Non vedi più il pulsante “Scarica e installa Windows 11” in Windows Update, nonostante il tuo PC sia compatibile? Niente panico: in questa guida completa scoprirai perché l’offerta può scomparire e come forzare l’aggiornamento in modo sicuro, mantenendo intatti file e applicazioni.
Perché l’offerta di Windows 11 può sparire da Windows Update
Sebbene Microsoft distribuisca il passaggio a Windows 11 attraverso Windows Update, l’algoritmo di rilascio “a ondate” prende in considerazione decine di variabili: versione di Windows 10 installata, stato dei driver, telemetria di stabilità, firmware, segnalazioni di blocco (“safeguard hold”). Basta un singolo driver con bug noto o un’impostazione di gruppo restrittiva perché la notifica scompaia. Il sistema, dunque, non sempre riflette la reale compatibilità hardware rilevata da PC Health Check; ecco perché un dispositivo certificato può restare in attesa per settimane.
Requisiti preliminari e buone pratiche
- Verifica hardware aggiornata: esegui di nuovo PC Health Check per assicurarti che nulla sia cambiato (dischi esterni scollegati, nuovi moduli RAM non conformi ecc.).
- Backup completo: prima di ogni upgrade importante crea un’immagine di sistema o almeno una copia dei dati personali su unità esterna o cloud. Puoi usare “Backup e ripristino (Windows 7)” integrato o software di terze parti.
- Spazio libero: l’installazione richiede circa 20 GB liberi sull’unità di sistema; liberane almeno 30 GB per margine di sicurezza.
- Alimentazione stabile: su notebook collega l’alimentatore; un black‑out durante la fase di SafeOS può corrompere l’installazione.
Metodo più rapido: Windows 11 Installation Assistant
L’Installation Assistant è lo strumento ufficiale che esegue in‑place upgrade bypassando il canale di Windows Update. Scaricalo dal portale Microsoft (Sezione “Scarica Windows 11” > Assistente all’installazione) e avvialo come amministratore.
- Download dei componenti: l’assistente riconvalida i requisiti, quindi scarica l’immagine di Windows 11 (es.
22H2 22631.x
). Usa il protocollo Background Intelligent Transfer Service, più resiliente alle interruzioni. - Preparazione dell’upgrade (fasi 1‑3): vengono copiate le nuove funzionalità in una cartella temporanea (
$WINDOWS.~BT
) e creato un punto di ripristino. - Riavvio e fase SafeOS: il PC entra in ambiente WinRE, applica i pacchetti
.ESD
e migra le impostazioni utente. - Configurazione post‑boot: al primo accesso il sistema completa la fase OOBE; le app restano installate e i file intatti.
Nota sul rollback: hai 10 giorni per tornare a Windows 10 tramite Impostazioni > Sistema > Ripristino > Torna a Windows 10. Dopo, la cartella
Windows.old
viene rimossa automaticamente e rimane solo la reinstallazione pulita.
Controllare e rimuovere eventuali rinvii di aggiornamento
Passaggio | Azione |
---|---|
Sospensione in Windows Update | Vai in Impostazioni > Windows Update > Opzioni avanzate e verifica che “Sospendi aggiornamenti” sia impostato su Disattivato. |
Criteri di gruppo | Apri gpedit.msc e naviga a Configurazione computer > Modelli amministrativi > Componenti di Windows > Windows Update. Imposta “Seleziona quando ricevere build di anteprima e aggiornamenti delle funzionalità” su “Non configurata”. |
Registro di sistema | In HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate elimina o azzera TargetReleaseVersionInfo e ProductVersion . Riavvia il servizio Windows Update. |
Abilitare TPM 2.0 e Secure Boot
Windows 11 richiede TPM 2.0 e Secure Boot. Entra nel BIOS/UEFI (tasto F2, Del o Esc a seconda del produttore), quindi:
- Sezione Security > TPM Device > imposta su Firmware TPM o TPM 2.0.
- Sezione Boot > Secure Boot > Abilita, scegli modalità Standard.
Dopo il salvataggio, in Windows apri tpm.msc
: la finestra deve riportare “TPM pronto per l’uso” e versione 2.0.
Aggiornare Windows 10 all’ultima build supportata
L’offerta di upgrade viene proposta solo da Windows 10 22H2 Build 19045.3930 (o successiva). Se sei fermo a versioni precedenti (es. 21H2 o 20H2), installa tutte le patch cumulative:
- Apri Impostazioni > Windows Update e premi “Verifica disponibilità aggiornamenti”.
- In assenza di update, scarica il pacchetto di abilitazione
KB5003791
dal catalogo Microsoft e installalo manualmente. - Riavvia e controlla con
winver
che la build sia 19045.x.
Soluzione alternativa: installare da ISO
Se preferisci maggiore controllo (scelta edizione, lingua, partizionamento), scarica l’ISO di Windows 11 sempre dal portale ufficiale.
- Download: seleziona “Windows 11 (Multi‑Edition ISO)”.
- Montaggio: clic destro sul file e scegli “Monta”; verrà assegnata una lettera di unità virtuale.
- Esecuzione: apri
setup.exe
, accetta le condizioni e assicurati che “Mantieni file e app” sia spuntato. - Opzione avanzata: tramite
setup.exe /product server
puoi forzare aggiornamenti in ambienti di test (non consigliato in produzione).
Risoluzione dei problemi comuni
Errore 0x800f0922
Spesso legato a partizione di sistema EFI insufficiente (meno di 100 MB). Espandi la partizione con Gestione disco o utilità terze e riprova.
Errore 0xC1900101‑0x30018
Driver incompatibile in fase First Boot. Disinstalla temporaneamente l’antivirus di terze parti e scollega periferiche USB non essenziali.
Loop “Ritorno a Windows 10” dopo il riavvio
- Avvia SetupDiag per analizzare
C:\$WINDOWS.~BT\Sources\Panther
. - Se il log indica
SAFE_OS PHASE
, sospetti firmware or outdated storage controller; aggiorna BIOS e driver SATA/NVMe.
Domande frequenti (FAQ)
Perderò i programmi installati?
No, l’aggiornamento in‑place conserva applicazioni, licenze e file. Solo le app ritenute incompatibili da Microsoft vengono disinstallate e citate in un report post‑setup.
Posso estendere il periodo di ripristino oltre 10 giorni?
Sì. Prima che scadano i 10 giorni, apri cmd
come amministratore e digita:DISM /Online /Set-OSUninstallWindow /Value:30
Otterrai 30 giorni di rollback.
L’aggiornamento influisce sulla licenza?
No. Una licenza digitale di Windows 10 si converte automaticamente in licenza Windows 11 associata all’hardware tramite attivazione digitale.
Pulizia cache di Windows Update
Talvolta la cartella SoftwareDistribution
contiene frammenti corrotti che impediscono di ricevere nuove feature. Procedi così:
net stop wuauserv
net stop bits
rd /s /q %windir%\SoftwareDistribution
net start bits
net start wuauserv
wuauclt /detectnow
Riapri Windows Update e verifica se l’offerta riappare (potrebbero volerci 10‑15 minuti).
Reset dei criteri di Windows Update ai valori di default
In ambienti aziendali è frequente che un vecchio criterio blocchi le feature. Se gpedit.msc
non fosse disponibile (edizioni Home), puoi ripristinare via command prompt:
reg delete "HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate" /f
reg delete "HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate\AU" /f
Dopo il riavvio, Windows si comporterà come un PC consumer e riceverà la proposta di Windows 11 non appena i driver approvati saranno allineati.
Upgrade di massa in rete locale
Se gestisci più PC e vuoi forzare l’aggiornamento a Windows 11 in LAN:
- WSUS: importa manualmente il pacchetto “Feature Update to Windows 11 22H2” e approvalo per i gruppi di test.
- Intune: crea un profilo di aggiornamento “Windows 11” e imposta Servicing Channel su Targeted.
- Configuration Manager: usa Task Sequence In‑Place Upgrade con pre‑flight checks e punti di ripristino automatici.
Checklist finale prima di premere “Aggiorna”
- Backup verificato (ripristino testato almeno su un file).
- TPM 2.0 e Secure Boot abilitati.
- Build Windows 10 ≥ 19045.3930 e tutti i driver aggiornati.
- Sospensioni o rinvii di Windows Update disabilitati.
- Spazio libero > 30 GB.
Conclusione
L’assenza del pulsante “Scarica e installa Windows 11” non significa che il tuo dispositivo sia escluso dall’aggiornamento: nella maggior parte dei casi è solo un rinvio temporaneo o il risultato di criteri restrittivi. Il percorso più veloce e supportato resta lo Windows 11 Installation Assistant, che avvia un upgrade in‑place preservando dati e programmi e offre la tranquillità di un rollback entro 10 giorni. Seguendo i passaggi illustrati—dalla rimozione di sospensioni fino alla verifica del TPM—potrai migrare a Windows 11 in totale sicurezza e senza intoppi.