Windows Server 2022 su laptop a 4 core: AD DC, file server, licenze per core ed alternative con openSUSE/Samba

Vuoi trasformare un vecchio laptop quad‑core in un dominio Active Directory e un file server per la tua rete domestica, senza spendere una fortuna in licenze? In questa guida pratica scopri cosa serve davvero, come funziona la licenza “per core” di Windows Server 2022, le alternative legali per risparmiare e un percorso passo‑passo per configurare AD DS, file share e anche un controller di dominio compatibile con Samba su openSUSE.

Indice

Scenario e obiettivi

L’obiettivo è allestire un laboratorio domestico credibile, dove un laptop con CPU a 4 core ospita Windows Server 2022 Standard e svolge tre compiti: controller di dominio AD DS, file server per i backup dei PC di casa e host Hyper‑V per fare prove con una seconda VM (openSUSE con Samba 4 come AD DC compatibile). Il tutto con la massima attenzione a costi e licenze.

Perché un laptop può andare bene

Windows Server 2022 non pretende hardware esagerato: la documentazione ufficiale indica CPU x64 da 1,4 GHz, minimo 2 GB di RAM, disco di sistema da 32 GB e scheda di rete Gigabit; per scenari reali conviene puntare più in alto, ma per un lab domestico un portatile quad‑core con 8–16 GB di RAM e SSD anche da 120–250 GB è più che dignitoso. Inoltre, la pagina “Secured‑core” ricorda che avere TPM 2.0 e Secure Boot è un plus utile anche su un DC casalingo.

ElementoMinimo ufficialeConsigliato per un lab AD + file serverNote
CPUx64 1,4 GHzQualsiasi quad‑core recenteHyper‑V beneficia di SLAT (EPT/NPT), presente su CPU moderne.
RAM2 GB8–16 GBPiù RAM = VM più fluide.
Disco32 GBSSD ≥120 GB + unità esterna per backupIl volume di sistema cresce con ruoli/aggiornamenti.
ReteGigabit EthernetEthernet cablataMeglio evitare Wi‑Fi per DC/file server.
SicurezzaUEFI Secure Boot, TPM 2.0, BitLockerProtegge i segreti del dominio se il laptop è smarrito.

La verità sulle licenze “per core” di Windows Server 2022

Windows Server Standard e Datacenter si licenziano in base ai core fisici e richiedono comunque le CAL (Client Access Licenses) per ogni utente o dispositivo che accede al server. Le regole chiave sono tre: minimo 8 core per processore, minimo 16 core per server, core venduti in pacchetti da 2 o da 16. In pratica, anche se il tuo portatile ha solo 4 core fisici, la licenza minima resta di 16 core.

Con Windows Server Standard (tutti i core del server correttamente licenziati) ottieni il diritto a due OSE (Operating System Environment) o due container Windows con isolamento Hyper‑V. Per ogni ulteriore coppia di OSE, devi “ri‑licenziare” tutti i core del server.

Un dettaglio spesso ignorato: in Standard, se usi l’host fisico come solo Hyper‑V (cioè per ospitare e gestire le VM, senza altri ruoli), puoi usare l’host fisico oltre alle due VM con licenza. È la famosa formula “host + due VM” che si applica solo quando l’host fa esclusivamente da hypervisor.

CAL e componenti aggiuntivi

Oltre alla licenza del server, servono le Windows Server CAL per ogni utente o dispositivo che accede; funzionalità specifiche (ad es. Remote Desktop Services) richiedono inoltre le RDS CAL.

Essentials come scorciatoia legale per piccoli ambienti

Windows Server 2022 Essentials è una licenza “specialty server” pensata per fino a 25 utenti/50 dispositivi: non richiede CAL ed è ideale per chi vuole spendere il meno possibile, accettando alcune limitazioni. La guida di licensing specifica che una licenza Essentials copre fino a 10 core su server a singolo socket e un’unica istanza (fisica o virtuale). Di norma è disponibile solo tramite OEM.

Edizione di valutazione: cosa sapere davvero

L’Evaluation di Windows Server 2022 dura 180 giorni, va attivata via Internet entro i primi 10 giorni, e quando scade entra in modalità di spegnimento periodico. Buona per un lab prolungato, ma non per produzione.

Domanda ricorrente: quante volte posso “rearmare” l’evaluation? Microsoft non pubblica un numero ufficiale univoco; nelle risposte della community si trovano limiti diversi (tre o sei reset), proprio perché non è un canale normativo. Meglio non farci affidamento e non reinstallare “in loop” per aggirare i termini (non è conforme).

Disegno architetturale raccomandato

Per massimizzare ciò che ottieni dalla licenza Standard e dalla tua CPU a 4 core, ecco tre assetti collaudati.

Host Hyper‑V essenziale con due VM

  • Host fisico: Windows Server 2022 Standard in Server Core, solo ruolo Hyper‑V.
  • VM 1: Windows Server 2022 (Core o GUI) come AD DS + DNS + file server.
  • VM 2: openSUSE Leap/Tumbleweed con Samba 4 per test di un AD DC compatibile o come “second opinion” del tuo dominio.

Questo schema sfrutta i diritti di virtualizzazione inclusi in Standard: “host + 2 VM” se l’host fa solo Hyper‑V.

Installazione bare‑metal del controller di dominio

Se non vuoi virtualizzare, puoi installare Windows Server direttamente sul laptop e promuoverlo a DC. Ricorda però che un DC dovrebbe restare sempre acceso: se spegni il portatile, la rete perde l’autenticazione centralizzata e i servizi del dominio. Per un lab va benissimo; per l’uso familiare quotidiano valuta un mini‑PC always‑on come host Hyper‑V.

Solo openSUSE + Samba come AD DC

Samba 4 implementa AD (LDAP, Kerberos, DNS) ed è perfetto per sperimentare domini senza costi di licenza. Puoi provisionare un nuovo dominio o aggiungere un DC Samba a un dominio Windows esistente. Attenzione: Samba non implementa la replica SYSVOL via DFS‑R/FRS; occorre una soluzione di sync (rsync/robocopy/unison) per mantenere allineati i GPO.

Passo‑passo rapido per AD DS su Windows Server

Consiglio di usare Server Core per ridurre patch e consumo RAM. Dopo l’installazione e gli aggiornamenti:

# Rinomina, IP statico, NTP (esempio)
Rename-Computer -NewName SRV-DC01 -Restart
New-NetIPAddress -InterfaceAlias "Ethernet" -IPAddress 192.168.1.10 -PrefixLength 24 -DefaultGateway 192.168.1.1
Set-DnsClientServerAddress -InterfaceAlias "Ethernet" -ServerAddresses 127.0.0.1
w32tm /config /manualpeerlist:"pool.ntp.org" /syncfromflags:manual /update

Installa AD DS e promuovi nuova foresta

Install-WindowsFeature AD-Domain-Services -IncludeManagementTools
Install-ADDSForest -DomainName "home.arpa" -DomainNetbiosName "HOME" -SafeModeAdministratorPassword (Read-Host -AsSecureString) 

Usare home.arpa evita conflitti con TLD pubblici o con .local ed è espressamente riservato per reti domestiche.

Share file e “Versioni precedenti”

Per offrire ai PC di casa un recupero rapido dei file, abilita Shadow Copies of Shared Folders (Versioni precedenti) sul volume che conterrà le condivisioni. Questa funzione usa VSS e richiede volumi NTFS per le copie persistenti; se formatti in ReFS non avrai le “Versioni precedenti” sulla share.

ReFS, deduplica e dove usarli

ReFS è eccellente per resilienza e grandi volumi e, dalle versioni recenti, supporta la deduplica (anche su ReFS) in Windows Server; è un’ottima scelta per un volume di backup o archivi capienti. Ricorda però che DFSR funziona solo su NTFS: se vuoi replica DFS delle cartelle (inclusa SYSVOL su Windows), resta su NTFS.

Passo‑passo rapido per AD DC Samba su openSUSE

Su openSUSE Leap/Tumbleweed installa i pacchetti e “provisiona” il dominio:

sudo zypper install samba-ad-dc krb5-client winbind
sudo samba-tool domain provision --use-rfc2307 \
  --realm HOME.ARPA --domain HOME --server-role dc --dns-backend=SAMBA_INTERNAL
sudo systemctl enable --now samba-ad-dc
Aggiungi record DNS dei client o usa aggiornamenti dinamici

Per affiancare un DC Samba a un dominio Windows esistente: samba-tool domain join HOME.ARPA DC -U"HOME\Administrator". Dopo l’unione, configura la replica di SYSVOL con le procedure suggerite dal progetto (rsync, unison, robocopy).

Piano backup dei PC domestici

  • Condivisione di rete dedicata (es. \\srv-dc01\Backup$) con Access‑Based Enumeration e NTFS ACL per isolare le cartelle personali.
  • “Versioni precedenti” sul volume NTFS che ospita i dati: comodo per recuperi self‑service di file.
  • Windows Server Backup per snapshot del server e Veeam Agent Free (o analoghi) sui PC per immagini disco su SMB.
  • Volume di destinazione su ReFS con deduplica per ottimizzare spazio quando archivi molte immagini simili (più PC).

Ottimizzazioni, sicurezza e buone pratiche

  • Server Core: riduci patch e memoria rispetto alla GUI, soprattutto se l’host fa solo Hyper‑V e la gestione avviene via Windows Admin Center.
  • BitLocker sull’host: un portatile DC smarrito contiene il database AD; cifralo con TPM 2.0.
  • DNS e tempo: il DC deve essere autorità DNS del dominio e l’ora va sincronizzata (PDC Emulator verso un NTP affidabile).
  • Storage Replica (se mai servisse replica sincrona a un secondo disco/host): in Standard è limitato (una sola partnership e 2 TB per volume), sufficiente comunque per un lab.
  • Nomina del dominio: home.arpa o un sottodominio di un nome pubblico che possiedi; evita .local.

Costi sotto controllo: che strada scegliere

OpzioneProControPer chi
Windows Server 2022 Standard “per core”Diritti “host + 2 VM”, integrazione AD/GPO completaMinimo 16 core da licenziare anche su laptop 4 core; CAL richiesteVuoi un lab fedele a Windows e provare Hyper‑V
Windows Server 2022 EssentialsNiente CAL, fino a 25 utenti/50 device; licenza sempliceUn solo OSE, copre fino a 10 core e in genere solo OEMPiccolissimo ambiente, budget strettissimo
Evaluation180 giorni pieni per fare praticaScadenza con spegnimenti; rearm non affidabile/ufficialeProve medio‑lunghe senza vincoli economici
openSUSE + Samba AD DCZero costi di licenza, AD compatibile, ottimo per studiareMancano DFS‑R/FRS per SYSVOL, servono workaroundApproccio “open” per testare AD e file sharing

Riferimenti di licensing e opzioni: minimi per core, CAL e diritti Standard sono chiariti nella pagina ufficiale di Windows Server; Essentials ha platea 25/50, copre fino a 10 core e un solo OSE, tipicamente via OEM.

Esempio pratico: sfruttare “host + due VM”

Se acquisti la licenza Standard (16 core “base”), imposti l’host come solo Hyper‑V e crei due VM:

  1. VM Windows per AD DS, DNS e file server con cartelle \\srv-dc01\Backup$, \\srv-dc01\Utenti e \\srv-dc01\Condivisa. Abilita le “Versioni precedenti” sul volume NTFS.
  2. VM openSUSE per Sambа AD DC (nuova foresta “di prova” o DC aggiuntivo del dominio Windows) e laboratorio di interoperabilità.

Così resti pienamente dentro i diritti della Standard e ottieni un lab completo su un hardware minimo.

Domande frequenti e trappole comuni

  • “Posso licenziare solo i 4 core del mio laptop?” No: valgono sempre gli 8 core per CPU e 16 core per server come minimo.
  • “Devo comprare anche le CAL?” Sì, per ogni utente o dispositivo che accede al server; per sessioni desktop multiple servono le RDS CAL.
  • “Con ReFS ho le Versioni precedenti?” Le copie shadow condivise persistenti sono una funzione NTFS‑only. Su ReFS puoi puntare a resilienza/deduplica, ma non alle “Versioni precedenti” tipiche del file server.
  • “Posso replicare SYSVOL tra DC Samba?” Non via DFS‑R nativa: usa rsync/unison/robocopy come da guide Samba.
  • “L’Evaluation si può estendere all’infinito?” No: durata base 180 giorni; alcuni thread menzionano rearm multipli ma non è documentazione normativa, e re‑installare per resettare i 180 giorni non è conforme.

Checklist finale

  • Fattibile? Sì: un laptop quad‑core con 8–16 GB regge AD DS, file share e una seconda VM leggera.
  • Licenze? Standard “per core” con minimo 16 core licenziati + CAL; in alternativa Essentials (25/50, un OSE, fino a 10 core, OEM) o Evaluation per test.
  • Virtualizzazione? Standard concede due OSE e, se l’host fa solo Hyper‑V, hai “host + 2 VM”.
  • Open source? openSUSE + Samba 4 funziona come AD DC compatibile; ricordati del tema SYSVOL.
  • Backup? Condivisioni su NTFS con “Versioni precedenti” e un volume ReFS deduplicato per i repository di backup: pratico e parsimonioso.

Procedura tipo completa in sintesi

  1. Installi Windows Server 2022 in Server Core sull’host.
  2. Abiliti Hyper‑V e crei due VM (Windows per AD/file e openSUSE per Samba).
  3. Promuovi la VM Windows a AD DC con Install-ADDSForest, dominio home.arpa.
  4. Crei le share, abiliti Shadow Copies sul volume NTFS dei dati.
  5. Nella VM openSUSE “provisioni” o “joini” il DC Samba e imposti una replica SYSVOL via rsync/robocopy.
  6. Instauri un flusso backup: agent gratuiti dei PC verso SMB, repository su volume ReFS con deduplica.

Conclusione

Sì, il tuo laptop a 4 core è più che sufficiente per fare pratica con Active Directory, file sharing e perfino scenari ibridi Windows‑Linux. Il nodo cruciale non è la potenza, ma capire la licenza per core: anche con 4 core fisici, la soglia minima è 16 core e servono le CAL; se cerchi risparmio assoluto valuta Essentials o una lunga sessione con l’Evaluation (ma senza scorciatoie poco conformi). Se vuoi sperimentare senza costi, openSUSE + Samba ti fa giocare con un AD DC compatibile, tenendo presente la gestione di SYSVOL. Con poche accortezze su NTFS/ReFS, VSS e deduplica, hai un piccolo laboratorio domestico solido, utile per rientrare nel mondo IT con basi concrete e aggiornate.


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