Un audit richiede di disabilitare l’account Administrator predefinito in Active Directory, ma nel dominio c’è un solo domain controller. In questa guida trovi rischi, precauzioni e procedure dettagliate per rinominare (consigliato) o disabilitare in sicurezza l’account con RID‑500.
Contesto e obiettivo
Molte checklist di sicurezza richiedono di ridurre l’esposizione dell’account Administrator predefinito del dominio (il cosiddetto “RID‑500”). L’idea è sensata: è un bersaglio ovvio per attacchi di brute force, password spraying e tentativi di lateral movement. Tuttavia, in ambienti con un solo Domain Controller (DC) la gestione errata di questo account può complicare drasticamente le operazioni di recupero e manutenzione.
In questo articolo rispondiamo a tre domande pratiche:
- È fattibile disabilitarlo in un dominio con un solo DC?
- Quali precauzioni adottare per evitare blocchi operativi?
- Esiste un’alternativa più sicura (ad esempio rinominarlo) e come implementarla correttamente?
Concetti chiave: perché l’account “RID‑500” è speciale
- SID stabile: l’account Administrator del dominio ha sempre un SID che termina con
-500
. Rinominandolo, il SID rimane invariato; gli oggetti e le ACL continuano a riconoscerlo come l’account predefinito. - Visibilità per gli attaccanti: il nome “Administrator” (o la sua traduzione locale) è noto. Rinominare riduce il rumore di attacchi automatizzati e l’esposizione nei log.
- Impatto operativo: disabilitare o rinominare un account può interrompere servizi, script o task che lo usano esplicitamente. La due diligence è obbligatoria.
Rischi specifici con un singolo Domain Controller
Con un solo DC non esiste ridondanza. Qualsiasi modifica agli account privilegiati va trattata come change ad alto rischio:
- Perdita di accesso amministrativo: un errore di configurazione, un lockout o la corruzione del profilo del nuovo account Domain Admin può impedire amministrazioni urgenti.
- Ripristino più complesso: senza un secondo DC online, operazioni come FRS/DFSR, ripristino autoritativo della directory e recovery di oggetti diventano più lente e più delicate.
- Servizi dipendenti: eventuali servizi, script o pianificazioni che usano “Administrator” rischiano di fallire dopo il cambio.
Disabilitare o rinominare? Confronto sintetico
Entrambe le opzioni sono tecnicamente possibili, ma hanno profili di rischio differenti. La tabella seguente riassume i pro e i contro in uno scenario con singolo DC.
Scenario | Passaggi principali | Note di sicurezza |
---|---|---|
Disabilitare l’account Administrator | 1. Creare un nuovo account membro di Domain Admins (“break‑glass”). 2. Verificare che il nuovo account esegua tutte le attività amministrative (DNS, DHCP, utenti, GPO, backup). 3. Impostare password forte e, se possibile, meccanismi di MFA/approvazione fuori banda (per esempio, accesso via jump box con MFA). 4. Da Active Directory Users and Computers (ADUC): Users → Administrator → Properties → spuntare Account is disabled. 5. Monitorare i log e tenere un backup recente del system state del DC. | • Con un solo DC non c’è ridondanza: se l’account sostitutivo si corrompe o viene bloccato, il recupero è complesso. • L’account “RID‑500” ha peculiarità storiche e ACL ereditate; testare a fondo prima di disabilitarlo. • Rischio alto di interruzione per servizi o script legati al nome “Administrator”. |
Rinominare l’account Administrator (consigliato) | 1. Eseguire i passaggi 1–2 e 5 dello scenario precedente (creare account di emergenza + monitoraggio). 2. In ADUC: tasto destro su “Administrator” → Rename → impostare un nome non riconoscibile (es. srvCoreAdm845 ).3. Verificare appartenenze a Domain Admins (ed eventualmente Enterprise Admins) rimangano intatte. 4. Aggiornare script, servizi, attività pianificate che usavano esplicitamente “Administrator”. 5. Impostare password forte; custodirla in cassaforte o PAM; applicare GPO di Deny log on through RDP al nuovo nome per ridurre l’esposizione interattiva. | • Il SID resta lo stesso (termina in -500 ), quindi i privilegi integrati rimangono; l’obiettivo però diventa meno ovvio per un attaccante.• Meno rischio operativo rispetto alla disabilitazione: i riferimenti per SID continuano a funzionare. |
Preparazione obbligatoria (checklist pre‑change)
- Backup: eseguire un system state backup recente del DC. Conservare anche un backup offline.
- DSRM: verificare e documentare la password di Directory Services Restore Mode (DSRM). È un account locale separato, usato a DC avviato in modalità ripristino.
- Account di emergenza (“break‑glass”):
- Creare un nuovo utente, aggiungerlo a Domain Admins (e solo se necessario ad altri gruppi privilegiati).
- Imporre password lunga (minimo 20–24 caratteri) e archiviazione in password vault con accesso controllato a due persone (principio del doppio controllo).
- Valutare restrizioni di logon (solo da jump server/PAW) e auditing dedicato.
- Inventario dipendenze:
- Servizi Windows eseguiti come “Administrator”.
- Attività pianificate (Task Scheduler).
- Script, job di backup, software di gestione che usano esplicitamente quell’account.
- Finestra di manutenzione e piano di rollback approvati.
- Accesso fisico al DC o console out‑of‑band in caso di problemi (iDRAC, iLO, IPMI, ecc.).
Procedura A — Disabilitare l’account Administrator
Quando ha senso
È una scelta drastica. Si valuta solo se:
- esiste un break‑glass testato e documentato;
- non ci sono dipendenze operative dal nome “Administrator”;
- si accetta un maggiore rischio di recupero in assenza di un secondo DC.
Passi (GUI)
- Accedi con il nuovo account Domain Admin.
- Apri Active Directory Users and Computers → Users → tasto destro su Administrator → Properties.
- Tab Account → spunta Account is disabled → OK.
- Conferma nei log e prova operazioni amministrative comuni (creazione utenti, GPO, DNS, backup).
Passi (PowerShell)
$domainSid = (Get-ADDomain).DomainSID.Value
$adminSid = "$domainSid-500"
$admin = Get-ADUser -Filter "SID -eq '$adminSid'"
Set-ADAccountControl -Identity $admin -Enabled:$false
Verifiche
- Controlla eventi di sicurezza relativi a disabilitazione (vedi tabella eventi più sotto).
- Riesegui tutti i test operativi pianificati (DNS, DHCP, GPO, backup, join al dominio, reset password utenti, ecc.).
Rischi e rollback
Se compaiono interruzioni o errori nei servizi, riabilita l’account:
Set-ADAccountControl -Identity $admin -Enabled:$true
Procedura B — Rinominare l’account Administrator (consigliato)
Perché è preferibile
Rinominare l’account riduce la superficie d’attacco (scomparsa del nome ovvio) senza modificare SID e privilegi. In pratica, i riferimenti per SID continuano a funzionare, minimizzando rischi operativi. È la scelta più bilanciata per un singolo DC.
Passi (GUI)
- Accedi con il nuovo account Domain Admin (non usare “Administrator”).
- In ADUC: Users → tasto destro su Administrator → Rename → imposta un nome non riconoscibile, es.
srvCoreAdm845
. - Conferma il cambio di Full name, sAMAccountName e UPN proposti dalla procedura guidata.
- Verifica appartenenze ai gruppi privilegiati.
- Aggiorna eventuali servizi/task/script che usavano il nome “Administrator”.
Passi (PowerShell)
Per eseguire un rinomina accurato di CN, sAMAccountName e UPN:
$domain = Get-ADDomain
$domainSid = $domain.DomainSID.Value
$adminSid = "$domainSid-500"
$admin = Get-ADUser -Filter "SID -eq '$adminSid'" -Properties DistinguishedName,UserPrincipalName
$newName = "srvCoreAdm845"
$newUPN = "$newName@$($domain.DNSRoot)"
Rinomina CN (nome dell'oggetto in AD)
Rename-ADObject -Identity $admin.DistinguishedName -NewName $newName
Aggiorna sAMAccountName, UPN e displayName
Set-ADUser -Identity $admin -SamAccountName $newName -UserPrincipalName $newUPN -DisplayName $newName
Verifica servizi e pianificazioni
Ricerca rapida di dipendenze esplicite dal vecchio nome:
# Servizi che girano come Administrator
Get-CimInstance Win32Service | Where-Object {$.StartName -match 'Administrator'} | Select-Object Name, StartName, State
Attività pianificate con principal "Administrator"
Get-ScheduledTask | ForEach-Object {
$p = $*.Principal.UserId
if ($p -and $p -match 'Administrator') { [PSCustomObject]@{ TaskName = $*.TaskName; User = $p } }
} </code></pre>
<h3>Hardening consigliato dopo la rinomina</h3>
<ul>
<li><strong>Deny log on through Remote Desktop Services</strong> per il nuovo nome (applicare con <em>GPO</em> all’OU <em>Domain Controllers</em> e ai server, tenendo un processo di sblocco d’emergenza documentato).</li>
<li><strong>Consentire l’uso solo da jump server/PAW</strong> (firewall, policy e gruppi di accesso dedicati).</li>
<li><strong>Auditing aggressivo</strong> su logon e modifiche dell’account (vedi sezione successiva).</li>
<li><strong>Password lunga e custodita</strong> in cassaforte/PAM; rotazione periodica con processo controllato.</li>
</ul>
<h2>Auditing e rilevazione: cosa tracciare</h2>
<p>Abilitare le <em>Advanced Audit Policies</em> su DC e server critici:</p>
<ul>
<li><strong>Account Logon</strong>: success/failure (ID 4624, 4625, 4648, 4672).</li>
<li><strong>Logon/Logoff</strong>: attività interattive e via rete.</li>
<li><strong>Account Management</strong>: creazione, rinomina, abilitazione/disabilitazione utenti (ID 4720, 4722, 4723, 4724, 4725, 4726, 4738, 4781).</li>
<li><strong>Directory Service Access</strong>: eventi 4662 per operazioni sugli oggetti utente ad alta sensibilità.</li>
</ul>
<table>
<thead>
<tr>
<th>Categoria</th>
<th>Event ID</th>
<th>Significato</th>
</tr>
</thead>
<tbody>
<tr><td>Account Management</td><td>4781</td><td>Rinominato un account utente</td></tr>
<tr><td>Account Management</td><td>4725 / 4722</td><td>Account disabilitato / riabilitato</td></tr>
<tr><td>Account Management</td><td>4738</td><td>Attributi dell’account modificati</td></tr>
<tr><td>Logon</td><td>4672</td><td>Logon con privilegi speciali (tipico per account amministrativi)</td></tr>
<tr><td>Logon</td><td>4624 / 4625</td><td>Accesso riuscito / fallito</td></tr>
<tr><td>Credenziali</td><td>4648</td><td>Accesso con credenziali esplicite (runas/over the network)</td></tr>
</tbody>
</table>
<h2>GPO e controlli di accesso consigliati</h2>
<ul>
<li><strong>User Rights Assignment</strong> (Computer Configuration → Policies → Windows Settings → Security Settings → Local Policies):
<ul>
<li><em>Deny log on locally</em> e <em>Deny log on through Remote Desktop Services</em> per l’account rinominato (valutare attentamente sui DC; preferire restrizione RDP).</li>
<li><em>Allow log on through Remote Desktop Services</em> solo per gruppi amministrativi autorizzati e, se possibile, tramite jump server.</li>
</ul>
</li>
<li><strong>Password/Lockout policy</strong> robuste a livello di dominio (lunghezza minima elevata, lockout con soglie ragionate).</li>
<li><strong>Limitare l’uso dell’account RID‑500</strong> a operazioni d’emergenza; per l’amministrazione quotidiana usare account nominativi aggiunti temporaneamente a gruppi privilegiati (<em>Just‑in‑Time</em> / <em>Just‑Enough Administration</em>).</li>
<li><strong>Rinominare gli amministratori locali</strong> delle workstation e dei server tramite GPO (impostazione “Accounts: Rename administrator account” – vale per gli account <em>locali</em>, non per il dominio).</li>
</ul>
<h2>Backup e recovery: elementi non negoziabili</h2>
<ol>
<li><strong>System State Backup</strong> del DC prima del change:
<pre><code class="language-powershell">wbadmin start systemstatebackup -backuptarget:E: -quiet</code></pre>
</li>
<li><strong>DSRM</strong>: conoscere e testare la password del DSRM.
<pre><code class="language-powershell"># Aggiornare la password DSRM (eseguire sul DC)
ntdsutil "set dsrm password" "reset password on server null" q q
Runbook di recovery: chi contattare, dove sono le password sigillate, come riabilitare rapidamente l’account o eseguire un restore.
Esempi pronti all’uso (PowerShell)
Creazione account “break‑glass”
$tempPwd = Read-Host -AsSecureString "Immetti password forte per BreakGlass-DA"
New-ADUser -Name "BreakGlass-DA" -SamAccountName "BreakGlass-DA" `
-UserPrincipalName "BreakGlass-DA@contoso.local" -DisplayName "BreakGlass-DA" `
-AccountPassword $tempPwd -Enabled $true
Add-ADGroupMember "Domain Admins" "BreakGlass-DA"
Opzionale: limitare il logon alle PAW/jump server con una Logon Workstation list o tramite GPO
Identificare l’account RID‑500 e rinominarlo
$domain = Get-ADDomain
$adminSid = "$($domain.DomainSID.Value)-500"
$admin = Get-ADUser -Filter "SID -eq '$adminSid'" -Properties *
$newName = "srvCoreAdm845"
$newUPN = "$newName@$($domain.DNSRoot)"
Rename-ADObject -Identity $admin.DistinguishedName -NewName $newName
Set-ADUser -Identity $admin -SamAccountName $newName -UserPrincipalName $newUPN -DisplayName $newName
Verifica
Get-ADUser -Filter "SID -eq '$adminSid'" -Properties SamAccountName,UserPrincipalName,MemberOf |
Select-Object SamAccountName,UserPrincipalName,MemberOf
Disabilitare o riabilitare (conferma)
# Disabilita RID‑500
$admin = Get-ADUser -Filter "SID -eq '$adminSid'"
Set-ADAccountControl -Identity $admin -Enabled:$false
Riabilita (rollback)
Set-ADAccountControl -Identity $admin -Enabled:$true
Controlli post‑intervento (checklist)
- Accessi amministrativi: verifica che il nuovo account Domain Admin esegua correttamente operazioni su AD, DNS, GPO, DHCP (se presente), backup e restore.
- Servizi e task: nessun servizio o attività pianificata deve rimanere configurata con il vecchio nome.
- Log: conferma la presenza degli eventi 4781 (rinomina) o 4725 (disabilitazione) e monitora 4625 (fallimenti di logon) per possibili tentativi contro il vecchio nome.
- Documentazione: registra data/ora del change, nuovo nome, posizione della password di emergenza e contatti del change approver.
Domande frequenti
Rinominare cambia davvero qualcosa se il SID resta lo stesso?
Sì: per gli attaccanti opportunisti e molte automazioni malevole, il primo vettore è provare direttamente l’utente “Administrator”. Rinominando, riduci la probabilità di attacco riuscito per tentativi mirati al nome. Il SID resta uguale e tutti i riferimenti per SID continuano a funzionare, minimizzando impatti.
È sicuro disabilitare l’Administrator su un singolo DC?
È possibile ma non è la scelta più prudente. Con un unico DC, l’assenza di ridondanza amplifica i rischi operativi: se l’account sostitutivo ha problemi, il ripristino può richiedere finestre lunghe o procedure complesse. Per questo si preferisce rinominare e affiancare un account di emergenza ben protetto.
Il DSRM è influenzato dal cambio?
No. Il DSRM usa un account locale separato (anch’esso chiamato “Administrator”, ma nella SAM locale del DC e utilizzabile solo in modalità ripristino). Verificare e custodire la password del DSRM è parte del piano di emergenza.
Che differenza c’è tra rinominare via GPO e rinominare l’account del dominio?
La policy “Accounts: Rename administrator account” agisce solo sugli account locali di workstation e server membri. Per l’account del dominio bisogna usare ADUC o PowerShell come indicato.
Qual è il miglior assetto operativo a regime?
- Tenere l’account RID‑500 rinominato, con password lunga in cassaforte, uso solo emergenza.
- Amministrazione quotidiana con account nominativi e privilegi elevati concessi on‑demand (JIT/JEA) tramite PAM o processi approvati.
- Accesso amministrativo solo da jump server/PAW con MFA e audit completo.
Raccomandazioni operative aggiuntive
- Backup completo del DC prima di qualsiasi modifica agli account privilegiati.
- Auditing avanzato: attivare e monitorare “Audit Directory Service Access” e “Audit Logon/Logoff” per evidenziare l’uso improprio del nuovo nome o del SID‑500.
- Least privilege: usare il RID‑500 rinominato solo per attività ad alto impatto; per l’ordinario preferire account personali in Domain Admins abilitati temporaneamente (JIT/JEA).
- Documentazione accurata della procedura (data, nuovo nome, custodia password di emergenza) per conformità e disaster recovery.
Schema decisionale rapido
Domanda | Sì | No |
---|---|---|
Hai un break‑glass testato e backup system state recente? | Procedi alla rinomina; valuta anche la disabilitazione se non esistono dipendenze. | Metti in sicurezza questi prerequisiti prima di qualsiasi intervento. |
Ci sono servizi/script che usano “Administrator”? | Programma l’aggiornamento delle credenziali e fai test di continuità. | Puoi rinominare con rischio basso di interruzioni. |
Accetti complessità di recupero in caso di problemi? | La disabilitazione è praticabile ma resta più rischiosa con un solo DC. | Preferisci la rinomina e un hardening mirato (RDP deny, audit, PAW). |
Conclusioni
In sintesi: disabilitare l’account Administrator (RID‑500) su un dominio con un solo Domain Controller è tecnicamente possibile ma espone a rischi di gestione e recupero elevati. Rinominare l’account — affiancato da un secondo account Domain Admin di emergenza, da una policy di auditing robusta e da controlli di accesso (deny RDP, PAW/jump server) — offre un equilibrio superiore tra sicurezza e operatività. Documenta tutto, conserva i backup e verifica periodicamente che la catena di controllo funzioni come previsto.
Appendice: playbook operativo (riassunto)
- Esegui backup system state e verifica la password DSRM.
- Crea l’account BreakGlass-DA e testalo su DNS, GPO, utenti, backup.
- Inventaria e aggiorna servizi/task/script legati a “Administrator”.
- Rinomina l’account RID‑500 (GUI o PowerShell) con nome non ovvio.
- Applica Deny log on through RDP e limita l’uso al jump server.
- Abilita auditing (4624/4625/4672/4725/4781) e monitora.
- Documenta e archivia in cassaforte password e runbook di emergenza.