Windows Server 2019 Standard: aggiungere una terza VM senza costi inutili (licenze, downgrade e passi operativi)

Vuoi aggiungere una terza VM su un host con Windows Server 2019 Standard già licenziato per due VM? La via più semplice e conveniente è “impilare” un secondo set di licenze che copra tutti i core fisici dell’host. Così ottieni il diritto a due VM aggiuntive senza acquisti eccessivi.

Indice

Scenario e problema

Un server fisico con sedici core è già licenziato con Windows Server 2019 Standard OEM e ospita due macchine virtuali. Il cliente desidera crearne una terza. Un partner ha suggerito di acquistare trentadue core di Windows Server Standard in un programma enterprise, soluzione costosa e non strettamente necessaria per il risultato richiesto.

In realtà, per sbloccare il diritto a una terza VM (e, in prospettiva, anche a una quarta) basta un’azione molto più mirata: aggiungere un secondo “stack” di licenze di Windows Server Standard che copra l’intero numero di core fisici dell’host.

Principio di licensing di Windows Server Standard

Il modello è core-based e si applica per host fisico:

  • Copertura dei core fisici: occorre licenziare tutti i core fisici dell’host, con minimo otto core per processore e minimo sedici core per server.
  • Diritti di virtualizzazione: ogni set completo di licenze che copre tutti i core dell’host concede il diritto a due ambienti OSE/VM (Operating System Environment).
  • Stacking: aggiungendo un secondo set completo (che copra tutti i core) si ottengono altre due VM, e così via: due, quattro, sei, otto VM…
  • Hypervisor-agnostico: i diritti valgono indipendentemente dall’hypervisor (Hyper‑V, VMware, ecc.).

Implica che: su un host con sedici core, il primo set di licenze Standard concede due VM. Aggiungendo un secondo set completo (altri sedici core di licenza) il diritto totale sale a quattro VM. La terza VM è quindi perfettamente coperta, con una quarta già “in riserva”.

Soluzione consigliata per la terza VM

  • Aggiungere un secondo set di Windows Server Standard che copra l’intero host. Per un server con sedici core significa acquistare licenze per sedici core addizionali.
  • Scelta della versione:
    • Acquistare Windows Server 2019 Standard (se disponibile) è la via più economica e non richiede migrazioni di versione.
    • Acquistare Windows Server 2022 Standard offre allineamento alla versione corrente e diritti di downgrade, così puoi continuare a usare 2019 mantenendo l’investimento aggiornato. In CSP le licenze sono vendute in pacchetti da due core; su host con sedici core servono otto pacchetti.
  • Valutazione Datacenter solo se prevedi una crescita verso molte VM sullo stesso host: l’edizione Datacenter concede virtualizzazione illimitata ma diventa economicamente sensata, di solito, quando la soglia supera circa sette/otto VM.

Percorsi di acquisto

Per rendere la scelta rapida, ecco i tre binari più comuni e quando preferirli.

Secondo stack in versione precedente

Acquisto di un set addizionale di Windows Server Standard nella stessa versione già presente. Pro:

  • Spesa mirata, nessuna necessità di cambiare chiavi o media esistenti.
  • Processo operativo lineare: aggiungi licenze e procedi con la nuova VM.

Contro:

  • Niente benefici dalle migliorie della versione successiva.

Secondo stack in versione corrente con diritti di downgrade

Acquisto di Windows Server Standard in versione corrente, sfruttando i diritti di downgrade per continuare a usare la release precedente laddove necessario. Pro:

  • Allineamento strategico alla versione più recente, tutelando l’investimento.
  • Flessibilità di migrazione graduale quando il calendario lo consente.

Contro:

  • Prezzo leggermente superiore rispetto alla stessa versione già installata.

Edizione Datacenter

Opzione orientata alla scalabilità senza limiti per il numero di VM per host. Pro:

  • Virtualizzazione illimitata sullo stesso host, funzionalità avanzate dedicate alla data center edition.

Contro:

  • Non conveniente se il numero di VM previste per host rimane contenuto.

Guida operativa dettagliata

Calcolo delle licenze

Per un host con sedici core fisici:

  • Set attuale: copre sedici core → diritto a due VM.
  • Set addizionale: aggiungere sedici core (in CSP: otto pacchetti da due core) → due VM aggiuntive.

Nota importante: se l’host avesse più di sedici core (per esempio venti o ventiquattro), ciascun set deve coprire tutti i core dell’host. Quindi, per sbloccare due VM extra su un host da venti core servono venti core ulteriori in licenza, non sedici.

Ordine in CSP o canali equivalenti

  1. Nel Partner Center seleziona la voce “Windows Server Standard, licenza perpetua on‑premises”.
  2. Se vuoi mantenere flessibilità futura, scegli la versione corrente e applica il downgrade per usare la release precedente. In alternativa, acquista esplicitamente la release già in uso, se disponibile.
  3. Per il conteggio: su sedici core servono otto unità da due core; su venti core servono dieci unità da due core; e così via.

Registrazione e attivazione

  • Recupera le chiavi dal portale del programma (MAK o KMS) o tramite gli strumenti di volume licensing.
  • Gestisci l’attivazione con Volume Activation Management Tool o con KMS/Active Directory‑Based Activation, in base al tuo standard interno.
  • Documenta accuratamente il legame tra licenze, host e ambienti virtuali per audit e governance.

Creazione della terza VM

  • Procedi con il provisioning della nuova VM sullo stesso host. Il diritto a una quarta VM rimane disponibile senza costi aggiuntivi.
  • Se prevedi spostamenti a caldo tra host diversi, assicurati che anche l’host di destinazione sia correttamente licenziato con un numero di set sufficiente.

Tabella di confronto economico

OpzioneCosto tipicoVM totali consentiteProContro
Set addizionale Standard in versione precedente€€QuattroMantieni la versione attuale; spesa mirataNessun beneficio delle novità della versione successiva
Set Standard in versione corrente con downgrade€€–€€€QuattroAllineamento al prodotto più recente + diritti di downgradeLeggermente più caro
Edizione Datacenter€€€€IllimitateScalabilità senza limiti; funzionalità avanzateCostoso se resti sotto sette/otto VM per host

I prezzi sono indicativi e variano per paese, programma e canale (CSP, Open, OEM).

Esempi pratici di calcolo

Per evitare errori comuni, consulta gli esempi seguenti. Ricorda: ogni “set” deve coprire l’intero numero di core fisici dell’host.

Core fisici hostLicenza inizialeVM con un setCore necessari per il secondo setVM con due setCore necessari per il terzo setVM con tre set
SediciSedici coreDueSedici coreQuattroSedici coreSei
VentiVenti coreDueVenti coreQuattroVenti coreSei
VentiquattroVentiquattro coreDueVentiquattro coreQuattroVentiquattro coreSei
TrentadueTrentadue coreDueTrentadue coreQuattroTrentadue coreSei

Se hai un host in cluster e prevedi mobilità delle VM, ogni host coinvolto deve avere lo stesso numero di set per coprire la massima densità prevista di VM in esecuzione simultanea.

Controlli di conformità e prerequisiti

  • Contano i core fisici, non i thread. L’hyper‑threading non incide sul calcolo delle licenze.
  • CAL separate: le Client Access Licenses per utenti o dispositivi sono richieste a parte e non sono incluse nella licenza core. Verifica di averne a sufficienza per tutti gli accessi.
  • Mobilità delle VM: se sposti VM tra host diversi (migrazione a caldo o a freddo), ogni host deve essere licenziato in modo adeguato per la massima simultaneità prevista.
  • OEM e riutilizzo: le licenze OEM restano legate all’hardware su cui sono state originariamente installate; puoi impilare licenze addizionali acquistate tramite altri canali sullo stesso host per aumentare i diritti di virtualizzazione.
  • Documentazione: conserva contratti, chiavi e report di assegnazione. La tracciabilità riduce i tempi in caso di audit.

Flusso decisionale

  1. Valuta la crescita: prevedi più di quattro VM sullo stesso host nei prossimi mesi? Se sì, stima il punto di pareggio con Datacenter.
  2. Allineamento di versione: preferisci rimanere sulla release attuale o vuoi tenerti la porta aperta per aggiornare? Se la seconda, scegli versione corrente con downgrade.
  3. Budget: se l’obiettivo è aggiungere una sola VM subito, il secondo set Standard è la strada economicamente più efficiente.

Procedura di verifica sul server

Per confermare i core fisici e lo stato dell’infrastruttura puoi eseguire, in una console PowerShell con privilegi elevati, i comandi seguenti.

# Conta i core fisici totali
(Get-CimInstance Win32_Processor | Measure-Object -Property NumberOfCores -Sum).Sum

Distingue core e thread per ciascun processore

Get-CimInstance Win32_Processor | Select-Object Name, NumberOfCores, NumberOfLogicalProcessors

Elenco VM su Hyper‑V (se in uso)

Get-VM | Select-Object Name, State, Version

Verifica edizione e build del sistema

Get-ComputerInfo -Property OsName, OsVersion, OsHardwareAbstractionLayer 

Questi controlli aiutano a evitare sottostime o sovrastime nel conteggio delle licenze e a pianificare la crescita.

Buone pratiche operative

  • Pianifica la crescita: se prevedi funzionalità avanzate o molte VM, metti in conto l’edizione Datacenter sin da subito per non dover ristrutturare in futuro.
  • Valuta la copertura di manutenzione: con la manutenzione attiva ottieni aggiornamenti di versione e vantaggi utili per piani pluriennali.
  • Esamina i benefici ibridi: se ti sposti verso il cloud, verifica i benefici economici disponibili quando porti le tue licenze in scenari ibridi.
  • Standardizza l’attivazione: usa KMS o Active Directory‑Based Activation per semplificare la gestione delle VM che crescono nel tempo.
  • Prepara il capacity planning: memorie, storage e rete non devono diventare colli di bottiglia; una quarta VM “in riserva” è utile ma richiede risorse fisiche adeguate.

Errori da evitare

  • Acquistare più core del necessario: su un host con sedici core, non serve comprare trentadue core in un programma enterprise per aggiungere una sola VM. È sufficiente un secondo set da sedici core di Windows Server Standard.
  • Confondere socket e core: la regola minima è otto core per socket e sedici per host, ma va sempre coperto l’intero numero reale di core fisici.
  • Somma parziale sul secondo set: il set addizionale deve coprire tutti i core dell’host; non basta aggiungere pochi core “mancanti”.
  • Dimenticare l’host di destinazione: in ambienti con mobilità delle VM, anche l’host che riceve la VM deve avere set sufficienti.
  • Trascurare le CAL: le licenze di accesso sono distinte e obbligatorie per utenti o dispositivi che accedono ai servizi di Windows Server.

Domande frequenti

Posso combinare una base OEM con licenze addizionali acquistate in un altro canale?
Sì. L’OEM rimane legata all’hardware, ma puoi aggiungere licenze Standard acquistate tramite altri canali sullo stesso host per aumentare i diritti di virtualizzazione.

Se compro in versione corrente, posso continuare a usare la release precedente?
Sì, grazie ai diritti di downgrade tipici delle licenze perpetue on‑premises in molti programmi commerciali. È una strategia utile per rimanere allineati e migrare con calma.

Quando ha senso passare all’edizione Datacenter?
Quando il numero di VM per host tende a crescere oltre sette/otto nel medio periodo o quando sono necessarie funzionalità data‑center‑grade. In questi casi il costo fisso per host può diventare più efficiente.

I thread logici influiscono sul calcolo?
No, si contano i core fisici. L’hyper‑threading non incide sul dimensionamento delle licenze.

È necessario acquistare licenze per ogni host del cluster?
Sì. Ogni host che può eseguire le VM deve essere licenziato per la massima simultaneità prevista. Le migrazioni a caldo non “trasportano” le licenze tra host.

Checklist rapida pronta all’uso

  • Conferma il conteggio dei core fisici dell’host.
  • Valuta quante VM saranno attive simultaneamente oggi e nei prossimi dodici mesi.
  • Decidi il canale di acquisto: stesso livello di versione oppure versione corrente con downgrade.
  • Ordina il numero corretto di pacchetti da due core per coprire l’intero host.
  • Registra e attiva le chiavi tramite gli strumenti aziendali.
  • Documenta l’assegnazione delle licenze e l’inventario delle VM.
  • Provisiona la terza VM e pianifica l’uso della quarta quando necessario.

Riepilogo strategico

Per aggiungere una terza macchina virtuale su un host già licenziato con Windows Server 2019 Standard non è necessario un investimento eccessivo. Basta un secondo set di licenze che copra tutti i core fisici dell’host. Con questa scelta ottieni fino a quattro VM totali, mantieni la conformità ed eviti l’acquisto ridondante di pacchetti di core fuori misura. Se vuoi tenerti la strada aperta per futuri aggiornamenti, puoi acquistare il secondo set nella versione corrente e usare il downgrade finché resti su 2019. Valuta Datacenter solo se la densità di VM per host è destinata a crescere in modo significativo.


In sintesi operativa

  1. Host con sedici core → aggiungi sedici core di licenze Standard come secondo stack.
  2. Acquista in versione corrente per mantenere il parco allineato (con diritto di downgrade) o in versione identica per massimizzare il risparmio immediato.
  3. Attiva le chiavi e crea la terza VM; la quarta è già compresa senza costi extra.

Nota: le informazioni fornite sono finalizzate a una guida pratica. Verifica sempre le condizioni contrattuali del tuo programma di acquisto e allineati alle policy interne di compliance.

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