Surface Pro 7+ bloccato con BSOD “Inaccessible boot device” dopo l’upgrade a un SSD M.2 2230 (WD Black SN770M 1 TB)? Qui trovi una guida completa: cosa causa il problema, perché imaging/clone/clean‑install falliscono e la procedura che ha sbloccato l’avvio stabile di Windows 11.
Contesto e sintomi
La sostituzione dell’SSD interno da 128 GB del Surface Pro 7+ con un Western Digital Black SN770M 1 TB (M.2 2230, PCIe Gen 4) ha portato a una serie di esiti indesiderati in Windows 11 (e talvolta Windows 10): installazioni che si bloccano, loop di riavvio e schermate blu con codici come “INACCESSIBLEBOOTDEVICE” oppure messaggi tipo “Windows non inizializzato correttamente”. Anche dove l’avvio riusciva, il sistema risultava instabile e privo degli strumenti di ripristino.
Alla base, il tablet nasce per SSD NVMe PCIe Gen 3 x4. Molte unità Gen 4 sono retro‑compatibili e, in teoria, dovrebbero funzionare a velocità Gen 3, ma la gestione energetica (ASPM, stati L1/L1.2, politiche di risparmio link PCIe e LPM) può mettere in crisi l’inizializzazione del controller NVMe durante il bootstrap.
Tentativi (falliti) con esiti e criticità
Di seguito una sintesi delle prove più comuni, con i problemi riscontrati su Surface Pro 7+ dopo l’upgrade a SN770M:
Tentativo | Procedura adottata | Esito / Problema emerso |
---|---|---|
Creare immagine e ripristinare da USB | Backup del vecchio SSD ⇒ sostituzione ⇒ ripristino da USB | Installazione interrotta: freeze dopo la scelta lingua. |
Installare Windows 11 da USB avviabile | Media Creation Tool → chiavetta USB | Blocco con errore in fase di installazione. |
Clonazione con Macrium Reflect (SSD collegato in USB) | Clonazione 128 GB → 1 TB ⇒ inserimento nuovo SSD | Boot, ma crash dopo ~10 s e BSOD ricorrenti. |
Installare Windows 10 su SSD esterno con Hasleo WinToUSB | Installazione tramite altro PC ⇒ inserimento nel tablet | Avvio riuscito ma sistema instabile (reset disabilitato, ripristino non disponibile, ecc.). |
Perché accade: breve spiegazione tecnica
- Surface Pro 7+ utilizza nativamente SSD NVMe Gen 3. Con alcune unità Gen 4 (come SN770M) l’hardware e il firmware sono compatibili, ma gli stati di risparmio energetico del link PCIe possono essere troppo aggressivi durante le primissime fasi di bootstrap.
- Se il controller NVMe va in low‑power proprio mentre Windows inizializza lo stack storage, la risposta del bus può tardare: il driver vede il disco come non pronto e scatta INACCESSIBLEBOOTDEVICE.
- Le combinazioni di ASPM (Active State Power Management) L1/L1.2 e di LPM storicamente nate per AHCI/SATA (HIPM/DIPM) incidono sul comportamento del link e, su piattaforme ibride, possono riflettersi anche sull’NVMe via politiche del controller e del firmware UEFI.
In sintesi: non è (solo) un problema di immagine/clonazione; è la politica energetica applicata in fase di avvio che, in certe configurazioni, spegne “troppo” il link prima che Windows abbia montato correttamente il volume di boot.
La soluzione che ha sbloccato l’avvio stabile
La procedura seguente ha risolto il problema in modo ripetibile su Surface Pro 7+ con WD Black SN770M 1 TB:
- Reinserire il vecchio SSD originale nel Surface e avviare Windows con la configurazione “nota funzionante”.
- Sbloccare l’impostazione nascosta di risparmio energetico PCIe (Link State Power Management) eseguendo PowerShell o Prompt dei comandi come Amministratore:
REG ADD HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Power\PowerSettings\501a4d13-42af-4429-9fd1-a8218c268e20\ee12f906-d277-404b-b6da-e5fa1a576df5 /v Attributes /t REG_DWORD /d 2 /f
Questo comando rende visibile in “Opzioni risparmio energia” il menu PCI Express → Link State Power Management. - Aprire le impostazioni avanzate del piano di alimentazione (Pannello di Controllo → Opzioni risparmio energia → Modifica impostazioni combinazione → Cambia impostazioni avanzate) e impostare:
- AHCI – HIPM/DIPM → Attivo (sia “A batteria” sia “Alimentazione da rete”). Nota: “Attivo” disabilita il risparmio link a livello AHCI, evitando transizioni HIPM/DIPM troppo aggressive.
- PCI Express → Link State Power Management → Moderate power savings (sia “A batteria” sia “Alimentazione da rete”).
- Collegare il nuovo SSD via USB (box/adapter M.2 2230→USB) e clonare di nuovo il vecchio disco sul nuovo con Macrium Reflect.
- Montare il nuovo SSD all’interno del Surface e riavviare.
- L’avvio deve andare a buon fine, senza BSOD e senza freeze in schermata di login.
- Una volta in Windows, ridimensionare la partizione per sfruttare 1 TB pieni (da Gestione Disco o direttamente in Macrium durante la clonazione).
Prima di clonare: 3 accorgimenti importanti
- Sospendi BitLocker (se attivo): Gestisci BitLocker → Sospendi protezione oppure da prompt elevato
manage-bde -protectors -disable C:
. - Aggiorna il firmware/UEFI del Surface a una build recente tramite Windows Update mentre sei ancora sul vecchio SSD.
- Scollega il vecchio disco prima del primo boot dal nuovo SSD: eviti conflitti di firma disco e confusione del boot manager.
Perché questa soluzione funziona
- Riduzione dell’aggressività energetica: impostando HIPM/DIPM = Attivo (di fatto disabilitato) e LSPM PCIe = Moderato, il link rimane alimentato in modo sufficiente durante il bootstrap, evitando time‑out sul bus e la mancata enumerazione del controller NVMe.
- Clonazione “a caldo” corretta: clonando col vecchio disco montato internamente e il nuovo in USB, Windows conserva driver e identificativi coerenti con l’hardware della macchina, cosicché al primo boot con il nuovo SSD le inizializzazioni PnP non incontrano più interruzioni di alimentazione.
Guida passo‑passo alla clonazione con Macrium Reflect
- Prepara i dischi:
- Vecchio SSD originale inserito nel Surface e avviato in Windows.
- Nuovo SSD SN770M collegato esternamente via adattatore USB.
- Apri Macrium Reflect → Clone this disk… sul disco di origine (128 GB).
- Seleziona come destinazione il nuovo SSD esterno (1 TB).
- Copia tutte le partizioni (EFI, MSR, Windows, Recovery).
- Assicurati che la partizione EFI System (FAT32) venga copiata in testa al disco (GPT).
- Espandi la partizione Windows (C:) per occupare lo spazio aggiuntivo, oppure lascia spazio libero da estendere dopo.
- Opzioni consigliate:
- Allineamento a 1 MB (default).
- Enable SSD Trim abilitato.
- Se hai avuto BSOD: Verify image e disattiva Rapid Delta Clone per una clonazione più “pulita”.
- Esegui la clonazione e, al termine, chiudi Windows completamente (non sospensione/ibernazione).
- Comando utile:
shutdown /s /t 0
- Comando utile:
- Sostituisci fisicamente i dischi: inserisci l’SN770M all’interno del Surface, rimuovi qualunque storage esterno e accendi.
- Se Windows non parte, avvia da recovery USB e usa Macrium → Fix Windows boot problems per rigenerare BCD/EFI. Quindi riprova l’avvio.
Verifiche e ottimizzazioni post‑avvio
- Espansione partizione: da Gestione Disco estendi C: per usare 1 TB.
- TRIM attivo: verifica con
fsutil behavior query DisableDeleteNotify
(0 = TRIM attivo). - ReAgentC: controlla che l’ambiente di ripristino sia abilitato:
reagentc /info reagentc /enable
- Event Viewer: in Registri di Windows → Sistema verifica assenza di errori NVMe/StorPort (ID 129/153) durante il boot.
Raccomandazioni per l’hardware (SSD M.2 2230 per Surface)
- Compatibilità: fattore forma M.2 2230, interfaccia NVMe, ideale PCIe Gen 3 o Gen 4 retro‑compatibile ben testato.
- Modelli diffusi su Surface:
- Kioxia BG4/BG5
- WD SN530/SN740
- Sabrent Rocket Q4 2230
- Micron 2400
- Aggiornare il firmware/UEFI del Surface all’ultima versione disponibile prima della sostituzione.
- Preparare una chiavetta USB di ripristino Surface associata al seriale del dispositivo (immagine ufficiale) come rete di sicurezza.
- Se i BSOD persistono dopo la procedura, valuta un SSD Gen 3 o un’unità “genuine” proposta da iFixit/partner: costano di più, ma massimizzano la probabilità di compatibilità.
Domande frequenti (FAQ)
Perché una voce “AHCI – HIPM/DIPM” influisce su un SSD NVMe?
L’etichetta è storicamente legata a SATA/AHCI. In Windows, però, le policy energetiche dei sottosistemi storage e PCIe possono interagire. Su alcune piattaforme, allentare HIPM/DIPM insieme a un profilo PCIe meno aggressivo riduce i time‑out del link e stabilizza anche l’inizializzazione di device NVMe.
Che valori usare per PCIe Link State Power Management?
Moderate power savings è un ottimo compromesso: limita gli stati più profondi (che possono causare ritardi al bootstrap) ma mantiene un certo risparmio energetico. In caso di ulteriori instabilità, prova Off per i soli test; se tutto è stabile, puoi tornare a Moderate.
Meglio clonare o reinstallare?
La clonazione è preferibile su Surface perché mantiene driver e partizioni proprietarie (Recovery/EFI) già sintonizzate col dispositivo. Le reinstallazioni da USB possono fallire a causa delle stesse politiche energetiche che causano il BSOD durante la fase di setup.
Serve toccare Secure Boot o TPM?
No. Non è necessario disabilitare Secure Boot né TPM. La soluzione opera a livello di risparmio energetico e non tocca la catena di avvio sicura.
BitLocker può causare il problema?
Non è la causa, ma sospenderlo prima della clonazione evita inutili complicazioni con le chiavi di protezione. Riattivalo dopo il primo avvio riuscito dal nuovo SSD.
Checklist rapida
- Ripristina il vecchio SSD nel Surface e avvia Windows.
- Sblocca e imposta: AHCI HIPM/DIPM = Attivo, PCIe LSPM = Moderate.
- Sospendi BitLocker, collega l’SN770M via USB e clona con Macrium (tutte le partizioni).
- Sostituisci i dischi, avvia e espandi C: a 1 TB.
- Verifica
reagentc
e TRIM, controlla i registri eventi.
Approfondimento: perché imaging, reinstallazione e clonazione “diretta” fallivano
- Imaging → ripristino da USB: l’ambiente WinPE/Setup eredita politiche energetiche di default e, su certi firmware, attiva ASPM/L1.2 aggressivi già nella primissima fase. L’NVMe “scompare” per un istante e il setup si blocca ai primi passaggi (anche prima della selezione disco).
- Installazione pulita da chiavetta: stesso scenario. Il driver NVMe stock non vede il dispositivo a causa di transizioni di potenza del link. Risultato: errori durante il copy phase o il first boot post‑installazione.
- Clonazione con il nuovo SSD già montato internamente: Windows prova a inizializzare il controller con le policy energetiche attive; se il link cade in L1/L1.2 al momento sbagliato, arriva la BSOD dopo pochi secondi.
- Windows to Go/WinToUSB: riesce a partire (ambiente generalizzato), ma restano instabilità e ripristino disabilitato. È una soluzione “di passaggio”, non di produzione.
Comandi utili (facoltativi) per utenti avanzati
Rendere visibile LSPM PCIe (già mostrato sopra):
REG ADD HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Power\PowerSettings\501a4d13-42af-4429-9fd1-a8218c268e20\ee12f906-d277-404b-b6da-e5fa1a576df5 /v Attributes /t REG_DWORD /d 2 /f
Impostare LSPM a “Moderate” via powercfg (AC e batteria):
powercfg -setacvalueindex SCHEMECURRENT SUBPCIEXPRESS ASPM 1
powercfg -setdcvalueindex SCHEMECURRENT SUBPCIEXPRESS ASPM 1
powercfg -SetActive SCHEME_CURRENT
Controllare e riabilitare Windows RE:
reagentc /info
reagentc /enable
Sospendere BitLocker prima del clone:
manage-bde -protectors -disable C:
Avvertenze sulla parte hardware
- ESD: scaricati a massa prima di toccare l’SSD. Lavora su un piano non conduttivo.
- Garanzia: la sostituzione dell’SSD può avere impatti sulla garanzia. Verifica prima.
- Viti e linguette: usa punte corrette per le viti, non forzare lo sportellino, rimonta con attenzione il pad termico.
Conclusioni
Nel caso del Surface Pro 7+ con WD Black SN770M 1 TB, il problema non era l’immagine o la clonazione in sé ma la gestione energetica del link NVMe/PCIe su una piattaforma calibrata per SSD Gen 3. Sbloccando e regolando due impostazioni di alimentazione (disattivando HIPM/DIPM e impostando LSPM su “Moderate”) e riclonando il disco, Windows 11 avvia e funziona stabilmente, con tutte le partizioni operative e l’intero terabyte utilizzabile.
Riepilogo operativo
- Problema: BSOD “Inaccessible boot device” e installazioni instabili dopo upgrade SSD 2230 (SN770M) su Surface Pro 7+.
- Soluzione:
- Ripristina il vecchio SSD e avvia Windows.
- Sblocca LSPM PCIe con il comando di registro indicato.
- Imposta AHCI HIPM/DIPM = Attivo e PCIe LSPM = Moderate.
- Clona il vecchio disco → nuovo SN770M via USB (Macrium Reflect).
- Inserisci l’SN770M nel tablet, avvia, estendi la partizione.
- Perché funziona: eviti i time‑out del controller al bootstrap mantenendo il link alimentato in modo prevedibile.
- Consigli: verifica compatibilità 2230, aggiorna UEFI, crea recovery USB ufficiale, valuta SSD Gen 3 o “genuine” se i BSOD persistono.
Questa guida privilegia azioni concrete e ripetibili, con enfasi sull’allineamento fra firmware, politiche energetiche di Windows e modalità di clonazione.