Windows Server 2022: ISO di valutazione non avviabile in UEFI (Proxmox, Dell PowerEdge) – diagnosi e fix mbr2gpt

Windows Server 2022 può rifiutarsi di avviarsi in UEFI da alcune ISO di valutazione, pur funzionando in Legacy/CSM. In questa guida spiego come riconoscere il problema, perché accade e come risolverlo in modo affidabile con un work‑around basato su mbr2gpt, con note pratiche per Proxmox (OVMF) e Dell PowerEdge 660XS.

Indice

Panoramica del problema

Con l’immagine di valutazione di Windows Server 2022 (checksum MD5 e7908933449613edc97e1b11180429d1) l’avvio in modalità UEFI fallisce sia in Proxmox (VM con firmware OVMF) sia su un Dell PowerEdge 660XS appena configurato. Lo stesso hardware/host avvia correttamente in UEFI altre ISO (es. Ubuntu Server), il che fa pensare a un problema specifico di quell’immagine. Impostando il firmware in Legacy/CSM l’installazione di Windows parte senza errori.

Ambienti in cui è riproducibile

  • Proxmox VE: VM con firmware OVMF (UEFI), machine type q35, disco EFI aggiunto.
  • Dell PowerEdge 660XS: configurazione iniziale con Boot Mode = UEFI, Secure Boot a prova, firmware aggiornato.

Comportamento osservato

  • Schermata di boot che non prosegue oppure ritorno al menu di avvio.
  • Nessun errore significativo con Legacy/CSM → installazione regolare.
  • Altre ISO (es. Ubuntu) avviano in UEFI → l’hardware è OK.

Soluzioni già tentate (senza esito)

TentativoEsito
Verifica immagine (confronto MD5)L’ISO risulta integra ma non cambia il comportamento.
Secure Boot on/offNessuna differenza; il sistema resta non avviabile in UEFI.
Aggiornamento BIOS/UEFI (firmware Dell più recente)Non risolve il problema.
Test con altra ISO (Ubuntu Server)Ubuntu parte correttamente in UEFI, indicando che l’hardware è a posto.

Perché un’ISO può non avviarsi in UEFI

Per l’avvio UEFI, un supporto di installazione deve rispettare alcuni requisiti tecnici:

  • Presenza del percorso \EFI\BOOT\BOOTX64.EFI e dei file di avvio Microsoft (bootmgfw.efi/bootx64.efi).
  • Catalogo El Torito con voce no‑emulation per UEFI x64.
  • Struttura dell’immagine coerente (ISO9660/UDF) e firma compatibile con Secure Boot.

Se una ISO di valutazione è datata, mal generata o parzialmente corrotta, può mancare (o risultare inutilizzabile) la parte UEFI, pur funzionando in Legacy. Talvolta le build di prova non includono firme per il Secure Boot o espongono una struttura UEFI non standard. Inoltre, quando si crea una chiavetta con file >4 GB su FAT32, serve una soluzione come UEFI:NTFS (Rufus) per restare UEFI‑compatibili.

Work‑around verificato: installa in Legacy e converti il disco a GPT con mbr2gpt

Questa procedura consente di installare Windows in Legacy e poi convertire in UEFI senza reinstallare:

  1. Installa Windows Server 2022 con il firmware in Legacy/CSM.
  2. Avvia Windows e verifica che il disco di sistema sia MBR:
    Start → Esegui → diskmgmt.mscProprietà del discoVolumi.
  3. Riavvia in Ambiente di ripristino (WinRE) → Risoluzione dei problemiPrompt dei comandi.
  4. Esegui i comandi: mbr2gpt /validate mbr2gpt /convert Se il disco di sistema non è 0, specifica l’indice: mbr2gpt /validate /disk:1 mbr2gpt /convert /disk:1
  5. Riavvia, entra nel firmware e commuta la modalità di avvio su UEFI (disattiva CSM/Legacy).
  6. In Windows, verifica la riuscita:
    • Informazioni di sistema (msinfo32.exe) → Modalità BIOS = UEFI.
    • diskpartlist disk → asterisco nella colonna Gpt.
    • bcdedit /enum firmware mostra voci di avvio firmware (UEFI).

Pro: nessuna reinstallazione, tempi rapidi, rischio basso se il disco è sano.
Contro: è una procedura manuale da ripetere su ogni server/VM; richiede riavvii e accesso al firmware.

Prerequisiti e note importanti per mbr2gpt

  • Backup: crea un’immagine o snapshot (VM) prima della conversione.
  • Il disco di sistema deve essere MBR, di tipo di base (non dinamico) e contenere la partizione di Windows.
  • Occorre un minimo di spazio libero a fine disco per creare la ESP (100–260 MB tipicamente) e la MSR.
  • Disattiva temporaneamente BitLocker se presente e assicurati che non vi siano unmovable files che impediscano il ridimensionamento.
  • Esegui i comandi da WinRE o da un supporto di installazione (non dal sistema online) per evitare file lock.

Verifiche post‑conversione

  • msinfo32.exeModalità BIOS: UEFI, Stato Secure Boot secondo configurazione.
  • Get-Partition in PowerShell per confermare la presenza di EFI System Partition (FAT32, ~100–260 MB).
  • bcdedit mostra \EFI\MICROSOFT\BOOT\BOOTMGFW.EFI come boot manager.

Cause probabili (non confermate)

  • ISO di valutazione difettosa o datata: mancano elementi UEFI (catalogo El Torito, bootx64.efi).
  • Firma Secure Boot: alcune build di prova non sono firmate e bloccano il boot con Secure Boot attivo; talvolta non basta disattivarlo.
  • Scaricamento incompleto: MD5 combacia, ma conviene validare anche SHA‑256 o riscaricare l’immagine.

Come validare rapidamente un’ISO in Windows

# MD5 e SHA-256 (PowerShell)
Get-FileHash .\ws2022_eval.iso -Algorithm MD5
Get-FileHash .\ws2022_eval.iso -Algorithm SHA256

Verifica presenza file UEFI (monta l'ISO e controlla la root EFI)

Esplora: X:\EFI\BOOT\BOOTX64.EFI

Come indagare la struttura El Torito in Linux

# Richiede xorriso o isoinfo
xorriso -indev ws2022eval.iso -reportel_torito plain
Oppure:
isoinfo -d -i ws2022_eval.iso

Alternative raccomandate (prevenzione)

  • Usare una ISO “VLSC” o “Retail” di Windows Server 2022, in genere completa della struttura UEFI corretta.
  • Creare USB UEFI con Rufus: selezionare Schema partizione = GPT e Target = UEFI (no CSM). Se l’ISO contiene file >4 GB, Rufus propone UEFI:NTFS, mantenendo la compatibilità UEFI.
  • Ventoy (avanzato): può avviare ISO multiple in UEFI, utile come cassetta degli attrezzi; verificare sempre la compatibilità specifica con Windows Server.

Linee guida per Proxmox (OVMF)

  1. Firmware: scegli OVMF (UEFI).
  2. EFI Disk: aggiungi un disco EFI (consigliato) per la persistenza delle variabili NVRAM.
  3. Machine type: q35 per massima compatibilità UEFI.
  4. Controller: preferisci SCSI (virtio‑scsi) per le prestazioni; per semplicità puoi usare anche SATA.
  5. Ordine di boot: CD‑ROM/ISO per primo, poi il disco.
  6. Secure Boot: se vuoi provarlo, fallo dopo aver verificato l’avvio base UEFI.
  7. Driver VirtIO: tieni una ISO dei driver pronta per rete/archiviazione durante l’installazione, se usi dispositivi virtio.

Linee guida per Dell PowerEdge 660XS

  1. Imposta Boot Mode = UEFI (UEFI only dove disponibile).
  2. Legacy Option ROM: disattiva per evitare il fallback a CSM.
  3. Sequenza di boot: metti UEFI: Removable Device / UEFI: Optical prima dei dischi.
  4. Controller RAID: verifica che i volumi di avvio siano UEFI‑enabled nel BIOS del controller.
  5. Prova ad abilitare/disabilitare temporaneamente Secure Boot solo a scopo diagnostico.

Procedura alternativa: creare un supporto di installazione UEFI “pulito”

Se vuoi evitare il percorso Legacy → mbr2gpt, puoi ricreare un supporto d’installazione UEFI affidabile:

  1. Rufus: seleziona l’ISO, imposta Schema partizione: GPT e Target: UEFI (no CSM). Accetta l’opzione UEFI:NTFS se appare.
  2. Controlla la chiavetta: devono essere presenti \EFI\BOOT\BOOTX64.EFI e cartelle \SOURCES, \BOOT.
  3. Test su una VM OVMF prima di passare all’hardware.

Checklist di troubleshooting

ControlloCosa aspettarsiAzione se fallisce
Hash ISO (MD5/SHA‑256)Coincidente con la fonteRiscariare l’immagine
Struttura UEFI sull’ISOPresenza di \EFI\BOOT\BOOTX64.EFIRigenera il supporto o usa ISO VLSC/Retail
Firmware impostato su UEFICSM/Legacy disattivatoForza “UEFI only”, disattiva Legacy ROM
Secure BootStato coerente con la ISOProva con Secure Boot OFF, poi ON
Prova con altra ISOUbuntu/WinPE avvia in UEFISe sì, problema è la ISO originale
mbr2gptConversione riuscitaVerifica spazio per ESP, dischi dinamici, BitLocker

Domande frequenti

La conversione con mbr2gpt è sicura?

Sì, è in‑place e non distruttiva se il disco rispetta i requisiti (base, MBR, spazio sufficiente per ESP/MSR). Tuttavia, esegui sempre un backup/snapshot.

Quanto spazio serve per l’ESP?

Windows crea tipicamente una EFI System Partition da ~100–260 MB. Serve spazio non allocato alla fine del disco o la possibilità di ridurre la partizione OS.

Posso eseguire mbr2gpt da sistema online?

È possibile, ma è fortemente consigliato farlo da WinRE o da un supporto di avvio per evitare lock di file e ottenere il massimo tasso di successo.

E se il disco è dinamico, cifrato o con più di 3 partizioni primarie?

mbr2gpt non converte dischi dinamici; per BitLocker sospendi la protezione; se ci sono molte partizioni, riduci/riorganizza per rispettare i limiti.

Esempi di comandi utili

Controllo modalità di avvio da Windows

# Modalità BIOS corrente
Get-ItemProperty -Path "HKLM:\SYSTEM\CurrentControlSet\Control" -Name PEFirmwareType

1 = BIOS, 2 = UEFI (indicativo). Conferma con msinfo32 e bcdedit.

Ispezione rapida partizioni (UEFI vs Legacy)

# Elenco partizioni con tipo
Get-Partition | Select-Object DiskNumber, PartitionNumber, GptType, Type, Size | Format-Table -Auto

Risincronizzazione BCD (solo se necessario)

bcdboot C:\Windows /l it-it /s S: /f UEFI
dove S: è la lettera temporanea assegnata alla ESP (FAT32)

Procedure standardizzate (SOP) consigliate

  1. Validazione dei media (hash + struttura UEFI) prima di distribuire su più server.
  2. Piano B definito: se il boot UEFI fallisce, esegui Legacy → mbr2gpt senza perdere tempo.
  3. Documentazione di firmware e impostazioni (screenshot/backup del BIOS) per uniformare i server.
  4. Testing in Proxmox su VM OVMF/q35 per riprodurre e validare i fix.

Conclusioni

Tutto indica che il problema sia circostritto alla specifica ISO di valutazione: l’hardware UEFI è sano (altre ISO avviano), gli aggiornamenti firmware non cambiano l’esito e Secure Boot non è determinante. L’unica soluzione affidabile e confermata è installare in Legacy e convertire con mbr2gpt, ottenendo in pochi minuti un sistema UEFI funzionante. In attesa o in assenza di una ISO aggiornata, questo work‑around è la via più rapida per mettere in produzione Windows Server 2022 senza compromessi.


Appendice: guida passo‑passo sintetica

  1. Imposta Legacy/CSM nel firmware.
  2. Installa Windows Server 2022.
  3. Avvia in WinRE → apri Prompt.
  4. Esegui: mbr2gpt /validate mbr2gpt /convert
  5. Imposta UEFI only nel firmware (disattiva CSM).
  6. Verifica con msinfo32 e bcdedit /enum firmware.

Appendice: differenze pratiche tra Legacy e UEFI

AspettoLegacy/CSMUEFI
Stile partizioneMBRGPT
Partizione di avvioAttiva nel disco MBRESP (FAT32, 100–260 MB)
Gestione del bootInt 19h/BCD BIOSBoot Manager EFI, NVRAM
SicurezzaNessuna convalidaSecure Boot (opz.)
Compatibilità dischi<= 2 TB per MBR> 2 TB supportati

Suggerimenti supplementari

  • Prova una ISO VLSC/Retail di Windows Server 2022, che in genere include correttamente bootx64.efi.
  • Crea un USB UEFI con Rufus → schema partizioni GPT/UEFI‑NTFS se l’ISO supera 4 GB.
  • Proxmox: firmware OVMF (UEFI), aggiungi “EFI Disk” e usa machine‑type q35.
  • Dell PowerEdge: imposta “Boot Mode” su “UEFI only” e disabilita “Legacy Option ROM”.

Sintesi
Il problema sembra circoscritto all’immagine di valutazione corrente: l’hardware UEFI funziona con altre ISO e l’aggiornamento firmware non cambia l’esito. L’unico rimedio affidabile verificato è installare in Legacy e poi convertire il disco con mbr2gpt, ottenendo alla fine un sistema avviabile in UEFI. In attesa di un’eventuale ISO aggiornata, questo workaround resta la soluzione pratica più rapida.

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