Se l’aggiornamento a una build Windows 11 Insider Preview si blocca con l’errore 0xc1900101, la causa più frequente è la presenza di driver legacy o corrotti che il nuovo kernel rifiuta di caricare. In questa guida trovi un percorso collaudato per identificare i driver incriminati, ripulire il sistema e completare l’installazione senza ricorrere a soluzioni drastiche come il ripristino totale.
Problema riscontrato
Durante l’upgrade alla build Windows 11 Insider Preview 10.0.26120.3073 (canale ge release upr) il programma di installazione ha raggiunto circa il 68 % per poi entrare in un ciclo di riavvii. Al terzo riavvio il sistema ha avviato il rollback visualizzando in Windows Update il codice di errore 0xc1900101.
Analisi della causa
Nel 95 % dei casi il codice 0xc1900101 è la spia di un driver che non supera i controlli del nuovo boot manager: firma digitale assente, funzioni deprecated o conflitti con la memory integrity (HVCI). L’analisi ha seguito tre fronti:
- Log Panther e Rollback (cartelle
%windir%\Panther
e$Windows.~BT\Sources\Rollback
) per individuare l’ultimo driver caricato prima del crash. - Core Isolation › Memory Integrity in Windows Security, che segnala i driver incompatibili con l’hypervisor.
- Autoruns in modalità “Hide Microsoft Entries” per isolare tutto ciò che vive fuori dall’albero dei driver Microsoft.
Driver o servizio | Origine tipica | Impatto rilevato |
---|---|---|
RTL2832UBDA.sys | Tuner DVB‑T USB di vecchia generazione | Blocco di Memory Integrity |
PxHlpa64.sys | Suite di masterizzazione Roxio/Nero | Caricamento in modalità kernel non sicura |
Vari oemXX.inf | Driver‑store sovraccarico | Collisioni di versione e firme scadute |
Soluzione applicata passo dopo passo
Avvio selettivo pulito
Con msconfig
è stato impostato un clean boot: disattivati tutti i servizi non Microsoft e riavvio per eliminare interferenze di terze parti.
Raccolta log dettagliati
Le cartelle Panther
e Rollback
sono state compresse e condivise per una lettura incrociata con Visual Studio Code e il plugin EVTX Explorer, utilissimo per filtrare eventi critici.
Individuazione mirata dei driver
- Memory Integrity: attivazione temporanea per ottenere la lista di blocco; in presenza di driver non compatibili l’opzione si disattiva segnalando i file incriminati.
- Autoruns › Drivers: vista sintetica di tutto ciò che viene caricato a livello kernel. Ordinando per Publisher emergono subito i file non firmati.
- Prompt PowerShell:
pnputil /enum-drivers > drivers.txt
per esportare la mappa completa del driver‑store.
Rimozione sicura dei driver bloccanti
- Disattivazione delle voci in Autoruns dove possibile.
- Farbar Recovery Scan Tool: esecuzione di uno
Scan
, creazione diFixlist.txt
e faseFix
per cancellare chiavi di servizio orfane. - PnPUtil:
pnputil /delete-driver oem27.inf /force
per espellere i pacchetti “zombie” dal driver‑store. - Servizi legacy:
sc delete PxHlpa64
per eliminare il filtro ottico Roxio che tentava di agganciarsi al kernel.
Ripristino dell’integrità della memoria
Dopo un paio di riavvii l’opzione “Integrità della memoria” si è attivata senza ulteriori avvisi, confermando la rimozione di tutti i driver a rischio.
Ritento dell’aggiornamento
Con il sistema ripulito l’installazione della build Insider è partita da Windows Update e si è conclusa correttamente, superando la soglia fatidica del 68 %. L’utente ha confermato il completamento durante la notte e l’errore 0xc1900101 non si è più ripresentato.
Risultato operativo
L’upgrade a Windows 11 Insider Preview è andato a buon fine mantenendo intatti dati, applicazioni e impostazioni. Inoltre:
- Integrità della memoria ora rimane attiva, rafforzando la protezione da exploit kernel‑mode.
- Driver‑store alleggerito: eliminati circa 500 MB di pacchetti obsoleti e duplicati.
- Tempo di avvio ridotto del 12 % grazie alla scomparsa dei servizi legacy.
Indicazioni supplementari utili
Area | Azione consigliata |
---|---|
Prevenzione | Disinstallare hardware non più in uso e rimuovere vecchi software di masterizzazione che installano driver filtro. |
Pulizia driver‑store | Eseguire pnputil /enum-drivers ogni trimestre, annotare gli oemNN.inf con date anomale e rimuoverli con /delete-driver /force . |
Aggiornamenti Insider | Mantenere un’immagine di sistema completa su unità esterna e testare le build su una partizione secondaria quando possibile. |
Alternative se l’errore persiste | Usare una ISO offline, disattivare antivirus di terze parti, garantire almeno 25 GB di spazio libero e scollegare periferiche USB non essenziali. |
Domande frequenti
Cosa significa esattamente il codice 0xc1900101?
È un errore generico di driver install failure. Indica che almeno un driver di terze parti non è compatibile con la nuova build o è corrotto. Raramente è legato a problemi di storage o di rete.
È possibile risolvere senza disinstallare i driver?
Se i driver sono indispensabili (es. controller RAID), verifica sul sito del produttore una versione firmata per Windows 11. In mancanza di update non esiste un workaround stabile: l’unica via è la rimozione o la sostituzione.
Posso usare strumenti di terze parti per la pulizia?
Sì, ma con cautela. Driver Store Explorer (rapr_rxx.exe) semplifica l’elenco dei pacchetti, mentre Snappy Driver Installer aiuta a cercare versioni firmate. Evita però utility che promettono “centinaia di errori corretti” perché spesso peggiorano la situazione.
Comandi chiave riassunti
msconfig # clean boot
pnputil /enum-drivers # elenca driver nel driver-archive
pnputil /delete-driver oemNN.inf /force
sc delete PxHlpa64 # rimuove servizio legacy
bcdedit /enum all # controlla voci di boot residue
Buone pratiche per il futuro
Inserire la manutenzione dei driver nel proprio ciclo di housekeeping mensile aiuta a prevenire blocchi simili nelle prossime build. Combina Windows Update
, monitoraggio di Memory Integrity e controlli manuali con Autoruns. Un sistema libero da driver obsoleti non solo si aggiorna senza problemi, ma beneficia di un kernel più snello e sicuro.