, tenant e configurazioni locali.
Canali e prodotti: cosa aspettarti
- Copilot sul web (copilot.microsoft.com): usa GPT‑4o di default nelle chat generali. È il punto di controllo migliore per verificare rapidamente se il problema è locale al dispositivo o al client.
- Microsoft 365 Copilot Chat (ambiente aziendale): GPT‑4o di default con integrazione al Microsoft Graph (documenti, e‑mail, riunioni, ecc.). La disponibilità può risentire di policy di data residency o compliance del tenant.
- Copilot Pro (utenti personali): GPT‑4o attivo nella maggior parte dei Paesi e client, incluse le integrazioni con Word, Excel, PowerPoint, Outlook e OneNote quando installati e aggiornati.
- App desktop e mobile (Windows, macOS, iOS, Android): GPT‑4o è lo standard; eventuali ritardi derivano da versioni client arretrate o restrizioni amministrative.
- Componenti Copilot in Office (Pannelli attività, comandi contestuali): ereditano GPT‑4o quando l’host è aggiornato. Alcune funzionalità sperimentali possono essere “feature‑flighted” su sottoinsiemi di utenti.
Perché qualcuno non lo vede ancora
Le cause più frequenti sono:
- Rollout a scaglioni (ring deployment): l’abilitazione avviene per step su aree geografiche e tenant.
- Versione client obsoleta: build vecchie di Office/Windows o app mobili non aggiornate possono restare sul modello precedente.
- Policy IT restrittive: l’amministratore può disattivare anteprime o funzionalità “più recenti di Copilot”.
- Limitazioni regionali/linguistiche: alcune capacità (es. certi strumenti multimodali) arrivano dopo in specifici mercati.
- Cache e sessioni: residui locali o profili multipli (aziendale/personale) possono forzare fallback temporanei.
Cosa fare se non vedi ancora GPT‑4o
Se Copilot continua a comportarsi come con un modello precedente, segui l’ordine operativo qui sotto. Nella grande maggioranza dei casi risolve il problema senza aprire ticket.
- Aggiorna Office e sistema operativo:
- Windows: Impostazioni > Windows Update e attiva “Ottieni gli aggiornamenti più recenti non appena sono disponibili”.
- Microsoft 365 (Office): File > Account > Opzioni di aggiornamento > Aggiorna ora. Su macOS usa Microsoft AutoUpdate.
- Abilita le esperienze più recenti di Copilot (tenant aziendale):
- Nel portale di amministrazione Microsoft 365, assicurati che l’opzione/anteprima dedicata alle “Esperienze più recenti di Copilot” sia attivata per gli utenti interessati.
- Verifica l’assegnazione corretta delle licenze Copilot ai gruppi/utenti target.
- Prova dal web: accedi a copilot.microsoft.com. Se qui vedi le capacità tipiche di GPT‑4o (risposte più rapide, migliore multimodalità), il problema è locale al client.
- Invia feedback dall’app: usa il pulsante dedicato in Copilot (web o client). I segnali raccolti aiutano a sbloccare abilitazioni sospese.
- Soluzione temporanea: se devi assolutamente usare GPT‑4o per un progetto urgente, continua con ChatGPT Plus/Enterprise o Azure OpenAI mentre completi gli step di aggiornamento sul canale Copilot.
- Pulisci cache e re‑login:
- Esci ed entra nuovamente con l’account corretto (evita mix tra profili personali e aziendali nella stessa sessione di browser).
- Cancella dati di navigazione del profilo Edge/Chrome dedicato a Copilot, quindi riprova.
- Controlla proxy e sicurezza (aziende): soluzioni di filtraggio/SSL inspection aggressive possono interferire con endpoint Copilot e ritardare feature‑flags.
- Verifica lo stato del servizio: nell’Admin Center consulta Integrità del servizio per eventuali advisories su Copilot nel tuo tenant/area.
Come capire se stai davvero usando GPT‑4o
Copilot non mostra sempre in chiaro il nome del modello. Ecco tre verifiche pragmatiche che funzionano anche senza indicatori espliciti.
- Test “documento pesante”: incolla un testo lungo (decine di pagine) e chiedi “Fammi un executive summary con 5 rischi e 5 opportunità, citando i paragrafi d’origine”. Con GPT‑4o osservi maggiore coerenza, riferimenti più stabili e latenza ridotta.
- Test “tabella Excel incollata”: incolla una tabella complessa e chiedi “Genera una formula/Power Query per ottenere X e spiega i passaggi”. GPT‑4o tende a ragionare meglio su strutture semi‑formali, con minori allucinazioni nelle formule.
- Test “immagine con testo piccolo” (se la tua istanza abilita l’analisi immagini): allega un’immagine con scritte minute o grafici e chiedi una descrizione dettagliata con estrazione di valori. GPT‑4o mostra un’analisi più accurata rispetto ai modelli precedenti.
Nota: non affidarti a domande dirette tipo “Che modello stai usando?” – spesso i sistemi non espongono il nome del modello per ragioni di sicurezza e gestione del traffico.
Vantaggi concreti di GPT‑4o in Copilot (una volta attivo)
- Risposte più rapide grazie a costi computazionali ottimizzati e infrastruttura più efficiente.
- Miglior ragionamento sui file di lavoro (Word, Excel, PowerPoint), con riduzione degli errori strutturali e maggiore aderenza ai dati d’origine.
- Finestra di contesto estesa: gestisce richieste più lunghe e contesti multi‑documento con minori necessità di “spezzare” i prompt.
- Coerenza d’esperienza tra ChatGPT e Copilot, riducendo lo switching continuo e lo sforzo di prompt engineering duplicato.
- Multimodalità più matura: migliore integrazione tra testo, immagini e – dove abilitato – contenuti audio, utile in scenari di helpdesk, ispezione visiva e formazione.
Copilot Pro vs Microsoft 365 Copilot: cosa cambia davvero
Aspetto | Copilot Pro (personale) | Microsoft 365 Copilot (aziendale) |
---|---|---|
Modello di default | GPT‑4o nella maggior parte dei Paesi e client supportati. | GPT‑4o di default, integrato con Microsoft Graph (file, e‑mail, riunioni, team). |
Integrazione con Office | Disponibile nelle app supportate se aggiornate. | Profonda e amministrabile (criteri, DLP, audit, controlli granulari). |
Dati e conformità | Contesto locale all’utente, utenza consumer. | Confini dati aziendali, policy IT, governance e registri attività. |
Gestione modelli | Controllo limitato dell’utente finale. | Feature‑flags e ring di rilascio gestiti dal tenant; possibili anteprime selettive. |
Risoluzione problemi | Focalizzata su build/app e profilo account. | Include verifiche su licenze, policy, reti e stato servizio. |
Perché ChatGPT a volte “sembra migliore” di Copilot
Nei periodi di transizione (come nel 2024) ChatGPT ha esposto prima GPT‑4o e alcune ottimizzazioni specifiche. Anche oggi, differenze residue possono derivare da:
- Ottimizzazioni per canale: lo stesso modello può comportarsi in modo leggermente diverso a seconda di filtri, strumenti e “tool‑use” disponibili.
- Contesto enterprise: in ambito Microsoft 365 le risposte tengono conto della sicurezza, del Graph e delle policy aziendali, con controlli aggiuntivi che possono incidere sulla forma della risposta.
- Versioni non allineate: client non aggiornati o sessioni con cache “sporche” possono forzare fallback, dando l’impressione di un modello inferiore.
Checklist rapida per amministratori IT
Se gestisci un tenant Microsoft 365, questa lista ti aiuta a sbloccare GPT‑4o per i tuoi utenti.
- Licenze: verifica che i gruppi corretti dispongano delle licenze Microsoft 365 Copilot o equivalenti idonee.
- Policy di anteprima: abilita le “Esperienze più recenti di Copilot” per gli utenti pilota; estendi gradualmente a tutta l’organizzazione.
- Versioni client: imposta canali di aggiornamento (Current/Monthly) per Office e vincola il minimo di build richiesto dalle note di rilascio interne.
- Rete: escludi gli endpoint Copilot da ispezioni SSL aggressive e aggiungi le eccezioni nel proxy.
- Formazione: condividi un playbook con i test rapidi per riconoscere GPT‑4o (vedi sezione “Come capire se stai usando GPT‑4o”).
- Monitoraggio: controlla periodicamente Integrità del servizio e crea una coda di feedback centralizzata (Forms/SharePoint) per i team.
Modello di comunicazione interna
Puoi riutilizzare questo testo per annunciare l’arrivo di GPT‑4o ai colleghi:
Oggetto: Aggiornamento Copilot – attivazione di GPT‑4o
Ciao a tutti,
abbiamo abilitato il modello GPT‑4o in Copilot per gli account aziendali idonei. Questo comporta risposte più rapide, migliore capacità di ragionamento sui documenti e coerenza con l’esperienza ChatGPT.
Se non lo vedete ancora, aggiornate Office/Windows e verificate di aver effettuato l’accesso con l’account aziendale. Per qualsiasi problema, usate il canale IT di supporto.
Grazie,
Team IT
Domande frequenti
Esiste una data unica di rilascio per tutti?
No. Microsoft usa un approccio ring‑based con abilitazione progressiva per regioni, tenant e canali. È normale che due utenti vedano funzionalità leggermente diverse per qualche settimana.
Copilot gratuito usa GPT‑4o?
Nel canale web generale, GPT‑4o è il default per la maggior parte dei Paesi. In ambito aziendale la priorità è su Microsoft 365 Copilot Chat, con governance e policy dedicate.
Posso “forzare” il modello GPT‑4o da impostazioni utente?
In genere no. La selezione del modello è gestita dal servizio e dalle policy del tenant. Puoi però massimizzare le probabilità aggiornando i client e abilitando le “esperienze più recenti”.
Perché l’esperienza differisce tra web e desktop?
Il web riceve spesso aggiornamenti prima, fungendo da “termometro” neutro. Le app desktop aggiungono livelli d’integrazione (Graph, sicurezza, file locali) che richiedono test e rollout dedicati.
GPT‑4o migliora l’analisi di Excel/PowerPoint?
Sì, in media riduce le allucinazioni nelle formule complesse, gestisce meglio le tabelle annidate e propone suggerimenti più coerenti nella generazione di slide.
Il prezzo del mio abbonamento cambia?
Il passaggio a GPT‑4o è incluso nei piani idonei. Eventuali variazioni di prezzo dipendono dalla tipologia di licenza, non dal singolo modello.
Confronto sintetico: ChatGPT Plus vs Copilot Pro quando serve “Subito GPT‑4o”
Esigenza | ChatGPT Plus | Copilot Pro |
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Accesso immediato a GPT‑4o | Generalmente disponibile in modo continuo. | Disponibile nella maggior parte dei Paesi e client; eventuali ritardi dipendono dal canale/app. |
Integrazione con file Office locali | Limitata senza plug‑in aggiuntivi. | Nativa nelle app Word/Excel/PowerPoint/Outlook aggiornate. |
Contesto aziendale (Graph, sicurezza) | Non applicabile. | Gestito da Microsoft 365 Copilot (tenant). |
Velocità su richieste lunghe | Molto buona. | Allineata con GPT‑4o; dipende anche dalla rete aziendale e dal client in uso. |
Playbook operativo: dal sintomo alla soluzione
- Capire il contesto: sei su web, desktop o mobile? Profilo personale o aziendale? Questo distingue problemi locali da policy di tenant.
- Test dal web: se il web è OK ma il desktop no, aggiorna Office e svuota cache profilo; verifica i componenti di Copilot nelle app.
- Verifica licenze e abilitazioni (tenant): accertati che gli utenti siano nei gruppi giusti e che “esperienze più recenti” sia attivo.
- Rete e sicurezza: escludi ispezioni SSL/proxy sugli endpoint di Copilot e Graph.
- Monitora e comunica: mantieni un canale di feedback, diffondi istruzioni brevi per riconoscere GPT‑4o e aggiorna gli utenti sullo stato del rollout.
Best practice per sfruttare GPT‑4o in azienda
- Prompt strutturati: usa formati ripetibili (obiettivo, vincoli, dati d’origine, stile output). Con GPT‑4o la resa cresce in proporzione alla chiarezza di contesto.
- Documenti “ben formati”: allega file con titoli, sottotitoli e tabelle pulite. Il modello razionalizza meglio gli schemi coerenti.
- Verifica di precisione: per output critici (finanza, legale), richiedi sempre fonti e sezioni d’appoggio; fai validare a una subject‑matter expert.
- Gestione della conoscenza: integra Copilot con repository curati (SharePoint, OneDrive) per un contesto ricco e affidabile.
Conclusioni
All’epoca della domanda (giugno–settembre 2024) mancava una data certa: la risposta era “arriverà presto, senza ETA”. Oggi (settembre 2025) GPT‑4o è il modello di riferimento nella maggior parte degli ambienti Copilot – web, desktop, mobile e plug‑in Office – con differenze residue spiegabili da rollout a scaglioni, build obsolete oppure policy IT. Se non lo vedi ancora, la soluzione pratica è: aggiorna i client, abilita le esperienze più recenti, testa dal web, ripulisci cache/sessioni e – in contesti aziendali – coordina con l’amministratore per licenze, rete e stato del servizio. Nel frattempo, se serve un’alternativa d’emergenza, usa ChatGPT Plus/Enterprise o Azure OpenAI per accedere a GPT‑4o senza interruzioni.
Riferimenti chiave (senza link): annuncio Microsoft del 20 maggio 2024 sull’arrivo di GPT‑4o in Copilot; aggiornamento del 15 gennaio 2025 con Microsoft 365 Copilot Chat che adotta GPT‑4o di default.